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L’Asia batte il Nordamerica: è la nuova patria dei milionari

E’ quanto emerge dal rapporto Mondiale sulla Ricchezza pubblicato da RBC Wealth Management and Capgemini SA: nell’area Asia-Pacifico il numero di persone con un patrimonio di almeno 1 milione di dollari è salito nel 2011 da poco più di 3 milioni a 5 milioni.

L’Asia batte il Nordamerica: è la nuova patria dei milionari

I nuovi ricchi, come è noto, vengono dai Paesi emergenti. In particolare, dall’Asia. Ma la novità è che questi ricchi non sono solo nuovi, ma anche sempre più facoltosi, fino a superare quanto a capitale i “vecchi” ricchi dell’Occidente e soprattutto del Nordamerica.

E’ quanto emerge dal rapporto Mondiale sulla Ricchezza pubblicato da RBC Wealth Management and Capgemini SA (presentato a Hong Kong e Singapore, per l’appunto): nell’area Asia-Pacifico il numero di persone con un patrimonio di almeno 1 milione di dollari è salito nel 2011 da poco più di 3 milioni a 5 milioni (1,9% della popolazione attiva), e la loro ricchezza complessiva è aumentata dell’1,5%.

E mentre l’Europa affoga nella crisi del debito, da Oriente arriva il sorpasso agli intoccabili nordamericani: per la prima volta, l’anno scorso, trovare un milionario era più probabile dall’India in poi che tra Stati Uniti e Canada. Non però per trovare uno stra-milionario: i cosiddetti UHNW (individui ultra high net worth), ovvero le persone fisiche con un patrimonio investibile di almeno 30 milioni di dollari, sono scesi in Asia-Pacifico del 3,9% in un anno, arrivando a 21.700, e la loro ricchezza complessiva è diminuita del 5,2%.

“L’Asia-Pacifico continuerà probabilmente ad affrontare sfide come l’inflazione elevata e fattori globali come l’economia debole in Europa” – spiega Jean Lassignardie, Corporate Vice President di Capgemini, attraverso il comunicato di presentazione del rapporto -, tuttavia, la diversa natura dell’economia dell’area, le esportazioni e le prospettive per la regione la fanno ritenere nel suo insieme ancora forte”.

Questo nonostante un rallentamento della crescita. “La crescita economica nello sviluppo di Asia orientale e Pacifico rallenterà al 7,6% quest’anno dal 8,3% nel 2011, secondo le previsioni della Banca Mondiale nel mese di giugno. Mentre gli Stati Uniti si espanderanno del 2,1% e l’area dell’euro si contrarrà dello 0,3%”.

Leggi la notizia su Bloomberg 

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