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Le Borse dribblano Trump, a Milano banche effervescenti

Il giorno dopo l’assalto trumpiano al Congresso Usa Wall Street e soprattutto il Nasdaq tornano a correre apprezzando la vittoria di Biden in Georgia e i suoi effetti sulla sua politica economica – A Piazza Affari brillano le banche in odore di risiko ma anche Pirelli e Buzzi

Le Borse dribblano Trump, a Milano banche effervescenti

Il film dell’orrore andando in scena ieri a Capitol Hill, in un quel contesto fantascientifico che è la pandemia, sembra già storia passata per le Borse. Wall Street oggi è partita in quarta e sta aggiornando i suoi record, mentre i listini europei chiudono in frazionale rialzo dopo il rally della vigilia. La fiducia viaggia in parallelo alle vittorie conseguite dai democratici nelle elezioni Usa, in particolare l’esito favorevole ai blu nel ballottaggio in Georgia per il Senato e la certificazione ufficiale delle conquista della Casa Bianca da parte di Joe Biden, mentre Donald Trump promette una transizione ordinata dopo le turbolenze di ieri e rimuove tre tweet per essere riammesso sulla piattaforma. Gli investitori si concentrano quindi sui possibili nuovi aiuti per famiglie e imprese con un Congresso interamente a guida democratica e non sembrano al momento preoccuparsi troppo del rischio di un aumento delle tasse per le aziende. A premere sull’acceleratore è soprattutto il Nasdaq (+2,4%), ma anche il Dow Jones si muove oltre il massimo storico a 31.124 punti (+0,96%), mentre lo S&P500 guadagna circa un punto e mezzo percentuale e sconfina in territori mai visti prima oltre i 3.800 punti.

In Europa Piazza Affari consolida i guadagni di ieri e chiude sopra la parità, +0,05%, 22.746 punti, Francoforte aggiorna invece i suoi massimi storici in seduta e chiude in progresso dello 0,6%; Parigi +0,7%; Madrid +0,39%; Londra +0,28%. A mettersi in evidenza nel Vecchio Continente sono i settori ciclici legati alla crescita come i minerari, l’energia, l’edilizia e i materiali nella prospettiva di ulteriori stimoli statunitensi.

Sul mercato valutario si riaccende il dollaro e l’euro è in frazionale calo, con il cambio intorno a 1,226. 

Nuova impennata del Bitcoin, che supera i 39 dollari, +11,29%.

Per le materie prime il petrolio si conferma ben intonato, a seguito dell’accordo dell’Opec+ e il Brent si muove in cauto rialzo dello 0,3% a 54,45 dollari al barile; il contratto oro febbraio 2021, cresce a 1914,80 dollari l’oncia (+0,32%).

La seduta è stata altalenante in Piazza Affari, nonostante l’appeal speculativo  sulle banche nella prospettiva di una nuova stagione di aggregazioni. Regina del listino è Bper +6,18%, seguita da Banco Bpm +3%. Bene Intesa, +1,02%. Unicredit, al centro di una girandola di voci, registra un progresso dello 0,94% dopo i guadagni di ieri, mentre arrossisce leggermente la sua potenziale sposa Mps -0,62. Nei giorni scorsi è stato scritto che, per favorire questo matrimonio, lo Stato potrebbe acquistare 14 mld di crediti in sofferenza tramite Amco. Il Sole 24 Ore rivela però che questa aggregazione non piace ad azionisti di peso di Unicredit come la Delfin di Leonardo Del Vecchio e le Fondazioni Cariverona e Crt, consultati in vista della nomina del nuovo ceo che sostituirà Jean Pierre Mustier. Per Credit Swisse il prezzo obiettivo di Unicredit scende inoltre a 8,80 euro dai precedenti 9,50 euro.

Negli altri settori si apprezzano Pirelli +3,42%; Prysmian, +2,64%; Buzzi +3,21%; Poste +2,08%.

Galassia Agnelli in ordine sparso: Exor sale dell‘1,47% con Fca +1,79%, a poco più di una settimana dal compimento ufficiale della fusione con Peugeot e dalla nascita di Stellantis. È in calo invece Ferrari -0,86%, penalizzata dal taglio di raccomandazione a ‘neutral’ da ‘buy’ a opera di Citi.

Le vendite colpiscono nuovamente Recordati -3,76%. Prese di beneficio su Enel -1,7%. Cedono Moncler -1,69% e Italgas -1,24%.

Fuori dal listino principale, Mediaset cede lo 0,66%. Il Messaggero scrive che i vertici di Vivendi avrebbero contattato il Governo per valutare le future mosse in Italia, la richiesta di Palazzo Chigi sarebbe di evitare ulteriori scontri ed iniziative giudiziarie. L’incontro sarebbe avvenuto fra il ceo di Vivendi De Puyfontaine ed il premier Conte.

Positivo l’obbligazionario: lo spread tra Btp e Bund 10 anni è 107 punti base, con il tasso del decennale italiano stabile a +0,52%.

Oggi la Bce ha pubblicato il suo Bollettino mensile, nel quale sottolinea che la recrudescenza dei casi di Covid-19 e le conseguenti misure restrittive stanno limitando considerevolmente l’attività economica nell’area dell’euro, che dovrebbe aver subito una contrazione nel quarto trimestre del 2020. Il pil dovrebbe calare del 7,3% nel 2020, ma risalire del 3,9% nel 2021, del 4,2% nel 2022 e del 2,1% nel 2023. Italia, Spagna, Francia e Slovacchia, registreranno nel 2021 i disavanzi “più elevati” nell’Eurozona con percentuali superiori al 7,5% del Pil. Tuttavia secondo la banca centrale “in ragione della brusca contrazione dell’economia dell’area dell’euro, un orientamento di bilancio ambizioso e coordinato rimarrà essenziale fino a quando non si registrerà una ripresa duratura”.

Eurostat ha annunciato che a dicembre il tasso di inflazione annuale nell’area euro ha registrato una frenata dello 0,3%.

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