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La Borsa tifa per le nozze nelle tlc tra Telecom ed Enel

Il balzo di Telecom Italia e la buona performance di Enel a Piazza Affari indicano che il mercato fiuta e tifa per lo scorporo della rete dell’incumbent delle tlc e l’unificazione con quella di Open Fiber – Ok anche per Luxottica e Ubi – vendite su Yoox, Azimut, Fca ed Eni.

La Borsa tifa per le nozze nelle tlc tra Telecom ed Enel

Seduta all’insegna di un moderato rialzo per le Borse dell’eurozona, fatta eccezione per Francoforte -0,05%. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso con un guadagno dello 0,37%, alle spalle di Parigi +0,50%, ma davanti a Madrid +0,22%.

Non ha giovato alla Borsa tedesca, innervosita dallo stallo politico, la conferma della brillante congiuntura. Occorre infatti tornare all’aprile dell’anno duemila per ritrovare l’indice Pmi manifatturiero, indicatore dello stato di salute dell’industria, a quota 60, ai livelli del dato rilevato ieri dai ricercatori di Ihs Markit. Per giunta la crescita dell’industria è stata accompagnata da una forte espansione dei servizi: l’indice composito,57,5, è ai livelli di sei anni e mezzo fa. Sotto la spinta di questi risultati è proseguita la ripresa dell’euro sul dollaro, scivolato ad un cross di 1,184 sulla moneta unica. Le Borse hanno guardato con cautela, più che con euforia, alla performance che ha coinciso con la chiusura per la festa del Ringraziamento dei mercati Usa e di Tokyo.

Nel pomeriggio sono uscite le minute dell’ultimo vertice della Bce. Oltre all’ampio consenso tra i membri del board nell’estendere la durata del programma di Qe, c’è stato un forte dibattito sulla decisione di mantenere il programma aperto senza fissare una data limite, una proposta rilanciate da Benoit Coeuré in un’intervista ad Handelsblatt martedì scorso.

Deboli i Btp: lo spread su Bund chiude in lieve allargamento, comunque attorno a quota 140. Il petrolio Wti sale a 58,20 dollari, sui nuovi massimi dal 2015. Il Brent passa di mano a 63,30 dollari. Occhi puntati sul meeting Opec del 30 novembre. Secondo Bloomberg, la rosa dei Paesi coinvolti nel taglio della produzione di greggio si potrebbe allargare. A Piazza Affari Eni -0,4%, Saipem -0,6%.

La seduta è stata dominata da Telecom Italia +4,48% al termine della giornata migliore dell’anno. A favorire il rialzo il ritorno delle indiscrezioni sullo scorporo della rete. Ancora meglio il titolo di risparmio +6%. Si sono mosse al rialzo anche Mediaset (+0,85%), mentre gli investitori continuano a interrogarsi su un eventuale accordo che la societa’ potrebbe siglare con la joint venture Telecom-Canal plus per la fornitura di contenuti.

Positivo un altro pezzo da novanta del listino: Enel +1,6% che si è portato a un punto dai massimi degli ultimi otto anni. Bene le azioni delle grandi banche: Unicredit +0,5%, Intesa +0,2%. Giù Banca Carige -3,5% nel secondo giorno dell’aumento di capitale. Continua invece il rimbalzo di Creval +5%. Male Yoox Net-a-Porter -1,3% nell’attesa delle vendite che l’azienda registrerà durante il ‘Cyber Week End’. Fuori dal paniere principale, è andata bene Equita +2,4% nel giorno del debutto.

Frizzante tutto il comparto immobiliare: la Commissione Bilancio del Senato ha respinto tutti gli emendamenti che miravano a modificare la norma che estende a tutte le società immobiliari i benefici fiscali previsti dai PIR. Aedes avanza del 7% davanti a Risanamento +6%. Bene anche Gabetti +3,5%, Beni Stabili +1,5%, Igd +0,6%, Coima RES +0,5%. Vivaci anche Aeffe +6,5%, Axelero +5% e D’Amico +5%. Il titolo peggiore è Sogefi -7%

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