Condividi

La Lucania a Firenze: in mostra l’arte del ‘900. Cultura, territorio e natura in 116 opere

Dall’11 settembre a Firenze una rassegna di opere ed autori ispirati dalla Regione del Sud più attaccata al proprio territorio

La Lucania a Firenze: in mostra l’arte del ‘900. Cultura, territorio e natura in 116 opere

« La Lucania :un ’area in cui paesaggio, borghi e luoghi della cultura dialogano in modo sincretico e originale ». É presentata così l’esposizione « Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna » a cura di Antonello Tolve. La Regione che ha avuto Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019 arriva a Firenze alla VI Edizione: Radici e Percorsi, in occasione della Settimana Lucana. Una tappa dell’Estate Fiorentina 2022, che sarà inaugurata l’11 settembre a Palazzo Medici Ricciardi. La Regione più piccola e remota, secondo gli abituali parametri di sviluppo, Firenze presenta 116 opere di artisti nazionali e internazionali, 18 libri dell’Arco Edizioni d’Arte – Edizioni Vanni Scheiwiller – Edizioni della Cometa, pubblicati tra il 1974 e il 1998. Se il torinese Carlo Levi, confinato dal fascismo tra Grassano ed Aliano, nel dopoguerra fu il simbolo della tragedia culturale del ventennio, tutti gli altri intellettuali che sono andati per paesini e tratturi della Lucania hanno saputo rappresentare i sapori e le atmosfere di un territorio amaro ma pregevole.

Nelle opere i valori di chi non è nato in Basilicata

A Firenze fino al 30 settembre sarà presente anche il Sistema dei Musei e dei Beni Culturali della Lucania per i musei di Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno e Montemurro. Quattro Paesi associati in una quadrangolazione che attraversa due grandi Parchi nazionali (il Parco Nazionale del Pollino e  il Parco dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese). La dimensione civile ed ecologica della Basilicata nell’impegno degli artisti in questo modo diventa un itinerario creativo ” tra opere, figure, nomi del Novecento lucano e di molti altri attori che in Basilicata hanno vissuto, viaggiato, lavorato con passione e ragione.”

La rassegna ha quattro aree, ognuna legata ai musei di una cittadina

L’arte, la cultura, il paesaggio e la forza delle radici naturali o acquisite portano i nomi di Rocco Scotellaro , Luigi Guerricchio, Roberto Linzalone , Assadour, Alfredo Panzini, Edo Janich, Cesare Brandi, Nino Ricci, Mario Trufelli, José Ortega, Mario La Cava ,Mauro Masi, Albino Pierro, Mino Maccari, Leonardo Sinisgalli, Franca Ghitti, Alfonso Gatto, Libero De Libero, Giulio Turcato, Luigi Bartolini,  Pietr Herel, Giuseppe Ungaretti , Arnoldo Ciarrocchi, Gabriella Drudi, Jorg Neitzert, Benedetto Croce , Roberto Almagno, Nicola Chiaromonte , Aldo Galli, Antonio Baldini, Lorenzo Guerrini, Domenico Rea,Ernesto Porcari. Accanto a non lucani, intellettuali ispirati dai luoghi e dalle genti. A questo nel Palazzo Medici Ricciardi si salda un’installazione interattiva dedicata ai parchi e alle risorse naturalistiche e ambientali della Basilicata. Per Antonio Nicoletti direttore dell’APT Basilicata “Matera e la sua traiettoria nella cultura italiana del Novecento rappresentano solo la parte più nota, del rapporto tra Basilicata e arte contemporanea. Proporre al pubblico di Firenze questo racconto, per molti versi inedito, è un invito alla scoperta di luoghi in cui arte e paesaggio si compongono in un’armonia sorprendente”. Una terra spesso ignorata.

Commenta