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La Serie A ai Mondiali: bene i colombiani e Mertens, delude Higuain

La lista delle maggiori stelle del nostro campionato presenti al Mondiale brasiliano – Promossi il blocco colombiano, Mertens, Vidal, Isla, Pogba, il sempiterno Klose e gli svizzeri – Bene Pjanic e Gervinho, ma le loro nazionali deludono – Tra i bocciati spicca il nome di Gonzalo Higuain.

La Serie A ai Mondiali: bene i colombiani e Mertens, delude Higuain

Per gli italiani il Mondiale è già finito. Fuori gli azzurri, fuori Capello e Zaccheroni con Russia e Giappone. L’unico italiano ancora in corsa è un arbitro, Nicola Rizzoli. Detto delle nostre disfatte, vediamo come se la cavano i campioni, o presunti tali, che evoluiscono dalle nostre parti, nell’impoverita Serie A.

Promossi:

Il blocco colombiano, con particolare nota di merito per Cuadrado, che ha segnato un gol e ha confermato quanto di buono fatto quest’anno con la maglia della Fiorentina, e per il capitano Mario Yepes (Atalanta) che, insieme al milanista Zapata – fa strano dirlo – ha messo il lucchetto alla difesa dei Cafeteros. Bene anche i napoletani Zuniga (reduce da una stagione travagliata) e Armero (che ha chiuso, però, in prestito al West Ham). Meno bene Ibarbo e, soprattutto, Fredy Guarin che, dopo aver scontato una squalifica nella prima giornata, ha visto il campo solo nell’ultima gara del girone, a qualificazione già acquisita.

Mertens. Il folletto del Napoli si conferma una possibile stella di questi Mondiali. Entra contro l’Algeria con i suoi in svantaggio, firma il gol vittoria e non esce più dai titolari. Nell’ultima gara ha sbagliato un gol clamoroso, ma va bene così.

Vidal e Isla. I due cileni della Juve superano indenni il “girone della morte” ed escono contro il Brasile nell’ottavo finora più equilibrato. Positivo il centrocampista, reduce dall’infortunio al ginocchio e non al massimo della forma, sorprendente l’esterno, che con la Roja si trasforma rispetto alla dimessa versione juventina.

Gli svizzeri. La nazionale elvetica supera le forche caudine del girone E (morbidino, anzichenò) grazie ai positivi Inler e Lichsteiner, sempre costante nel suo rendimento. Dzemail gioca poco, ma firma un gol, inutile, contro la Francia. In altalena Behrami, disastroso con i bleu, ma positivo nelle altre gare.

Caceres. Lo juventino, dopo gli sbandamenti contro la Costarica, firma due solide prestazioni difensive contro Inghilterra e Italia. Pogba. Lo juventino non è ancora la stella della Francia (lo diventerà, statene certi), ma la sua presenza in mezzo al campo si fa sentire, eccome. Il futuro è dalla sua parte, ma anche il presente è luminosissimo. De Jong. presenza fondamentale. Botte e carisma al servizio degli Oranje. Federico Fernandez: panchinaro nel Napoli, titolare nell’Argentina. Complimenti. Bene anche Romero e Campagnaro.

Entra in campo e dopo una manciata di secondi segna il gol del pareggio contro il Ghana, pesantissimo per la qualificazione agli ottavi. Signore e signori, Miro Klose, 15 gol nelle fasi finali dei Mondiali.

Gervinho. L’attaccante ivoriano della Roma brilla e segna due gol, di cui uno bellissimo, ma torna a casa. Bravo, ma troppo solo, nonostante la presenza, tra gli altri di Yaya Tourè e Drogba. Discorso simile per l’altro romanista Miralem Pjanic. Buone prestazioni, un gol, ma Bosnia già a casa in un girone che sembrava alla portata. 

Ghoulam, Taider e Mesbah, titolari dell’Algeria che ha conquistato la storica qualificazione agli ottavi.

Bocciati:

Muntari. Rovina due ottime gare con la rissa con Boateng e si fa rispedire a casa prima della decisiva partita con il Portogallo.

Honda e Nagatomo. Il milanista firma un bel gol, anche se inutile, nella prima giornata. L’interista offre il suo solito contributo di corsa e dedizione. Il Mondiale dei Samurai, però, è stato disastroso.

I brasiliani. Poco campo per Hernanes, neanche un minuto per Maicon. I brasiliani d’Italia, per ora, stanno a guardare.

Higuain. Tra i pezzi pregiati del nostro campionato, forse il più deludente. Un assist, nessun gol e un’intesa con Messi che tarda a sbocciare. Rispetto al giocatore ammirato nel Napoli, sembra decisamente appesantito. L’Argentina, però, va, ci sarà tempo per riscattarsi. 

Mustafi. Il difensore tedesco della Sampdoria entra in campo contro il Ghana e combina un disastro dietro l’altro. Il suo Mondiale, probabilmente, è già finito.

Kovacic. Parte titolare nella sconfitta contro il Brasile, poi viene relegato in panchina. Entra per dare slancio all’attacco croato contro il Messico, ma viene travolto. Rebic. Il talentino della Fiorentina fa giusto in tempo a farsi cacciare per un fallaccio contro i messicani.

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