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La Juve festeggia lo scudetto ma saluta Buffon

Gioia e lacrime per il popolo bianconero oggi all’Allianz Stadium nell’ultima partita di campionato contro il Verona e poi in giro per Torino: festa per il settimo scudetto di fila e la quarta Coppa Italia consecutiva ma pianti e cori per l’inevitabile addio del mitico portierone – Allegri deciso a restare sulla panchina della Juve anche l’anno prossimo. VIDEO.

La Juve festeggia lo scudetto ma saluta Buffon

Gioia e lacrime. Sabato di emozioni forti per la Juventus, pronta a festeggiare lo scudetto davanti al suo popolo ma anche a salutare Gigi Buffon, arrivato all’ultima partita con la maglia bianconera. Uno strano mix di sentimenti si abbatterà sull’Allianz Stadium, proprio come il 13 maggio di 6 anni fa, quando a dare l’addio in un pomeriggio simile fu Del Piero. Allora come oggi c’era uno scudetto da celebrare, allora come oggi una leggenda della Juve salutava per sempre i propri tifosi in un misto, appunto, di gioia e lacrime. Alex decise poi di emigrare in Australia e chiudere lì la sua luminosa carriera, Gigi invece non ha ancora chiarito del tutto cosa farà ma l’offerta del Psg è quasi troppo bella per essere rifiutata. In tutto ciò la partita col Verona, ovviamente, passa in secondo piano: lo scudetto è già in bacheca e anche l’avversario ha poco da chiedere essendo già matematicamente retrocesso in B. Probabile dunque che il popolo bianconero, più che sul campo, si concentri sulla porta, omaggiando a squarciagola colui che, oltre a essere stato uno dei più forti portieri italiani della storia (il migliore, secondo qualcuno), ha anche scritto pagine indelebili con la casacca della Juventus. 

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“Sarà una giornata storica, pensiamo a festeggiarla come si deve – il commento di Allegri. – E’ stato un uomo importantissimo nello spogliatoio, oltre che un campione straordinario che rende facile ciò che per gli altri non lo è”. Parole stringate ma sentite, in perfetto stile sabaudo. Quello che Max sente sempre più suo, tanto da sciogliere (quasi) del tutto i dubbi sulla sua permanenza futura. “Io non ho mai avuto dubbi – ha glissato il tecnico. – La prossima settimana incontrerò la società per pianificare la stagione, non vedo elementi che possano farmi cambiare idea”. Il quarto doblete consecutivo (scudetto e Coppa Italia, impresa mai riuscita prima a nessuno) non basta a saziare Allegri, deciso dunque a restare per inseguire il quinto, ma soprattutto quella Champions che manca per completare l’opera. A questo però si penserà solo da lunedì, prima c’è da finire al meglio la stagione con una vittoria che dia il là alla festaIl tecnico, dopo aver punzecchiato il Napoli (“chi non si complimenta con noi non è obiettivo, non capisco come si possa paragonare una squadra che vince tutto da 4 anni a una che non ha fatto nemmeno una finale”), ha sostanzialmente dato la formazione già in conferenza stampa.

In porta, ovviamente, Gigi Buffon, davanti a lui LichtsteinerRuganiBenatia e Alex Sandro, a centrocampo spazio a Marchisio (occhio anche a lui, ha offerte in Cina e potrebbe andarsene), Pjanic e Sturaro, in attacco tridente DybalaHiguain-Douglas Costa. 4-3-3 d’ordinanza anche per il Verona, che saluterà la Serie A con Nicolas tra i pali, Ferrari, Caracciolo, Vukovic e Souprayen nel reparto arretrato, Romulo, Fossati e Zuculini in mediana, FaresPetkovic e Cerci nel tridente offensivo. La giornata della Juve non si limiterà alla partita: una volta finita ci sarà la consegna della Coppa, dopodiché tutti sul pullman scoperto che attraverserà Torino: Corso Regina Margherita, i Giardini Reali, Piazza Castello, Via Po e Piazza Vittorio Veneto. Un vero e proprio bagno di folla bianconero, per festeggiare scudetto e Coppa Italia, d’accordo, ma anche per salutare degnamente l’ennesima bandiera ammainata del nostro calcio.  

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