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La linea Draghi dà nuovo sprint alle Borse

La riduzione ma non la fine del Qe decisa dalla Bce rassicura i mercati, su cui influiscono anche gli sviluppi della crisi della Catalogna – Vola Stm che, sulle ali dei conti, mette a segno un rialzo che sfiora il 12% – Ottime performance di Campari, Enel e Fca- Vendite su Moncler, Yoox, Saipem e Leonardo

Mercati europei in spolvero, con l’avvio positivo di Wall Street e dopo la conferma di un approccio cauto da parte di Mario Draghi nella riduzione degli stimoli monetari. L’euro perde quota nei confronti del dollaro e scende sotto 1,17, ma cala anche lo spread e Piazza Affari si porta vicina ai massimi dell’anno a 22.807 punti, chiudendo in rialzo dell‘1,61%. Al top Stm, +11,96%, grazie a una trimestrale e a previsioni annuali sopra le attese. Veleggia Fiat, +2,92%, all’indomani di un modesto sbandamento. Sugli scudi Campari +3,32% e Finecobank +2,91%. Enel tocca i massimi da gennaio e chiude a 5,29 euro per azione, +3,32%. L’umore è confortato anche dall’andamento dell’economia: secondo Prometeia e Intesa infatti l’industria manifatturiera italiana nel 2017 supererà le previsioni in termini di fatturato complessivo.

Seduta brillante per l’obbligazionario: il rendimento del Btp 10 anni scende all’1,97% e lo spread con il Buind tedesco allenta la sua morsa dell‘1,35%, a 153.50 punti base. Si festeggiano così le scelte della Banca centrale europea: il mantenimento degli acquisti di bond all’attuale ritmo di 60 miliardi al mese fino a fine anno; quindi 30 miliardi al mese da gennaio fino a settembre, poi si rivaluterà la situazione. La Bce continuerà a reinvestire in titoli di pari durata e quantità, i bond che verranno in scadenza. “Questo non è un tapering – spiega Draghi – ma una riduzione delle misure di stimolo in risposta al feedback che abbiamo ricevuto dagli indicatori macroeconomici”. I tassi resteranno a lungo sui livelli attuali e il piano verrà esteso se necessario, per agevolare la risalita dell’inflazione verso il target del 2% nel medio termine.

A proposito di banche centrali, oggi è anche il giorno in cui Paolo Gentiloni, in una lettera al consiglio superiore di Bankitalia, indica e conferma Ignazio Visco nel ruolo di Governatore. Il consiglio fornirà domani un parere non vincolante, prima della nomina con decreto da parte del Presidente della Repubblica.

Resta aperta invece la partita per la successione a Janet Yellen alla Fed, anche se le voci di stampa vedono fuori dai giochi l’attuale presidente della banca centrale americana.

Intanto Wall Street apre di nuovo in rialzo e imprime, nel pomeriggio, un’ulteriore spinta positiva ai mercati europei. Brilla Twitter, dopo i risultati trimestrali e dopo le previsioni di un ritorno all’utile a partire dal prossimo trimestre. Bene Ford, dopo i conti. Oggi diffonderanno i risultati colossi come Amazon, Alphabet, Intel e Microsoft.

Fra gli altri listini europei: Madrid guida i rialzi per gran parte della seduta, in scia all’ipotesi che la Catalogna avrebbe convocato nuove elezioni. Poi ripiega leggermente a +1,9%, dopo la dichiarazione del presidente catalano Carles Puigdemont: “Sarà il Parlamento catalano a decidere se proclamare l’indipendenza, dopo aver confermato che non convocherà elezioni per non aver ricevuto garanzie dal governo spagnolo”. 

Francoforte mette a segno una crescita dell‘1,39%; Parigi +1,5%; Londra +0,53%.

Fra le big di Piazza Affari perdono quota i titoli del lusso, Moncler, -1,05%; Ynap -0,73%. Gli investitori vanno ancora all’incasso su Saipem -0,63%. Prevalgono le vendite su Leonardo, -0,46% e Telecom -0,4%. Fra le banche, sale Intesa, +0,97% che annuncia di aver comprato da Fondazione Cassa risparmio Pistoia e Pescia il 16,525% di Cassa di Pistoia e della Lucchesia, per 85,192 milioni, pari a 1,89 euro per azione, arrivando al 99,5%.

Bene Mps, che si apprezza del 3,91% rispetto alla seduta di ieri, portando il prezzo a 4,728 euro per azione. Rimbalza Banca Intermobiliare +17,34%, che recupera parzialmente, dopo il tonfo della vigilia.

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