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Le banche tornano in rosso: Milano ha chiuso sotto dello 0,7%

Perdite particolarmente forti per Monte dei Paschi (0,69%) – Male anche Eni e Tenaris – Fiat ha continuato a guadagnare dopo le dichiarazioni di Marchionne sulla restituzione del prestito ai Governi Usa e canadese

Le banche tornano in rosso: Milano ha chiuso sotto dello 0,7%

Giornata negativa per la Borsa di Milano, che ha accelerato al ribasso nel pomeriggio. Ha chiuso in ribasso dello 0,7%. Sono tornate le vendite sul comparto bancario: Popolare di Milano ha ceduto il 3,04% a 1,883 euro, Banco Popolare il 2,93% a 1,79 euro, Unicredit il 2,87% a 1,523 euro, Monte dei Paschi lo 0,69% a 0,86 euro, Intesa SanPaolo lo 0,68% a 1,749 euro, Ubi Banca lo 0,74% a 5,37 euro. Male anche Telecom Italia (-1,28% a 0,962 euro).

In territorio negativo pure Eni, -0,67% a 16,24 euro. Ieri il Telegraph ha reso noto la chiusura degli uffici di Shell in Kazakistan, in seguito al mancato accordo per sviluppare la fase 2 del giacimento Kashagan, ipotizzando lo stop del progetto per almeno un paio d’anni. Il consorzio per lo sviluppo del Kashagan vede impegnati, oltre al colosso petrolifero italiano (con una quota del 16,81%), anche Exxon, Total, KMG, Inpex e Conoco. Dopo un avvio brillante, Fiat Spa ha cambiato direzione ed è arrivata a chiudere con un +0,63% a 7,08 euro. Dopo essere salita al 46% di Chrysler, contestualmente al rimborso dei prestiti governativi da parte del colosso di Detroit, il Lingotto starebbe già pensando all’esercizio di call option per crescere di un ulteriore 8,3%, ovvero al 54% del capitale di Chrysler prima della chiusura dei risultati del secondo trimestre 2011 (fine luglio).

Enel ha strappato un +0,64% a 4,70 euro. A tenere banco la notizia dell’imminente avvio degli stress test nucleari, che inizieranno a giugno per terminare ad aprile del prossimo anno ed includeranno le verifiche sugli eventi catastrofici, terroristici e sulla caduta degli aerei.

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