Condividi

La Juve risponde alla manita dell’Inter e mantiene le distanze

La manita dell’Inter al Genoa ne fa l’anti-Juve insieme al Napoli, ma i campioni d’Italia superano il Cagliari per 3 a 1 e mantengono 6 punti di vantaggio – E ora tutti gli occhi sulla Champions per una settimana molto effervescente.

La Juve risponde alla manita dell’Inter e mantiene le distanze

Una risposta da scudetto! Juventus e Inter vincono ancora e si confermano così antagoniste per lo stesso obiettivo. Già, perché se è vero che la Signora, al momento, può fregiarsi di un vantaggio in classifica piuttosto rassicurante, lo è anche che la Beneamata sta tenendo un ritmo addirittura migliore. A dividerle c’è un inizio molto diverso, con gli Allegri’s tambureggianti sin dalla prima giornata e gli Spalletti’s in difficoltà fino alla quinta, quando è cominciata una risalita entusiasmante. In mezzo un Napoli che ha “mixato” la marcia di entrambe, a testimoniare una corsa al titolo molto più divertente ed equilibrata di quanto non dica la classifica. Certo, se la Juve dovesse continuare così, gioco forza, anche quest’anno il tricolore sarebbe suo. Il 3-1 sul Cagliari certifica la decima vittoria in undici partite, un 31 punti su 33 mai raggiunto prima da nessuno. “La miglior Juve di sempre” però ha un difetto, almeno in campionato, ovvero quello di prendere un po’ troppi gol. Nelle ultime 5 partite la porta di Szczesny è rimasta inviolata solo una volta, nelle altre invece è sempre stata scossa e questo, ad Allegri, proprio non va giù.

“Subiamo troppe reti, bisogna difendere meglio – ha tuonato il tecnico. – Anche nel finale abbiamo rischiato, così non va bene”. Messa così la rabbia di Max fa quasi sorridere: c’è da scommettere, infatti, che gli altri 19 allenatori della A, nessuno escluso, farebbero volentieri a cambio. Guardando un po’ più in profondità la questione però si evince come la Juve sia più leggera e distratta del solito, tanto più che in Champions, dove l’attenzione è ai massimi livelli, nessuno è ancora riuscito a segnarle. Detto questo il 3-1 sul Cagliari resta e vale 3 punti importantissimi: urgeva rispondere alle goleade di Napoli e Inter e la Signora lo ha fatto dopo appena 1’ con Dybala, bravo a lasciare di sasso due centrali rossoblu con un dribbling dei suoi, fortunato a freddare Cragno dopo essere scivolato. Partita in discesa, eppure i sardi hanno avuto la bravura di riaprirla, seppur per soli 2’: il pareggio di Joao Pedro al 36’, infatti, è stato vanificato da un clamoroso autogol di Bradaric al 38’. Nella ripresa più equilibrio di quanto non sarebbe stato lecito attendersi, poi, all’87, dopo che Bentancur aveva evitato un pesantissimo 2-2 salvando a botta sicura su Pavoletti e Joao Pedro, ecco il 3-1 finale firmato dalla coppia Ronaldo-Cuadrado, il primo in versione assist-man per il tap-in del secondo. 

Sabato di festa anche per l’Inter, vittoriosa e convincente proprio come voleva Spalletti. Un 5-0 che sa tanto di risposta al Napoli e che conferma la crescita continua di una squadra arrivata a sette successi consecutivi, gli ultimi tre segnando nove gol e subendone zero. Numeri da grande, tanto più considerando che, in questo momento, chiunque giochi riesca a rispondere al meglio, indipendentemente dai problemi avuti in passato. I protagonisti del successo sul Genoa infatti sono stati Gagliardini e Joao Mario, il primo con una doppietta, il secondo con un gol e due assist e mezzo. Già, perché quello per la rete spacca-partita dell’ex Atalanta in realtà l’ha fatto Biraschi, ragion per cui l’arbitro Valeri ha convalidato nonostante l’apparente posizione di fuorigioco (14’). Da lì è stato tutto in discesa per l’Inter che, esaltata dai quasi 70 mila spettatori di San Siro, si è regalata un pomeriggio di festa. Il gol di Politano (16) ha aumentato lo stordimento del Genoa, il secondo di Gagliardini (50’) lo ha messo definitivamente ko, quelli di Joao Mario (91’) e Nainggolan (93’) sono invece serviti solo per arrotondare il risultato e aumentare l’autostima in vista del Barcellona. “La squadra ha fatto una prestazione solida, di livello e sentire gli applausi di 70 mila persone è una grande gioia – le parole di Spalletti. – Ora possiamo concentrarci sulla Champions, all’andata abbiamo commesso degli errori ma credo proprio che ci siano serviti di lezione”.   

Commenta