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Le Borse rimbalzano anche se Omicron tiene tutti sulla corda

Dopo il lunedì nero, i listini azionari recuperano terreno e tra i migliori c’è Piazza Affari che guadagna l’1,8% -Saipem ed Eni, Cnh e Unicredit tra i titoli più acquistati nel Ftse Mib – Sale il petrolio

Le Borse rimbalzano anche se Omicron tiene tutti sulla corda

Torna il sereno sui mercati finanziari dopo un lunedì burrascoso: rimbalzano i listini europei, insieme al petrolio e a Wall Street, che apre intonata dopo tre sedute in rosso.

Piazza Affari è la migliore e chiude con un progresso dell’1,82% a 26.653 punti, grazie al recupero dei titoli oil, finanziari e automotive.

Sono in luce anche Francoforte +1,37%, Parigi +1,38%, Amsterdam +1,56%, Madrid +1,72%, Londra +1,38%.

IL QUADRO GENERALE

A indurre questi alti e bassi, nella settimana corta di Natale, contribuiscono probabilmente i minori scambi dovuti al periodo festivo. Il quadro, infatti, non è molto diverso da ieri sotto il profilo pandemico, anche se negli Usa il piano Biden da quasi 2000 miliardi di dollari sta facendo qualche passo avanti.

Omicron sta dilagando nel mondo e causando non pochi danni economici. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention negli Stati Uniti, nella settimana terminata il 18 dicembre, tre casi su quattro erano già da imputarsi alla variante sudafricana, che la settimana prima era solo al 3%. Una progressione impressionante, che induce il presidente Joe Biden a parlare alla nazione, cosa che farà alle 20 ora italiana. Secondo i media nordamericani Biden annuncerà diverse misure, tra cui l’invio di mille medici militari in aiuto agli ospedali, la creazione di nuovi centri federali per i test, l’inserimento di centinaia di “vaccinatori” federali e l’invio gratuito ai cittadini di 500 milioni di test rapidi, che saranno disponibili a gennaio. I primi nuovi centri federali per i test saranno aperti a New York City prima di Natale.

A compensare queste preoccupazioni c’è almeno la schiarita nelle prospettive di approvazione del piano di spesa della Casa Bianca. Il senatore democratico Joe Manchin, che nei giorni scorsi aveva annunciato il suo no al programma, si è detto infatti pronto a discutere la questione dopo una telefonata con il presidente.

In Europa, intanto, Londra metterà in campo un miliardo di sterline per aiutare le imprese in difficoltà a causa di Omicron. il cancelliere dello scacchiere Rishi Sunak ha annunciato la novità, cambiando idea visto ce in precedenza aveva giudicato sufficienti le misure già introdotte per sostenere le imprese. La decisione si sarebbe imposta a seguito delle disdette durante le feste. Ospitalità e tempo libero saranno quindi i maggiori beneficiari dei nuovi aiuti, potendo beneficiare di sovvenzioni una tantum.

A causa di Omicron, Bloomberg sta rivedendo le sue stime globali di crescita per il quarto trimestre: +0,7%, la metà del trimestre precedente e sotto l’1% stimato prima della nuova ondata di contagi. Per l’Eurozona la crescita è indicata ora allo 0,8%, 0,3 punti sotto le stime di novembre.

In questa situazione cala anche la fiducia dei consumatori tedeschi. L’indice GfK, basato su un sondaggio di circa 2.000 persone, scende a -6,8 punti per il mese di gennaio, da -1,8 punti (rivisto) del mese precedente. La lettura di gennaio è la più bassa da giugno: le aspettative erano per un calo di 2,5 punti.

MERCATO VALUTARIO: EURO ALLA FINESTRA; LIRA TURCA IN RALLY

Alla luce del sentimento dei consumatori della principale economia dell’eurozona la moneta unica resta alla finestra e tratta contro dollaro sui livelli della vigilia intorno a 1,127. È piatto l’indice del dollaro contro un panel di valute. 

Rimbalza invece la lira turca, che segna un rialzo del 40% (12,84 lire per un dollaro) dopo aver toccato ieri l’ennesimo minimo storico, ultimo gradino di una vertiginosa discesa a seguito di un abbassamento del costo del denaro, secondo i voleri di Erdogan, in un contesto di inflazione galoppante.

A ridare fiducia nella divisa di Ankara, frenando la corsa a cambiare lire per monete estere, è stato lo stesso presidente Erdogan, ieri sera, che dopo aver dichiarato guerra all’inflazione ha annunciando l’introduzione di un meccanismo di compensazione per i detentori di depositi bancari. Il governo di fatto coprirà le perdite da svalutazione accusate dai depositi in lire se queste perdite saranno superiori ai tassi d’interesse pagati dalle banche sui depositi. Il presidente ha inoltre deciso di alzare al 30% dal 25% il contributo per le pensioni dei lavoratori del settore privato e azzerato (dal 10%) la tassa sui bond in lira emessi dal governo. Mosse che gli esperti giudicano pericolose per i conti pubblici e rappresenterebbero un aumento dei tassi d’interesse mascherato.

PETROLIO E GAS

Rialza la testa il petrolio, dopo le pesanti perdite della vigilia.

Il Brent sale del 2,65% a 73,4 dollari al barile; il prezzo del Wti cresce del 3% circa a 70,7 dollari.

Continua la corsa dei prezzi del gas, che in seduta hanno toccato per la prima volta i 163 euro per megawattora.  Alla base del nuovo allungo, secondo le agenzie internazionali, ci sarebbero i minori flussi di gas russo nel gasdotto Yamal-Europe nella direzione della Germania, una situazione che costringerebbe l’Europa a far ricorso alle riserve in un periodo di basse temperature e elevati consumi a cui le fonti rinnovabili non possono far fronte in maniera sufficiente.

I MAGGIORI RIALZI E RIBASSI SUL FTSE MIB

In Piazza Affari le blue chip che ieri hanno perso si trovano oggi in cima al listino a partire dai titoli petroliferi: Saipem +4,14%; Eni +2,92%; Tenaris +3,29%.

Registrano grandi guadagni anche le banche, dopo il calo della vigilia: Unicredit +3,49%; Intesa +2,31%; Banco Bpm +3,28%; Bper +3,18%; Banca Mediolanum +2,95%; Mediobanca +1,7%.

Per quanto riguarda la partita che Bper sta cercando di giocare su Carige (+1,66%), il Sole 24 ore scrive che il cda della banca modenese doveva riunirsi oggi per valutare la ripresa del dialogo con il Fitd (azionista di riferimento dell’istituto ligure). Quest’ultimo ha lasciato intendere che l’eventuale intervento deve essere quantificato una volta stabilito quale è il minor onere per il Fondo tra ricapitalizzazione preventiva (richiesta da Bper) e liquidazione. In base alle norme statutarie, l’impegno massimo del Fitd, anche riconosciuta la straordinarietà della situazione Carige, non potrebbe superare i 600-700 milioni.

In controtendenza tra i titoli finanziari Generali, -0,54%, anche se Francesco Gaetano Caltagirone continua a comprare azioni del Leone accumulando complessivamente una quota che supera ormai l’8%.

Bene i titoli industriali come Cnh +3,47%; Stellantis +3,09%; Leonardo +2,83%.

Stm si apprezza dell’1,18%, dopo che l’azienda statunitense Micron Technology ha superato le attese del mercato nell’ultimo aggiornamento sulle stime di ricavi del gruppo.

Nella parte bassa del listino veste la maglia nera Moncler -0,64%, seguita da Campari -0,63%; Italgas -0,48%; Diasorin -0,19%. 

SPREAD IN RIALZO

Sul secondario italiano sale il tasso del Btp decennale e si allarga lo spread con il Bund di pari durata a 132 punti base (+2,57%).

Il rendimento del decennale tricolore supera l’1%, per fermarsi a quota 1,01% (contro -0,31% del titolo tedesco).

Parlando alla XIV Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo il premier Mario Draghi ha sottolineato che “Il Pnrr non è il piano di rilancio di questo governo. È il piano di rilancio di tutto il paese. E spetta a tutti, politici, funzionari, imprenditori, parti sociali, contribuire alla sua realizzazione in modo rapido, efficiente, onesto”.

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