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Le Borse rallentano prima dell’ultima sfida di Trump

Frenano oro, Bitcoin e petrolio – Stellantis debutta il16 – Che fine ha fatto Jack Ma? – Record di Lvmh

Le Borse rallentano prima dell’ultima sfida di Trump

Frena il rally delle azioni a Wall Street nell’attesa dell’ultimo, drammatico atto dell’anno elettorale Usa: in Georgia si assegnano i due seggi che possono attribuire il controllo del Senato ai democratici, rafforzando la presa di Joe Biden, oppure garantire ai repubblicani una base solida per limitare l’azione del Presidente. A complicare la marcia del Toro contribuiscono le nuove misure di contenimento del contagio varate da Germania e Gran Bretagna. Anche le Borse asiatiche hanno prima scelto la via della prudenza, consolidando i massimi segnati ieri, per poi chiudere in ripresa.

CONTINUA IL RALLY DELLA COREA, NON SI TROVA JACK MA

L’indice MSCI Asia Pacific è in calo dello 0,1%. Nikkei di Tokyo in ribasso dello 0,3%, Hang Seng di Hong Kong +0,1%, BSE Sensex di Mumbai sulla parità. In forte risalita, nel finale di seduta, il Kospi di Seul: +1,4%. Anche l‘indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, in calo in avvio di seduta stanotte, ha girato e ora guadagna l’1,5%. Per fermare l’apprezzamento della valuta cinese sul dollaro, salita sui massimi degli ultimi due anni mezzo, la Banca centrale di Pechino ha mobilitato un intervento delle principali banche del Paese, che tutte insieme hanno comprato dollari.

Desta preoccupazione l’assenza da eventi pubblici di Jack Ma, il fondatore e presidente di Alibaba, nel mirino del partito. Il tycoon, scomparso dalla scena pubblica da fine ottobre, avrebbe dovuto partecipare ieri come ospite a uno show televisivo. Il Financial Times scrive che la redazione del programma sarebbe stata informata per tempo dell’indisponibilità di Ma a svolgere anche in futuro il ruolo di giudice nel reality dedicato ai nuovi imprenditori al quale aveva dato la sua adesione.

BORE USA SOTTO DI UN PUNTO E MEZZO.TONFO DI BOEING

Tensione anche sui mercati Usa, in attesa del confronto in Georgia e dell’insediamento di Biden alla Casa Bianca. I Democratici hanno chiesto all’Fbi di aprire un’indagine sulla chiamata del presidente Donald Trump al segretario di Stato della Georgia, Bran Raffensperger, per tentare di sovvertire il voto delle elezioni presidenziali nello Stato. Trump sta aumentando la pressione sui membri del partito repubblicano per ribaltare l’esito di novembre: S&P e Nasdaq hanno lasciato sul terreno un punto e mezzo, Dow Jones giù dell’1,25%. Boeing -4%: cresce l’inquietudine sui livelli di cash del gigante dell’industria aeronautica.

Il New York Stock Exchange ha fermato il provvedimento di cancellazione dal listino di tre grandi imprese cinesi della telefonia, come da provvedimento dell’amministrazione Trump.

OPEC+ DIVISO SUI PREZZI, FINISCE L’EMBARGO AL QATAR

Il petrolio Brent è poco mosso a 51 dollari il barile. Tornano a incontrarsi in videoconferenza alle 14.30 i delegati dell’Opec+. Ieri, dopo tre ore di confronto, non si è arrivati ad alcuna intesa.

Arabia Saudita, Egitto, Emirati arabi uniti e Bahrein hanno deciso di togliere l’embargo che da tre anni colpisce il Qatar, accusato di sostegno al terrorismo e di rapporti troppo stretti con l’Iran.

Si ferma la progressione dell’oro, spintosi ieri sui massimi degli ultimi due mesi a 1.942 dollari l’oncia. Stamattina, siamo a quota 1.938 dollari. Euro-dollaro a 1,227 (+0,2%).

MILANO TOCCA I MASSIMI, POI FRENA

La Borsa di Milano ha iniziato il 2021 in rialzo: Ftse Mib +0,4%. L’indice di riferimento di Piazza Affari ha toccato nel corso della mattinata i massimi da nove mesi. Ma si è trattato di un rialzo corale, trainato dall’ottimismo di Londra, galvanizzata dall’accordo con l’Unione Europea e dai confortanti riscontri dei dati sull’andamento della congiuntura: in dicembre l’indice PMI sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende manifatturiere italiane è salito meno del previsto, a 52,8 punti dai 51,5 di novembre; il consensus si aspettava 53,5.

Piazza Affari è salita dello 0,4%, a quota 22.315, dopo la frenata nel pomeriggio all’apertura di Wall Street. In forte ascesa il controvalore degli scambi: 2,37 miliardi di euro, con un incremento dell’82,16%, rispetto al 30 dicembre (1,3 miliardi).

LVMH RECORD, CORRE TUI

Francoforte +0,09%: dal +1,1% della mattina ha in pratica azzerato tutti i guadagni, anche nella prospettiva che le misure restrittive anti Covid siano confermate fino al 31 gennaio. Madrid +0,24%. Parigi +0,68%: Lvmh ha inaugurato l’anno con un nuovo record assoluto a 518,30 euro.

Il maggiore gruppo turistico del mondo, la tedesca Tui, avanza dell’8,3% dopo che l’amministratore delegato del gruppo ha detto al giornale svizzero Blick di prevedere “un’estate praticamente normale” quest’anno.

LONDRA AL TOP, GUERRA DELLE SCOMMESSE ALLA CITY

La piazza più vivace è stata Londra (+1,75%). “Se si considera che l’azionario britannico è stato uno dei peggiori tra i principali mercati globali dal referendum sulla Brexit nel giugno 2016, ora potrebbe essere un buon momento per comprare”, ha sottolineato Stephen Innes, chief global markets strategist di Axi.

Il colosso dei giochi Usa MGM Resort (+0,7%) ha offerto in carta 11,1 miliardi di dollari per Entain, la società inglese dei giochi e delle scommesse. L’offerta sarebbe stata rifiutata da Entain, la quale ha affermato che la cifra sottovaluta l’azienda e ha anche chiesto “informazioni aggiuntive sulla logica della combinazione delle due società”. Entain sale del 30% alla Borsa di Londra.

La valuta unica dell’Unione Europea si apprezza sulla sterlina a 0,902.

SI SGONFIA IL BITCOIN, ORO AL GALOPPO

Il Bitcoin perde oltre il 14% dopo aver toccato quota 33.670 dollari, cancellando oltre metà del rally del 20% visto dalla vigilia di Capodanno, che ha raggiunto domenica un record di 34.800 dollari.

SPREAD A 116, IL TESORO LANCIA UN NUOVO 15 ANNI

Il Btp ha chiuso sostanzialmente stabile la prima seduta dell’anno. A fine giornata il tasso del decennale segna 0,55%, dopo un picco in mattinata a 0,58%, massimo da inizio dicembre. Lo spread sul Bund è a 116 pb.

In serata il Tesoro ha fatto sapere di aver dato mandato a un pool di banche per il lancio di un nuovo Btp sindacato a 15 anni.

PARTENZA LANCIATA PER FCA/PSA, IL 18 STELLANTIS SUI LISTINI

Le assemblee di Fca (+1,92%) e Psa (+2,19%) hanno dato il via libera alla fusione tra i due gruppi da cui è nato il quarto colosso al mondo per volumi di vendita, dietro a Volkswagen, Toyota e all’alleanza Renault-Mitsubishi-Nissan. Una volta completati alcuni passaggi formali, Stellantis farà il suo esordio a Piazza Affari e alla Borsa di Parigi il 18 gennaio.

Le due assemblee hanno approvato l’operazione con maggioranze bulgare: il via libera di Peugeot è stato votato dal 99,85% dei soci, il sì in Fca dal 99,15%. “La nostra priorità sarà quella di raggiungere i 5 miliardi di euro di sinergie indicate all’anno”, ha sottolineato Carlo Tavares, futuro ceo di Stellantis. Exor +0,4%.

L’AUTO ARCHIVIA L’ANNO NERO: FIAT CHRYSLER -26,7%

Il mercato italiano dell’auto ha chiuso il 2020 in rosso. Nell’intero anno le immatricolazioni sono state 1.381.496, il 27,93% in meno del 2019. A dicembre sono state immatricolate 119.454 auto con un calo del 14,95% rispetto allo stesso mese del 2019. Il gruppo Fca ha immatricolato 331.120 auto in Italia nel 2020, il 26,76% in meno del 2019. Male Pirelli: -1,67%.

CREDIT SUISSE FA VOLARE STM, TESLA È UN BUON CLIENTE

Avvio d’anno brillante per un’altra jv italo-francese: Stm ha chiuso la prima giornata di contrattazioni del nuovo anno salendo di quasi il 3,83%, a 31,72 euro, risultando il miglior titolo del Ftse Mib. A spingere il prezzo è stato il giudizio di Credit Suisse, che ha confermato la raccomandazione outperform e il target price a quota 35 euro. Contribuisce al successo la buona domanda da parte di alcuni clienti chiave, come Apple e Tesla che rappresentano circa il 20% e il 2,5% delle vendite.

In grande evidenza altri titoli industriali: Buzzi +3,64% e Interpump +1,64%.

IN ROSSO ATLANTIA E L’ENERGIA

A zavorrare il listino provvedono Atlantia (-2,31%), le banche e i titoli petroliferi, che hanno cambiato segno nel corso della seduta a seguito delle vendite sul greggio. Brent -1,3%, a 51,12 dollari al barile. Mediobanca -1,75%, Bper -1,67%. Secondo alcuni operatori i titoli bancari guardano con qualche timore all’evoluzione della possibile crisi di governo.

Fra le dieci blue chip peggiori, Tenaris -1,33% ed Eni -1,17%. In rosso Generali, (-1,33%), che ha siglato un accordo per l’acquisizione da AXA del 100% di AXA Insurance (AXA Grecia) per 165 milioni di euro. Il Leone triestino ha rinegoziato inoltre l’accordo di distribuzione in essere tra AXA Grecia e Alpha Bank in scadenza a marzo 2027, estendendolo per 20 anni dal closing con la definizione di futuri pagamenti da parte delle compagnie di Generali in Grecia ad Alpha Bank. Nei giorni scorsi Assicurazioni Generali è stata anche ammessa al regime di Adempimento Collaborativo (o di Cooperative compliance), istituito con il decreto legislativo n. 128/2015, che consente un’innovativa modalità di interlocuzione costante e preventiva con l’Agenzia delle Entrate.

UTILITY IN CORSA, PER EQUITA A2A È BUY

Tra le utility in evidenza Enel (+2,2%) e A2A (+2,03%), su cui Equita sim ha confermato il rating buy e il prezzo obiettivo a 1,55 euro. Il presidente Patuano ha sottolineato che il piano strategico che sarà approvato a gennaio vedrà investimenti in tutti i settori in cui il gruppo è presente. Per quanto riguarda le aggregazioni, invece, Patuano ritiene ci sia spazio per accelerare le sinergie in Acsm-Agam (controllata al 41%).

NUOVO MASSIMO DAL 2007 PER FALCK RENEWABLES

Falck Renew +6,3% a 7 euro. L’azienda dell’energia rinnovabile ha segnato nuovi massimi dal 2007, a 7,0950 euro. Wiit +3%, a 168 euro. L’operatore attivo nel mercato dei servizi Cloud computing e quotato sul segmento Star è stato tra i migliori. Wiit recentemente ha effettuato la sua prima acquisizione a livello internazionale. La società ha concluso un accordo in Germania per l’acquisto della totalità di myLoc, operatore tedesco provider di servizi cloud per le imprese e i privati, parte del Gruppo ProSiebenSat.

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