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L’America riparte ma sull’Europa torna l’ombra della tragedia greca. Milano inizia in rialzo

Boccata di ossigeno a Wall Street, mentre anche in Asia le Borse tornano a salire – In Europa, invece, alla ribalta la tragedia greca – Il possibile ritorno all’utile di Edison ha riacceso l’interesse sulle azioni di risparmio, rimaste quotate a Piazza Affari – Balzo di Mondadori, dopo la promozione di Mediobanca.

L’America riparte ma sull’Europa torna l’ombra della tragedia greca. Milano inizia in rialzo

L’AMERICA RIPARTE, IN ASIA LE BORSE TORNANO A SALIRE
IN EUROPA TORNA ALLA RIBALTA LA TRAGEDIA GRECA

 Il Quantitative Easing funziona: è la novità che, forse più del confronto televisivo di ieri sera tra Barack Obama e lo sfidante Mitt Romney, può metter le ali alla campagna del Presidente uscente.

Nel frattempo, i listini asiatici hanno già scelto. I dati positivi in arrivo dagli Usa hanno consentito a Tokyo di mettere a segno un rialzo nell’ordine del 1,20%. In terreno positivo anche Hong Kong +0,20%.

I dati macro americani sono tutti positivi. Migliora l’indice Ism dei servizi, salito a quota 55 (sopra 50 indica espansione), ma, soprattutto , sono sulla via di guarigione le due ferite più gravi: il settore immobiliare, favorito dagli acquisti dei mutui esistenti grazie al sostegno della Fed; l’occupazione nel settore privato, salita di 162 mila unità a settembre.

Wall Street attende conferme dal dato sui disoccupati che sarà reso noto domani. Nel frattempo tutti gli indici di New York chiudono in rialzo: Nasdaq +0,49%, S&P +0,36% , Dow Jones +0,09%.

Il Nasdaq è scivolato su un’altra buccia di banana dopo i guai dell’Ipo di Facebook. Ieri la Borsa di Time Square è stato costretta ad annullare i contratti si Kraft dopo che il titolo, a causa di errori di trasmissione di un ordine, è schizzato su del 30 per cento.

Riprende a salire l’oro (1784 dollari l’oncia) ma la notizia del giorno riguarda la caduta del petrolio. Il Wti americano amplia il ribasso a un -3,3% per un prezzo di 89 dollari al barile, il minimo dal 3 agosto scorso.

Il forte calo del petrolio ha condizionato Eni che ha chiuso in calo dello 0,6%.

Saras invece è salita del 6,9% raggiungendo i massimi da marzo.

Seduta all’insegna dell’incertezza per le Borse europee che chiudono con gli indici in lieve progresso. Anche Piazza Affari, che pure per buona parte della giornata è stato il listino migliore, nel finale ha visto i guadagni erodersi e l’indice FtseMib ha chiuso con un lieve progresso dello 0,2%. La Borsa di Londra è salita dello 0,2%, Parigi ha chiuso in calo dello 0,3%, Francoforte +0,2%.

Il mercato dei titoli di Stato ha riflesso le incertezze sulla Spagna, con un netto miglioramento degli spread al mattino, evaporato poi nel pomeriggio. Il rendimento del Btp decennale è sceso fino al 4,97% per poi risalire in chiusura al 5,02%, invariato rispetto a ieri. Lo spread chiude a quota 358, in crescita di 2 punti base.

La Borsa di Madrid ha chiuso in calo dello 0,6%.

Il movimento del Btp ha condizionato l’andamento delle banche in Piazza Affari. I forti guadagni registrati a metà seduta si sono però assottigliati nel finale: Unicredit è salita dell’1,4%, MontePaschi +0,3%, Intesa +0,8%, Banco Popolare+1,5%.

Ieri l’Eba ha promosso le banche italiane già sottoposte allo stress test: Intesa, Unicredit,Banco Popolare, Ubi superano la soglia del Tier 1 al 9%. Manca all’appello il Monte Pasghi, sotto di 1,73 miliardi, che scendono a 1,414 con la cessione di Biverbanca. L’istituto di Siena deve perciò fr ricorso, come è noto, all’intervento pubblico.

Nel risparmio gestito Banca Generali ha messo a segno un gagliardo rialzo del 2,3%, Mediolanum +1,2%.

Completa il panorama dei finanziari il rialzo di Generali +0,2%.Fondiaria – Sai e Unipol accusano perdite vicine all’1%.

Il possibile ritorno all’utile di Edison (grazie agli oltre 700 milioni incassati dal Qatar e dall’Eni dagli arbitrati sul gas) ha riacceso l’interesse sulle azioni di risparmio, rimaste quotate a Piazza Affari. Dallo scorso 10 settembre, giorno di delisting delle ordinarie, il titolo ha infatti recuperato oltre il 28%. Nel caso di ritorno all’utile i soci di risparmio incasseranno una cedola di almeno 5 centesimi che si sommerà al recupero delle cedole non staccate negli esercizi 200 e 2011. I due terzi circa delle risparmio Edison in circolazione sono detenuti dalla banca svizzera Ubs.

IGD ha guadagnato il 6,1% dopo la presentazione del piano industriale.

Fra le mid cap, balzo di Mondadori, salita dell’8,9% dopo la promozione a outperform di Mediobanca. Il boom di Segrate è legato al successo della trilogia di E.L. James, il cui primo titolo è “Le cinquanta sfumature di grigio”. L’Espresso ha guadagnato il 3,4%.

Finmeccanica è scesa dello 0,3% dopo i forti guadagni delle precedenti sedute. Ansaldoha perso lo 0,2%. Poco mossi gli altri titoli industriali.

La fusione fra Fiat Industrial e la sua controllata statunitense Cnh Global subirà dei ritardi dopo che i consiglieri indipendenti hanno sollevato dubbi sui termini dell’operazione.

Fiat Industrial, che detiene l’88% della controllata Usa, puntava a ottenere l’approvazione della fusione da parte del board di Cnh il 30 ottobre e a completare l’operazione entro l’anno. I tempi però sembrano difficili da rispettare e la fusione potrebbe scivolare nel 2013 dopo che gli amministratori indipendenti di Cnh hanno sollevato alcune perplessità sui termini dell’offerta tutta in carta, spiegano due fonti a conoscenza dei colloqui.

Intanto Sergio Marchionne, in un’intervista al tedesco Auto Motor ribadisce che gli investimenti in Italia di Fiat non partiranno prima del 2014. Prima faranno il loro esordio in Usa due Alfa; l 4C e la nuova Giulia.

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