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Le banche aiutano Piazza Affari a ridurre l’effetto cedola: -0,5%

Piazza Affari assorbe a metà l’effetto dividendi (-0,6%) grazie alla buona performance delle banche – Mps e Banco Popolare in testa ai rialzi insieme a Stm, Prysmian e Fondiaria – Perdono terreno le utilities e gli energetici – Salgono i rendimenti dei Btp decennali – Dopo l’oro crolla anche l’argento: -28% da inizio anno.

Le banche aiutano Piazza Affari a ridurre l’effetto cedola: -0,5%

Piazza affari limita l’effetto dividenti. Il massiccio stacco di cedole di ben 22 società su 40 oggi sul Ftse Mib implicava un calo dell’1,6% delle quotazioni ma l’indice ha chiuso in flessione dello 0,55% mentre lo spread Btp Bund è risalito a 254 punti base. Positive le altre Piazze europee: Londra sale dello 0,48% chiudendo ai massimi dal settembre 2000, Francoforte dello 0,69% segnando un nuovo record storico a 8.455,83 punti, Parigi +0,54%.

Ha aiutato il clima asiatico, con il Nikkei in rialzo spinto dal deprezzamento dello yen e dalle misure di stimolo all’economia e anche Hong Kong sui massimi di febbraio. Così come i dati macro diffusi venerdì negli Usa. Ma con l’apertura di Wall Street, in ribasso, la cautela è tronata a farsi sentire sui mercati che ora guardano alle prossime mosse della Fed sulla politica di quantitative easing. Gli operatori si chiedono se la Banca centrale proseguir nella politica espansiva messa in atto fino a oggi. È atteso il discorso di Benrnanke mercoledì al Congresso. Giornata povera di dati macro Usa: l’indice  della Fed di Chicago è sceso lievemente in aprile a quota -0,53 punti da -0,23 punti il mese precedente. Alla chiusura dell’Europa, il Dow Jones e il Nasdaq viaggiavano intorno alla pari. In evidenza Yahoo! che sale (in rialzo fino al 2% ha poi rallentato sotto il punto percentuale) dopo l’acquisto di Tumblr. Il cambio euro dollaro   sale dello 0,23% a 1,2868 e il petrolio Wti dello 0,86% a 96,85 dollari al barile. Ma i gli occhi degli operatori sono sull’argento che si riporta sui minimi di due anni e mezzo dopo un crollo del 28% da inizio anno. Il calo del metallo prezioso porta giù anche l’oro (-0,34%) già in ripiegamento da tempo e ormai a quota 1.360 dollari l’oncia. Argento e oro sono caduti oggi ai livelli più bassi dal settembre 2010 sulla notizia di una grande ordine di vendita partito dal trading asiatico in un contesto di volumi sottili.

A Piazza Affari brilla Stm dopo che JpMorgan ha riavviato la copertura sul titolo con rating overweight e target price di 8,8 euro per azione. Bene anche Prysmian +2,54%. Tra le banche salgono  Banco Popolare +2,58% e Bmps +1,8%. Unicredit +0,83% mentre Intesa, tra i titoli comunque che staccano la cedola, cede l’1,35%. In fondo Ftse Mib il comparto delle utility e dell’energia appesantito soprattutto dallo stacco delle cedole: Snam -2,78%, Eni -2,58%, Saipem -1,83% e Atlantia -2,38%. Giù anche Pirelli -2,45% e Lottomatica -1,8%.

Fuori dal paniere principale, Impregilo vola del 14,81% e festeggia la notizia della maxicommessa dal Qatar. Impregilo, a capo di una associazione di un gruppo di imprese si è aggiudicato la gara promossa dalla Qatar Railways Company per la progettazione e realizzazione della Red Line North Underground di Doha. Il valore totale del contratto ammonta a circa 8,4 miliardi Qatari Rial, circa 1,7 miliardi di euro. Il mercato guarda poi all’operazione di fusione con Salini che è sceso all’89% rirpristinando il flottante, comunque esiguo.

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