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La Vuelta, Chaves in vetrina in attesa di Froome e Quintana

Il britannico e il colombiano restano i favoriti anche se nella prima settimana di corsa non hanno brillato – Bene Valverde e Rodriguez – Su Aru e Pozzovivo, entrambi nella top ten, si concentrano le speranze italiane dopo la clamorosa uscita di Nibali.

La Vuelta, Chaves in vetrina in attesa di Froome e Quintana

In attesa che Nairo Quintana si dimostri il condor che è, la Vuelta – alla fine della prima settimana di corsa – ha messo in vetrina un altro colombiano che probabilmente non la vincerà ma farà certamente parlare di sé: Esteban Chaves Rubio, vincitore delle due tappe più impegnative, in particolare quella sulla Sierra Cazorla, che l’hanno lanciato in orbita in testa alla classifica, meritatissima maglia rossa.

Nell’Orica GreenEdge, in mezzo a tanti australiani, tutti per lo più ottimi velocisti e brillanti passisti, Chaves è l’uomo per la montagna. E in questa Vuelta il piccolo e simpatico colombiano, proprio il contrario di Quintana che è una sfinge sui pedali, si è divertito a battagliare con i campioni più affermati con il piglio di un veterano e la spregiudicatezza di un giovane qual è. Alla partenza questa domenica della nona tappa, da Torrevieja a Cumbre del Sol-Benitatxell, tanta pianura ma con un arrivo in salita dalle pendenze  toste, Chaves guida una classifica ancora molto corta che vede una quindicina di corridori raccolti in un minuto e mezzo. I giochi sono ancora tutti aperti.

Tra gli uomini di classifica – fuori Nibali espulso per il folle gesto di farsi trainare a tutta velocità dall’ammiraglia dell’Astana, ritirati per  le cadute nella tappa di ieri Teejay Van Garderen e Daniel Martin –  è Alejandro Valverde a mostrarsi il più in forma. Il murciano, quarto a 49” da Chaves, è l’usato più sicuro del ciclismo mondiale. Al suo attivo c’è già la vittoria nella quarta tappa bruciando allo sprint Peter Sagan che aveva vinto il giorno prima rompendo un digiuno lunghissimo. Quinto alle spalle di Valverde un altro grande vecchio, Joaquim Rodriguez sempre alla ricerca di un successo in una grande corsa a tappe. Purito precede di un secondo Quintana che finora ha fatto poco o nulla attendendo le grandi montagne. Nella top ten ci sono anche Fabio Aru e Domenico Pozzovivo, un bel ritorno il suo dopo la paurosa caduta al Giro: sono loro i due italiani su cui, dopo l’uscita di Nibali, si concentrano  le speranze tricolori per la Vuelta. 

Christopher Froome, il favorito numero uno della corsa, in evidente giornata no nella salita alla Sierra Nevada è scivolato all’undicesimo posto a 1’22” dalla maglia rossa. La sensazione è che il britannico affronti la Vuelta con una determinazione non pari a quella messa in mostra al Tour. Niente di compromesso, dalla sua c’è anche la crono di Burgos di 38 km alla 17esima tappa ma la prova della verità per lui come per tutti gli altri pretendenti alla vittoria finale, sarà mercoledì – all’indomani del primo giorno di “descanso” – quando andrà in scena il tappone-clou dell’edizione di quest’anno, da Andorra la Vella a Cortals d’Encamp, 138 km senza un metro di pianura con quattro colli di prima categoria, un colle di seconda e un’ascensione finale  « hors categorie » per usare il vocabolario del Tour : 8,7 km a più del 9% di pendenza.

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