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Le Borse respirano in attesa dei tassi Usa

Tutti i listini europei hanno chiuso ieri in forte recupero sull’onda del rialzo del dollari e in attesa della politica monetaria della Fed – L’euro si porta ai minimi da novembre 2013 sul dollaro – A Piazza Affari volano energetici ed industriali e risalgono le banche – Piazza Affari apre in rosso.

Le Borse respirano in attesa dei tassi Usa

Wall Street è in rialzo: indice Dow Jones +0,5%. Scende la volatilità: l’indice Vix perde il 6%

Le Borse europee archiviano una giornata positiva sull’onda del rialzo del dollaro nell’attesa di una stretta sui tassi Usa. In terreno positivo tutti i listini: Londra +1%, Parigi +1,5%, Francoforte +1,2%. Si è ripresa la Borsa di Mosca, l’indice Micex ha chiuso in rialzo dell’1,5%, prima seduta positiva dopo dopo sei giorni consecutivi di ribasso. A Milano l’indice Ftse Mib è in rialzo del 2,1%. Poco mosso il Btp, rendimento stabile al 2,77%.

EURO/DOLLARO

Scende l’euro, viva l’euro. La moneta unica scende sui minimi da novembre nei confronti del dollaro, il cambio si porta a 1,346 da 1,352 della chiusura precedente.

Ma la vera sorpresa è stata la reazione del €/$, che, dopo un breve rimbalzo, è corso a fare, sia pur di poco, i nuovi minimi dell’anno, livello dove staziona alla chiusura europea.

La cosa interessante è che ne il ritorno della domanda di asset europei, citata spesso come fattore a supporto della divisa unica, ne il presunto affievolirsi delle tensioni ucraine, eventualmente negative per l’€, hanno avuto impatto sulla price action odierna.

Vuoi vedere che, infine, il mercato comincia a guardare alle divergenti dinamiche monetarie, con la crescita del bilancio Fed che rallenta, per arrestarsi in autunno, e quella del bilancio Bce che più o meno nello stesso periodo dovrebbe accelerare bruscamente?

TITOLI OIL

Il greggio tipo Brent perde lo 0,1% a 107,8 dollari il barile. Brillano i titoli petroliferi: Saipem +4,2% sull’onda della possibile vendita da parte dell’Eni +2,6% della quota di controllo: il cane a sei zampe ha in programma la presentazione del piano industriale alla fine del mese.

L’agenzia Moody’s ha alzato l’outlook a “stabile” da “negativo”. La revisione dell’outlook riflette il miglioramento del giudizio sul rischio Paese e la diminuzione delle pressioni sul rating attuale A3, malgrado i deboli fondamentali evidenziati dal gruppo negli ultimi 18 mesi. La performance del titolo da inizio 2014 (+12%) è alla nona posizione tra le 50 blue chip dell’indice Eurostoxx 50 (+2%). Tenaris +1,9%.

INDUSTRIA

StMicroelectronics sale del 3,5% all’indomani della presentazione dei risultati di Texas Instruments. Tra gli industriali, Finmeccanica +2,3%, Prysmian +2,2%, Pirelli +2,7%. Fiat ha siglato un accordo con Renault che fornirà al Lingotto un veicolo commerciale leggero che sarà realizzato in Francia nel secondo trimestre 2016.

Sogefi (gruppo Cir) cede lo 0,6% a 3,41 euro. Il gruppo che opera nella componentistica auto ha chiuso il primo semestre con ricavi consolidati pari a 683 milioni, stabili rispetto al primo semestre del 2013 (+5,9% a parità di cambi). Il risultato netto è in perdita di 7,3 milioni, rispetto a un utile di 16,2 milioni di un anno prima, a causa di oneri non ricorrenti. Rimbalzano Atlantia +3,7%, Autogrill +2%, World Duy Free +1,2%. Tra le società del lusso, Yoox +1,7%, Luxottica +1,6%, Ferragamo -0,7%.

BANCHE

Le banche, pur positive, sono state frenate a livello di settore dai risultati deludenti del colosso svizzero Credit Suisse, in calo dell’1,8% a Zurigo dopo aver comunicato una perdite del trimestre pari a 700 milioni di franchi, peggio delle aspettative.

Ubi Banca è in rialzo dell’1,8%, Banco Popolare del 2,2%, Banca Popolare di Milano del 2,5%. Unicredit +0,9%. Monte dei Paschi +0,7%. Intesa Sanpaolo +2,1%. Generali sale dell’1,8%. Banca Generali del 3,7%, Mediolanum del 2,2%. 

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