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La Fed taglia i tassi ma la Borsa s’infiamma per Fca-Psa

La Fed taglia dello 0,25% i tassi d’interesse americani e Trump s’infuria con Powell – Borsa in estasi per il matrimonio dell’auto tra Fca e Peugeot – A Piazza Affari soffrono banche e Pirelli.

La Fed taglia i tassi ma la Borsa s’infiamma per Fca-Psa

Doveva essere la giornata della Fed, ma l’accelerazione delle trattative tra Fiat Chrysler e Peugeot ha fatto passare in secondo piano le decisioni, peraltro scontate della banca centrale Usa. Jerome Powell ha annunciato il terzo taglio dei tassi del 2019 per un quarto di punto, facendo capire che, salvo un improvviso peggioramento della congiuntura, non sono in programma altri interventi. Per la rabbia di Donald Trump che chiede un’azione più robusta a fronte del rallentamento della crescita del pil, “solo” +1,9% nel terzo trimestre contro il 3% promesso dal presidente. 

Stamane le Borse dell’Asia sono perlopiù in rialzo: 

  •  Sale l’Hang Seng di Hong Kong +1%, Nikkei di Tokyo +0,3%, Kospi di Seul +0,9%, Strait Times di Singapore +0,7%.  
  • Sono sulla parità le Borse di Shanghai e Shenzen, zavorrate dalla nuova frenata dell’attività industriale della Cina: l’indice PMI manifatturiero è sceso sui minimi degli ultimi tre anni e mezzo, peggio del previsto. 
  • Il dollaro si indebolisce, sia rispetto allo yen del Giappone, sia nei confronti dello yuan cinese.   

NEL BOARD 6 RAPPRESENTANTI PEUGEOT, 5 FCA  

Ma, una volta tanto, la politica monetaria cede la prima pagina ad un’operazione che impressiona anche per la rapidità dell’esecuzione. L’annuncio ufficiale delle nozze tra Fca, ieri in volo del 9,53%, e Psa + 4,5% arriverà già stamane dopo il via libera dei consigli che hanno già approvato l’operazione da cui nascerà un gruppo con un giro d’affari aggregato di 180 miliardi di euro e una capitalizzazione di 45 miliardi. Il board della nuova società basata in Olanda sarà composto da 11 membri: sei nominati da Psa, 5 da Fca. Presidente sarà John Elkann, ceo Carlos Tavares cui sarà garantito un mandato di 5 anni.    

PER I SOCI DEL LINGOTTO IN ARRIVO 5,5 MILIARDI DI CEDOLE 

Gli azionisti di Peugeot riceveranno un dividendo straordinario di 3 miliardi a fronte della cessione del 46% detenuto in Faurecia (componentistica). I soci di Fiat Chrysler invece beneficeranno di un introito cash di 5,5 miliardi più altri 200-300 milioni per la vendita di Comau. Exor, il socio numero uno del Lingotto, ha guadagnato il 3,7%

Positivi i mercati e gli analisti con l’eccezione del solito scettico Max Warburton di Bernstein: “Psa non porta benefici negli Usa e in America Latina, Fca on Cina. Per giunta l’operazione non migliora le prospettive di Alfa e Maserati”.  

POWELL: L’ECONOMIA USA E’ IN “A GOOD PLACE”   

Nonostante i mugugni di Trump, i mercati hanno accolto con un rialzo le decisioni della banca centrale: Dow Jones +0,43%, Nasdaq +0,33% così come l’indice S&P 500 che ha raggiunto un nuovo record assoluto a 3.046 punti. 

Wall Street ha apprezzato le parole del presidente Jerome Powell (“la politica monetaria è appropriata alla situazione”) in attesa degli annunci dei Big arrivati a mercati chiusi che hanno alimentato l’ottimismo. 

APPLE +3% SALE A 1,1OO MILIARDI DI DOLLARI 

Segnano il passo le vendite dei pc, ma tiene l’iPhone, e gli smartwatch ed altri prodotti elettronici della Mela vanno alla grande, a dimostrazione che Apple, in attesa dei proventi dello streaming, sta riuscendo nella missione di allargare la sua offerta. I ricavi hanno superato i 64 miliardi (contro i 63 previsti) di cui 12,5 miliardi legati ai servizi. Nel corso del trimestre l’azienda ha distribuito 3,5 miliardi di dividendi e ricomprato azioni per 18 miliardi. Per il trimestre in corso, periodo più importante dell’anno, Apple punta ad arrivare almeno a 85,5 miliardi di dollari di fatturato, fino ad un massimo di 89,5 miliardi, grazie ancora una volta agli iPhone ed ai nuovi prodotti indossabili. “Credo che il titolo sia molto sottovalutato” ha detto il cfo Luca Maestri. Nel dopo le azioni sono salite del 3%, per una capitalizzazione di 1.100 miliardi di dollari.     

FACEBOOK +4% : 1,6 MILIARDI DI UTENTI ATTIVI 

Sale tra le polemiche anche Facebook. Gli utenti attivi sul social network sono saliti a 1,6 miliardi (+9%), i ricavi 17, 6 miliardi di dollari.  L’utile netto è salito nel terzo trimestre del 19% a 6,1 miliardi di dollari, meglio delle attese. Il titolo, nel dopoborsa, è salito del 4%. Ma crescono anche le critiche per la decisione di accettare la pubblicità politica senza alcuna verifica, aprendo la porta alle fake news. Twitter, al contrario, ha deciso di escludere i messaggi pubblicitari di natura politica. Altri Big come Starbucks hanno annunciati risultati molto positivi, battendo le stime.   

A PIAZZA AFFARI SBANDA PIRELLI -11%  

 Chiusura in ordine sparso ieri per i listini europei, vivacizzati da Fca e Peugeot, ma zavorrati dalle banche. E da altri dati, non positivi, per il mondo dell’auto. 

Colpisce il tonfo clamoroso di Pirelli -11%.  La società ha chiuso il terzo trimestre 2019 con 1,38 miliardi di euro di ricavi, in rialzo del 6,7% sull’anno, +4% su base comparabile. Ebit margin al 17,7%, in calo di 160 punti base anno su anno. Le vendite sono leggermente meglio delle attese, la redditività delude. L’azienda della Bicocca è in buona compagnia: ieri sia Michelin che Continental sono state al centro di violente contestazioni per la decisione di tagliare posti di lavoro. E’ in atto una contrazione degli investimenti nella componentistica auto, anche per le caratteristiche dell’elettrico. In frenata anche Brembo -3%.  

GIORNATA NERA PER LE BANCHE. SALE PARIGI GRAZIE A L’OREAL  

  • Nonostante l’exploit di Fca, Piazza Affari -0,15% ha chiuso in terreno negativo lo 0,15% a 22.646 punti. 
  • Meglio ha fatto Parigi +0,45% grazie all’exploit di L’Oréal +7,5% e di Essilor-Luxottica +1,05% dopo i conti; 
  • Perde colpi Francoforte -0,2% affondata dalla pessima trimestrale di Deutsche Bank -7,6%: la banca ha perduto 942 milioni;
  • Madrid -1,24% sotto la pressione di Banco de Santander -6.9%%; Zurigo -0,01%, dove Credit Suisse perde il 2,5%, benché gli utili del terzo trimestre abbiano battuto le stime. 
  • Londra +0,4%. 

AL VIA IL QE DELLA BCE, BENE LE ASTE DEL TESORO 

Ha preso il via ieri, con valuta primo novembre, il nuovo ciclo degli acquisti Qe della Bce, fortemente voluto da Mario Draghi, che procederà al ritmo di 20 miliardi al mese. 

Intanto continua l’interesse per il debito italiano: il Mef ha collocato ieri 6,25 miliardi di euro di Btp e CCTeu, ricevendo offerte per oltre 9 miliardi anche se con rendimenti in lieve rialzo.  “Il risultato è molto soddisfacente se si considera che il Tesoro ha collocato quasi 18 miliardi di titoli fuori dalle aste periodiche nel mese di ottobre”, ha commenta un operatore sottolineando come l’Italia sia l’unico Paese dell’Eurozona che, suo malgrado, continua a offrire un rendimento reale sui titoli di Stato, mantenendo viva la domanda. 

Il direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera ha detto questo pomeriggio a Reuters che Via XX Settembre guarda con grande attenzione agli sviluppi del dossier Lse/Refinitiv, in considerazione delle possibili ricadute che l’acquisizione da parte dell’operatore londinese potrebbe avere su Mts, la prima piattaforma degli scambi dei Btp. 

TIENE IL GESTITO, CROLLA BANCA IFIS 

Depresso il settore bancario anche in Piazza Affari: Unicredit -2,2%, Intesa Sanpaolo -1,6%. Ubi Banca -2%. Ha tenuto il risparmio gestito: Azimut +1,4%. Il management di Azimut ha confermato il target di oltre 10 miliardi di euro di investimenti in asset alternativi e illiquidi nei prossimi cinque anni.  Banca Generali e Mediolanum +0,1%. 

Crolla Banca Ifis -7%. L’istituto ha abbandonato la trattativa con Credito Fondiario, con cui stava studiando una possibile alleanza nei settori debt servicing e debt purchasing.  Nel comunicato si parla di “difficoltà incontrate nella definizione di un accordo negoziale soddisfacente per entrambe le parti in termini di assetti di governance”. Da segnalare il balzo di Amplifon +4,5%. 

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