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La novità di Berlusconi? Il ritorno a Forza Italia

L’annuncio in un’intervista al giornale tedesco “Bild” – Il Cavaliere torna a prendersela con la magistratura di sinistra per il caso Ruby, mentre Alfano chiede alla Minetti di dimettersi – Ma la rottamazione del Pdl non piace agli ex An e restano le difficoltà sulle alleanze – Intanto il Pd litiga su coppie gay e primarie.

La novità di Berlusconi? Il ritorno a Forza Italia
Silvio Berlusconi non molla. Dopo la riproposizione del suo ritorno in campo ha fatto, con un’intervista alla Bild, un nuovo passo avanti verso la sua candidatura, annunciando il ritorno a Forza Italia, vale a dire alle origini del suo ingresso in politica. Forse è un modo per riaccreditarsi come l’uomo che prometteva la rivoluzione liberale. E probabilmente non è un caso che oggi a villa Germetto abbia convocato un summit di economisti liberisti per mettere a punto le linee generali di quello che potrebbe essere il programma economico del nuovo soggetto politico. In fondo, nell’intervista al settimanale tedesco, il Cavaliere si è presentato coime colui che per primo aveva capito la crisi della zona euro e che aveva messo in campo le riforme. Tesi ardita se si pensa a come è finita la sua avventura di governo.*

Sempre nell’intervista alla Bild Berlusconi ha spiegato che le sue disavventure giudiziarie attorno al caso Ruby sono dovute soltanto ad una campagna di diffamazione da parte della magistratura di sinistra. Niente di nuovo quindi. A parte la scelta di riandare al vecchio nome. Insomma la novità è soprattutto nel ritorno all’antico. Bisognerà ora vedere come la prenderanno le diverse componenti di quel che resta del Pdl. Già, perchè la ex An ed ex ministro Giorgia Meloni ha subito voluto ricordare come i risultati elettorali della Forza Italia delle origini furono largamente inferiori a quelli del Pdl. Nè mancano le polemiche attorno a quello che verrebbe indicato come il nuovo cerchio magico che ruota attorno al suo rientro in campo e vuole sovrapporsi agli organi di partito.

Ancora una volta è ad Angelino Alfano che tocca (nonostante tutto) cercare di dare una mano a Berlusconi, rinnovandogli riconoscenza e sostegno e impegnarsi a quello che appare un lavoro, se non sporco, quantomeno arduo: portare la consiglira regionale lombarda Nicole Minetti (piuttosto coinvolta nelle vicende giudiziarie del caso Ruby) alle dimissioni dall’incarico pubblico. Lei, già indicata da Berlusconi come “splendida persona laureata” in una trasmissione televisiva, per ora non commenta. Ma i ben informati dicono che l’ex igienista dentale stia trattando, proprio con il Cavaliere, una robusta contropartita all’uscita di scena.

Poi, mentre i sondaggi sottolineano che oltre la metà degli italiani considera positivamente l’uscita di scena di Berlusconi, si apre per la neo Forza Italia un problema delle alleanze per poter avere prospettive di governare. La Lega e l’Udc hanno già fatto sapere di essere poco interessate al ritorno di Berlusconi. Al quale alla fine una mano, sia pure involontariamente, potrebbe dargliela proprio il Pd, che in un momento polticamente favorevole, è riuscito, nell’ultima riunione di direzione a dare una pessima impressione, litigando sulle coppie gay e i tempi e i modi per le primarie.

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