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L’Arbitro bancario si rifà il look: più garanzie per i clienti

La Banca d’Italia ha messo in consultazione il documento che recepisce la Direttiva Ue sull’organismo nato nel 2009 per dirimere le controversie tra banche e consumatori – Nel 2017 boom di ricorsi in aumento del 42%

L’Arbitro bancario si rifà il look: più garanzie per i clienti

A dieci anni dalla sua nascita nel 2009, l’Arbitro bancario finanziario (Abf) cambia. La Banca d’Italia si sta preparando a fare un restyling dell’organismo nato per dirimere le controversie tra consumatori e banche senza ricorrere al tribunale. L’occasione è l’allineamento della normativa italiana alla Direttiva europea che disciplina gli organismi per la risoluzione stragiudiziale delle controversie, i cosiddetti Adr (acronimo inglese di alternative dispute resolution).

Attualmente l’Abf è competente per le le controversie tra le banche e i clienti qualificati come consumatori. La Direttiva Ue ha fissato alcuni requisiti di qualità, tra quali c’è l’obbligo di durata massima della procedura in 90 giorni dal momento in cui l’Abf abbia ricevuto il fascicolo completo del ricorso. Un termine che già oggi nella sostanza viene rispettato ma che va inserito, si legge nel documento messo in consultazione da Bankitalia, nel testo normativo della procedura per renderlo coerente con la Direttiva.

Con l’occasione saranno introdotte anche una serie di modifiche per migliorare l’organizzazione e snellire la procedura dei sette Collegi presenti in Italia.

L’Abf sta registrando un vero e proprio boom tra i clienti-consumatori delle banche: dall’inizio del 2017 i nuovi ricorsi sono stati 30.644, ricorda la Banca d’Italia, con un aumento del 42% per cento rispetto all’anno precedente. Tra le novità proposte – la consultazione è stata avviata e durerà due mesi – la possibilità per i presidenti dei collegi di decidere con un proprio provvedimento monocratico, l’invito alla conciliazione da rivolgere al ricorrente e alla banca, l’istituzione della figura del Vicepresidente.

Cambia anche la struttura dei compensi dei membri dei collegi, fermi dal 2009, con la novità delle componenti variabili legate alla produttività dei membri dei collegi. Il relatore che consegnerà la decisione entro venti giorni dalla riunione del Collegio riceverà un premio di 100 euro che scenderà a 50 se la consegna arriverà entro il trentesimo giorno e a soli 20 euro nel caso in cui la decisione sulla controversia arrivi dopo un mese.

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