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L’allarme su Continental (-13%) colpisce Pirelli e l’auto

Il profit warning e il conseguente crollo della Continental penalizzano la Pirelli e tutto il comparto automobilistico – In ribasso anche Atlantia – Scende ancora lo spread Btp-Bund

L’allarme su Continental (-13%) colpisce Pirelli e l’auto

L’attesa per i negoziati Usa-Cina sul commercio e per la pubblicazione delle minute dell’ultimo meeting della Federal Reserve contribuiscono ad una partenza incerta per le Borse europee. Pesano anche le vicende giudiziarie che coinvolgono i due ex collaboratori di Donald Trump, Michael Cohen e Paul Manafort. Stabile Piazza Affari -0,04% sopra 20.750 punti, poco mosse anche Francoforte +0,03%, Londra +0,06%  e Parigi+0,15%. Debole Madrid -0,5%. 

Lo spread si restringe a 260 punti (contro 263). Il rendimento del decennale scende a 2,932% contro 2,963, ai minimi dal 10 agosto. Resta molto schiacciata la curva dei rendimenti dei bond governativi degli Stati Uniti, il differenziale due anni-dieci anni scende a 22 punti base, nuovo minimo dal 2007.

Il petrolio Brent guadagna lo 0,8% a 73,5 dollari il barile, ieri è arrivata la quarta seduta consecutiva di rialzo. In calo i petroliferi, Eni -0,3%, Saipem -0,6%, Tenaris -1,5%. Da segnalare la brusca frenata di Pirelli -4,2% a 7,28 euro dopo il profit warning di Continental -13% frenata dall’aumento dei costi. Calo delle vendite e da richieste di risarcimenti. In calo anche Brembo -2,4% e Sogefi -3,6%. A Parigi Michelin -4,8%.

In terreno negativo anche Fiat Chrysler -1%. Prende la via del ribasso Atlantia -1,4% dopo la smentita della statalizzazione di Autostrade per l’Italia con l’intervento di Cdp. Se ne parla sul Sole24Ore e ci sono le indiscrezioni riportate da Bloomberg. La Repubblica invece, sottolinea come gran parte della Lega sia contraria al ritorno allo Stato delle infrastrutture, citando, in particolare, il governatore del Veneto, Luca Zaia. Lo stesso quotidiano scrive che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, sta lavorando a una soluzione di compromesso, che prevede la revisione dei punti cardine della concessione, in particolare sui temi della durata e delle penali.  

Sotto pressione anche Mediaset -1%: il governo ha intenzione di rivedere durata e modalità anche delle concessioni tv. Tim +1%. Il Sole 24 Ore afferma che sta lavorando a un’intesa infrastrutturale con Dazn per superare i buchi dello streaming. Si studia anche un allargamento degli accordi sui contenuti da portare su Timvision.

Tra le banche, Unicredit +0,4%, Ubi Banca +1,7%. Poste italiane -0,8%. Generali +0,7%. UnipolSai +1,6%. Tra le utilities Enel -0,7%. Italgas -1,4%.  

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