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La Borsa vola sull’accordo per le banche: boom di Banco Pop e Intesa

Piazza Affari è la miglior Borsa d’Europa e corre nella convinzione che l’accordo tra Roma e Bruxelles sulle sofferenze bancarie e sul preventivo intervento pubblico a sostegno delle banche italiane sia dietro l’angolo – Anche le indiscrezioni sulla vendita in blocco delle 4 Good Banks aiuta a dare fiducia al mercato – Exploit del Banco Popolare (+18,3%) di Bper e di Intesa – Attesa per i rilanci su Rcs

l rimbalzo delle banche traina Piazza Affari che sale del 4,08% e stacca tutte le altre principali piazze europee. La Banca d’Italia è favorevole a un intervento pubblico per le banche italiane nell’attuale situazione di tensione sui mercati. Lo ha detto il governatore Ignazio Visco a conclusione dell’intervento all’assemblea Abi: “Ci si attende che altre iniziative aggregative abbiano luogo in tempi non lunghi”. 

In forte ripresa Banco Popolare +18,36% dopo che la banca ha detto che gli stress test interni superano anche gli scenari peggiori. Bper +16,19%, Unipol +12,78%, Intesa Sanpaolo +10% dopo che l’ad Carlo Messina ha affermato che la banca supererà stress test, Unipolsai +9,76%. Mps +5,47% che si prepara a liberarsi di almeno 10 miliardi di euro di crediti deteriorati, un’operazione lampo da chiudere nel giro di un paio di settimane. Unicredit +8,73% in scia alle aspettative positive su una rapida soluzione del gravoso problema dei crediti dubbi che dovrebbe vedere l’intervento massiccio della mano pubblica. Sul Ftse Mib non ci sono titoli in territorio negativo.

Lo spread Btp-bund chiude in calo a 136 punti base (-3,75%) e rendimento all’1,19%. Bene anche le principali piazza europee: Parigi +1,77%, Londra +0,87% e Francoforte +2,24%.  In rialzo anche il petrolio Brent +0,39% a 46,58 dollari al barile, Wti +0,35% a 45,3 dollari al barile. Il cambio euro dollaro si attesta a 1,10403 in calo dello 0,20% con il biglietto verde che ha preso la strada del rialzo mentre cala l’oro: -0,49% a 1353,65 dollari l’oncia.

A Wall Street gli indici sono in rialzo: Dow Jones +1,15% e S&P500 +1,27%. I listini d’oltreoceano sono sostenuti dai dati sul mercato del lavoro: a giugno sono stati creati 287mila posti di lavoro in forte ripresa dai 38mila di maggio e ben sopra il consesus delle attese fermo a 180mila. Il tasso di disoccupazione è salito però dal 4,7% al 4,9%, leggermente sopra le attese al 4,8%.

Fuori dal Ftse Mib Rcs è prudente +0,83% in attesa dell’epilogo notturno della battaglia fra Urbano Cairo e la cordata composta da Andrea Bonomi e altri quattro soci (Imh). I due contendenti dovranno ora far pervenire i loro ultimi rilanci alla Consob. Entro la scadenza di mezzanotte, le due società dovranno comunicare ai mercati i dettagli della loro offerta. Nella prossima settimana, le due offerte raccoglieranno le adesioni entro venerdì 15 e i dati definitivi si conosceranno lunedì 18 luglio. Il nodo rimane quello di un possibile pareggio.

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