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Le Borse corrono: l’industria tira la volata, le utilities frenano

Lo sprint delle vaccinazioni riporta serenità sui mercati – A Piazza Affari brillano Cnh, Pirelli, Leonardo e Stellantis e il Ftse Mib si avvicina ai 25 mila punti base – Al via l’Opa su Creval – Oro sotto i 1.700 dollari l’oncia

Le Borse corrono: l’industria tira la volata, le utilities frenano

Il profumo della ripresa economica pervade le Borse europee, che buttano il cuore oltre l’ostacolo della pandemia e si smarcano dal crac di Archegos Capital e dall’andamento incerto di Wall Street.

La chiusura è in rialzo, trainata da Francoforte, +1,37%, che aggiorna i suoi massimi storici e supera la soglia psicologica dei 15 punti. Si apprezzano auto e banche, mentre l’inflazione in Germania, nel mese di marzo cresce dello 0,5% su base mensile e del 2% su base annuale. 

Piazza Affari guadagna lo 0,88% e mette nel mirino quota 25mila, grazie ai titoli industriali e al rimbalzo delle banche. Intanto il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le previsioni 2021 per l’Italia: da +3% a +4,25%, sempre che le vaccinazioni anti-Covid arrivino a buon punto entro l’estate e restino le misure di sostegno economico. Una volta che la ripresa si sarà consolidata sarà necessario invece “un piano credibile per una significativa, anche se graduale, riduzione del debito”.

Si apprezzano Parigi +1,2%, Amsterdam +0,46%, Madrid +1,18%, Londra +0,56%. Più arretrata Zurigo, +0,3%, dove Credit Suisse perde anche oggi il 3,26%, dopo il tonfo vicino al 14% di ieri a causa delle perdite legate al fondo speculativo Archegos, costretto nei giorni scorsi a un’enorme liquidazione di asset, con pesanti ripercussioni sui titoli finanziari. Le vendite proseguono inoltre su Nomura (-2%) a New York, mentre le banche usa appaiono in recupero. La borsa a stelle strisce procede mista, attenta all’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il decennale ha toccato in avvio l’1,77%, massimo degli ultimi 14 mesi.

Sul mercato valutario l’euro manifesta ancora debolezza contro il dollaro e il cambio è in calo intorno a 1,172. 

Perdite per l’oro: il contratto giugno 2021 tratta in ribasso dell‘1,6 a 1687,30 dollari l’oncia.

Arretra anche il petrolio, dopo la riapertura del canale di Suez. Il future Brent giugno 2021 scambia in calo dell‘1,1% a 64,20 dollari al barile. 

Fra le blue chip di Piazza Affari oggi è particolarmente in luce Cnh, +4,34%, in vista della possibile vendita di Iveco. Secondo indiscrezioni la cinese FAW sta infatti andando avanti con i preparativi per un’offerta sulla società di autobus e avrebbe fatto progressi con le due diligence per presentare un’offerta nei prossimi mesi.

Nella scuderia Agnelli si apprezza inoltre Stellantis +2,99%.

Fra i maggiori rialzi del giorno ci sono Pirelli +3,31%; Leonardo +3,08%; Moncler +2,91%, quest’ultima aiutata dalla promozione di Deutsche Bank a ‘buy’ da ‘hold’ con target price a 55 da 52 euro. UBS però ha tagliato il prezzo obiettivo a 50 da 51 euro invece.

Sono nella parte alta del listino i titoli finanziari: Unipol +3,05%; Banco Bpm +2,21%; Azimut +1,95%.

Unicredit guadagna il 2,01%, all’indomani della notizia dell’incremento della quota di Allianz e resta indifferente alla protesta di un gruppo di azionisti per la maxiretribuzione da 7,5 miliardi stabilita per il nuovo ceo Andrea Orcel.

Intesa +1,64%.

Arretrano le utiliy: Hera -1,44%; Terna -1,25%; Enel -0,87%; Italgas -0,71%; Snam -0,46%.

Stabile l’obbligazionario lo spread tra decennale italiano e tedesco chiude a 96 punti base (+0,4%), ma i rendimenti sono in leggero rialzo, in scia alle prospettive all’accelerazione dei tassi dei Treasury Usa. In finale il tasso del benchmark tricolore è +0,68%-

Sul primario invece il Tesoro ha assegnato in asta Btp a 5 anni con rendimento lordo in calo allo 0,05%. È stata un successo anche l’asta del Btp a 10 anni, con rendimento però in salita allo 0,72%. Assegnato interamente, poi l’importo massimo offerto per il CCTeu 6 anni, scadenza 15-04-2026, per 1,5 miliardi con rendimento a -0,08 per cento.

Infine il Tesoro avvierà il 19 aprile la terza emissione del Btp futura, la prima del 2021, che, come le precedenti, è dedicata al finanziamento delle misure per la ripresa economica dalla pandemia del Covid-19 e in particolare alle spese relative alla campagna vaccinale. Insolita la durata del bond, 16 anni, più lunga dei titoli precedenti. Il Btp è riservato ai risparmiatori privati, il cosiddetto mercato retail, e affini. L’emissione durerà cinque giorni, fino alle 13 del 23 aprile, salvo chiusura anticipata, ma non prima del terzo giorno di offerta. Il titolo, come i due precedenti, sarà collocato alla pari attraverso la piattaforma Mot di borsa Italiana da parte dei dealer Intesa Sanpaolo e Unicredit. Non sono previsti riparti né tasso massimo, con assicurazione della integrale soddisfazione degli ordini.

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