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Le elezioni europee e la Bce innervosiscono i mercati. Milano stamani parte male

Le prossime elezioni europee e l’atteso meeting della Bce sulle mosse anti-deflazione tengono in ansia i mercati – Le Borse sono più che mai volatili: stamani Piazza Affari parte male e lo spread Btp-Bund resta alto – Il Fondo strategico si ritira da Generali – Asia e lusso spingono la Fiat – Il rimbalzo delle banche -Italcementi sull’ottovolante

Le elezioni europee e la Bce innervosiscono i mercati. Milano stamani parte male

Le Borse arretrano, in attesa di novità. Soprattutto dall’Europa che vive una vigilia elettorale agitata cui seguirà giovedì prossimo il direttivo della Bce. Scende l’Asia, a partire da Tokyo (-0,6%), rallenta Mumbai (-0,22%) dopo il lungo rally. C’è attesa per la conferenza stampa del governatore della Boj Kuroda di stasera.

Seduta dominata dalle vendite a Wall Street in attesa della pubblicazione dei verbali della riunione della Fed di inizio mese cui farà seguito un intervento di Janet Yellen. L’indice Dow Jones ha ceduto lo 0,83%, l’S&P 500 circa lo 0,6% e il Nasdaq lo 0,7%.Da notare lo scivolone di Gm (-3,3%), dopo la decisione di procedere al ritiro di altri 2,4 milioni di veicoli con difetti di fabbrica. Finora la misura ha riguardato circa 13,5 milioni di pezzi.

Negative tutte le principali Borse europee. Fanno eccezione a Milano l’indice FtseMib, salito dello 0,3%, e Madrid (+0,2%). La Borsa di Londra ha chiuso in calo dello 0,6%, Parigi -0,3%, Francoforte -0,2%.

L’avvicinarsi delle elezioni europee di domenica 25 maggio pesa sulle quotazioni dei titoli di Stato: il Btp continua a essere venduto e il rendimento è salito stasera al 3,25% (dal 3,15% di ieri) con spread sul Bund in allargamento a quota 190 (+10 punti base). Sotto pressione anche il differenziale tra Bonos e Bund, salito a 182 punti base per un rendimento del primo al 3,17%.

FSI SI RITIRA DA GENERALI, RIMBALZA INTESA

Il Fondo strategico italiano (Fsi), di Cdp, ha ceduto nelle ultime settimane circa la metà della sua quota in Generali -0,25%. All’assemblea del 30 aprile, Fsi era presente con il 4,48% della compagnia triestina. Lo ha confermato il presidente di Cdp Franco Bassanini alla presentazione di un libro sulla Cassa. “Buona parte, il 50% circa, è stata già venduta ai prezzi di mercato. Credo che andrà avanti così. Abbiamo venduto a prezzi di mercato, non abbiamo fissato il prezzo”, ha aggiunto Bassanini.

Protagonista del rimbalzo di Piazza Affari di ieri sono state le banche, a partire da Intesa , che è salita del 2,9%, accompagnata da Popolare Milano (+2,8%) e Mediobanca (+2,6%). Bene anche Popolare Emilia (+2,9%), mentre Unicredit (+0,7%) e MontePaschI (+1,2%) hanno segnato rialzi più contenuti.

Continua intanto il rafforzamento delle banche tedesche. Deutsche Bank ha emesso ieri un bond perpetuo di tipo Additional Tier 1, suddiviso in tre tranche denominate in diverse valute, per un importo complessivo di 3,5 miliardi di euro, al fine di rispondere ai timori relativi alle proprie riserve patrimoniali. Commerzbank intanto sta per concludere la cessione di crediti immobiliari in Spagna a un prezzo compreso tra 3,7 e 3,9 miliardi di euro a fronte di un valore facciale tra 4 e 4,5 miliardi.

L’ASIA E IL LUSSO SPINGONO FIAT

Fiat ha chiuso in guadagno dell’1,7% a 7,37 euro.  Fiat e Chrysler hanno registrato in aprile un incremento del 58% delle vendite in Asia a 21.800 veicoli. Maserati e Ferrari in aprile hanno più che raddoppiato le vendite in Aprile a 3.300 auto. Exane ha ribadito il rating underperform sul titolo e il target price a 4,3 euro vedendo rischi nel piano di rilancio del brand Alfa. 

Sempre nell’aumotive Pirelli è avanzata dello 0,2%, finale negativo per Brembo -0,8%. Tra gli altri valori industriali brilla Prysmian (+1,1%) che ha annunciato un nuovo contratto da 730 milioni di euro in Germania per progettare e realizzare il cablaggio di alcuni parchi eolici offshore nel Mar Baltico. Finmeccanica è scesa dello 0,9%, StM -0,6%.

BLUE CHIPS, IN EVIDENZA A2A E MEDIASET

Forte rialzo di A2A (+2,5%) dopo l’ufficializzazione delle candidature per il nuovo cda. Fra le utility, Enel ha chiuso invariata, Atlantia è arretrata dello 0,9%, Terna -1,4%, Snam +0,3%. Sono finite in calo Eni -0,5% e Telecom Italia -1,6%.

In rialzo Mediaset (+2,34%), che recupera terreno dopo la discesa seguita alla trimestrale: gli analisti sono intenti a valutare il possibile impatto della gara per i diritti della serie A dopo che ieri è stato pubblicato il bando. Tra i titoli del lusso con l’eccezione di Yoox , che dopo i recenti ribassi è rimbalzata con un +6,3%. Tod’s ha perso il 2,8%.

ITALCEMENTI VA SULL’OTTOVOLANTE

Nel resto del listino da segnalare il forte rialzo di Recordati (+6,5%). Sale anche Italmobiliare (+5,2%) mentre Italcementi ha vissuto una giornata ad alta volatilità: il titolo ha chiuso in rialzo dell’1,5%, a 7,51 euro, ma nel corso della giornata è caduto fino a un minimo di 7,05 euro (-4%) per poi rimbalzare del 7% fino a un massimo di 7,89 euro.

In mattinata la società cementiera ha annunciato in una nota che il prezzo definitivo dell’Opa sulla controllata Ciment Francais, operazione finanziata con un aumento di capitale (500 milioni) sarà pari a 79,5 euro per azione.

Tra i titoli a minore capitalizzazione, Eems , lascia sul terreno oltre ilm15%. Ieri sera la società ha annunciato la decisione di presentare domanda di concordato preventivo con riserva ai sensi dell’articolo 161 della legge fallimentare. Riprende la marcia di Mondo Tv (+11,61%) a 1,875 euro. Energy Lab ha terminato il suo primo giorno di quotazioni sull’Aim Italia con un calo del 3,33% a 1,74 euro.

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