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La Scozia mette in crisi Borsa e sterlina

I sondaggi che segnalano l’avanzata degli indipendentisti in Scozia provocano la frana della sterlina – Londra è la Borsa peggiore, ma riflessi negativi si avvertono anche sugli altri listini – Le voci dal Brasile spingono Telecom – Mediobanca promuove Banco Popolare e Intesa, ma boccia Mps – Rimbalzo di Safilo.

La Scozia mette in crisi Borsa e sterlina

Arretrano le Borse europee sull’onda di indicazioni deludenti o inquietanti. A Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,2% a quota 21.350. Parigi -0,37%, Francoforte -0,1%, Madrid -0,41%. Londra è la peggiore, con un ribasso dello 0,8%. Lo spread è a 136 punti base, il rendimento del Btp decennale è al 2,29%. L’indice tedesco Sentix, che misura il sentiment dei Paesi dell’eurozona, scivola ai minimi.

Intanto i sondaggi che segnalano l’avanzata degli indipendentisti in Scozia provocano una frana per la sterlina, al quinto giorno consecutivo di discesa sul dollaro, a 1,614 da 1,630 della chiusura, minimo dal novembre del 2013. 

Il prezzo del petrolio di riferimento per l’Europa, il Brent, scende per la prima volta sotto i 100 dollari il barile dal giugno del 2013, il future tratta a 99,8 dollari il barile. L’indice Stoxx delle società petrolifere è in calo dell’1,1%. Eni -0,1% , Saipem -2%, Tenaris -1,5%. 

A Milano hanno rallentato le banche dopo l’impatto dei giudizi di Mediobanca Securities. Il broker ha alzato la raccomandazione sulle banche Ue a “outperform” in vista del quantitative easing e del Comprehensive assessment (stress test più asset quality review).

In rialzo Banco Popolare (+0,8%) e Intesa (+0,2%) premiate dall’istituto. Ma se per 24 banche si prevede una promozione, per 10, fra cui Mps (-0,7%), gli analisti di Mediobanca Securities prefigurano una bocciatura o una “quasi bocciatura”, intendendo con questo un posizionamento intorno alla soglia limite del 5,5% di CET1 fissata dai regolatori. Le altre banche al limite sono Banco Popular , Commerzbank , Lloyds, Caixa Bank , Nordea, Alpha Bank, Danske . Rbs è la sola banca europea che non passa l’esame.

Banca Popolare di Milano sale dello 0,1%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -0,3%. Rallenta Unicredit (-0,3%): il gruppo sta per avviare un negoziato in esclusiva riguardante una quota di Pioneer, la controllata del risparmio gestito. Spuntano anche compratori per le attività nel private equity. 

Telecom Italia sale dell’1,8% per effetto delle anticipazioni dal Brasile su un’offerta su Tim Brasil con un premio del 20-25% rispetto al valore di Borsa.

Nel paniere delle blue chip, Finmeccanica sale dello 0,5%, Fiat -0,1%, Prysmian -0,1%, e Pirelli -0,1%. Tra le società del lusso, Tod’s +0,2%. Safilo rimbalza dell’1,9%, ma Berenberg ha abbassato la raccomandazione a Hold da Buy. 

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