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La Sicilia torna in zona gialla: ecco le regole

La Sicilia è la prima Regione italiana a tornare in giallo – Superati 3 parametri di allerta – La Trinacria è anche la Regione con la più bassa percentuale di vaccinati del Paese – L’assessore Razza: “L’80% dei ricoverati non è vaccinato”

La Sicilia torna in zona gialla: ecco le regole

La Sicilia torna a tingersi di giallo. La notizia, nell’aria già da due settimane a causa dell’alto numero di contagi sull’isola, sarà confermata nel pomeriggio di oggi, venerdì 27 agosto, dalla Cabina di Regia che si terrà dopo il tradizionale monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Sicilia sarà dunque la prima Regione italiana a tornare in zona gialla, dopo due mesi di zona bianca. La prossima settimana potrebbe essere seguita dalla Sardegna, che rimane sotto osservazione dati i contagi in aumento.

In attesa dei dati settimanali che saranno resi noti dall’Iss nel pomeriggio, i numeri giornalieri sono esemplificativi: la Sicilia è da giorni la regione con più casi in Italia. Il 26 agosto sono stati 1.097 i nuovi casi giornalieri, 15 le vittime. La Trinacria ha un’incidenza di 186,27 casi ogni 100mila abitanti, ben oltre il limite di 150 stabilito per il passaggio in zona gialla. Sforati anche i parametri relativi ai ricoverati nei reparti ordinari e nelle terapie intensive: nel primo caso i posti letto occupati arrivano al 20% a fronte di un tetto pari al 15%, nel secondo si è raggiunto l’11%, un punto percentuale sopra il limite. Le percentuali, occorre sottolinearlo, sono state raggiunte nonostante la Regione la scorsa settimana abbia attivato nuovi posti letto in tutti i reparti e abbia imposto misure restrittive in 55 Comuni dell’isola dove dal 24 agosto è obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto nei luoghi affollati, sono vietati assembramenti ed è richiesto il tampone a chi partecipa a banchetti o feste private. In due Comuni, Barrafranca e Niscemi, è inoltre stata istituita la zona arancione. 

In questo contesto occorre sottolineare che la Sicilia ha la percentuale più bassa in Italia di cittadini vaccinati. Difficile non individuare una correlazione tra l’elevato numero di contagi e la scarsa adesione alla campagna vaccinale. Non a caso, come sottolinea l’assessore alla Salute, Ruggero Razza  in un’intervista al TG5: “In Sicilia l’80 per cento dei ricoverati non è vaccinato, queste persone oggi sono pentite, ma non si sono vaccinate quando avrebbero potuto e dovuto. La Sicilia, grazie a Dio, è stata letteralmente invasa da un flusso turistico proveniente da ogni parte d’Italia e del mondo e quindi paghiamo l’effetto di una grande circolazione del virus. Abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non si è sottoposta al vaccino di fare come la maggioranza, che invece lo ha fatto: questa minoranza non può consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri”.

Ricordiamo infine le regole: in zona gialla è obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto. Nei ristoranti è previsto un limite di commensali al tavolo di quattro persone, sia all’aperto che al chiuso, con una deroga valida solo per i conviventi. In teatri, cinema, concerti, musei e terme il limite di capienza è fissato al 50%.  Il numero di spettatori non può in ogni caso essere superiore a 2.500 negli spettacoli all’aperto e a 1.000 in quelli al chiuso . Per gli eventi sportivi invece la capienza massima è al 25%, con gli stessi limiti numerici previsti per gli spettacoli.

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