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La Corte Ue all’Italia: “riallineamento fiscale” è aiuto di Stato, le banche restituiscano i soldi

La Commissione ha rilevato che la legge finanziaria del 2004 non costituiva una misura generale, ma riservava dei vantaggi solo ad alcuni istituti di credito – Un regime di questo tipo costituisce un aiuto di Stato incompatibile con il mercato comune.

La Corte Ue all’Italia: “riallineamento fiscale” è aiuto di Stato, le banche restituiscano i soldi

Il regime italiano sul “riallineamento fiscale” applicabile al settore bancario, istituito nel 2004, costituisce un aiuto di Stato illegittimo che deve essere restituito dagli istituti bancari. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea, respingendo i ricorsi presentati da Bnp Paribas e Bnl, che però avevano già restituito allo Stato italiano i vantaggi fiscali. 

La Corte Ue ricorda nel 2008 la Commissione europea aveva stabilito che i regimi di riallineamento fiscale istituiti nel 1990, nel 2000 e nel 2001 costituivano misure fiscali generali giustificate dalla logica del sistema e non potevano essere qualificate come aiuti di Stato, perché l’imposta sostituiva era applicabile secondo le stesse modalità a tutte le società, bancarie e non. 

Al contrario, la Commissione ha rilevato che la legge finanziaria del 2004 non era una misura generale, ma riservava dei vantaggi solo ad alcuni istituti di credito. E un regime di questo tipo costituisce un aiuto di Stato incompatibile con il mercato comune. 

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