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La Borsa supera Brexit e sale con banche e Btp. Londra giù

Mattinata all’insegna della prudenza per i listini europei mentre Piazza Affari ritrova slancio dopo la batosta sugli Npl e brinda al successo del Btp 15 anni – Corre Unicredit, positiva anche Intesa Sanpaolo – Scattano le prese di beneficio su Juventus dopo il rally degli ultimi giorni – Cede Pirelli – Sterlina stabile sul dollaro e sull’euro – Spread in calo

La Borsa supera Brexit e sale con banche e Btp. Londra giù

Le Borse hanno incassato senza traumi l’esito del voto sulla Brexit. Piazza Affari, una volta assorbito le tensioni sui titoli bancari è il mercato migliore, che trae vantaggio dal rinnovato slancio dei titoli del debito, dopo l’accoglienza molto positiva al Btp a 15 anni. A Piazza Affari l’indice segna un progresso dello 0,6% circa attorno a 19,200. Parigi sale dello 0,2%, più modeste le variazioni di Francoforte -0,07% e Madrid +0,06%. Londra, in attesa della mozione di sfiducia al governo May (voto in serata) arretra dello 0,4%. La sterlina si apprezza lievemente a 1,287 su dollaro.

Il dato più rilevante della seduta è il buon stato di salute del mercato obbligazionario italiano.  Il rendimento del Btp decennale scende di 7 punti base a quota 2,81%, lo spread cala a 257 a. Il rendimento del Btp 2 anni scende allo 0,34% (-6 punti base), sul livello più basso da maggio dopo il dato armonizzato sui prezzi al consumo di dicembre, in rialzo dell’1,2% in linea con le attese. Il rendimento del Bot 12 mesi crolla a 0,17%, minimo da luglio.

Perché questa improvvisa corsa ai titoli italiani? Due le ragioni. Innanzitutto, il grande successo del nuovo titolo a 15 anni: la domanda ha toccato il massimo storico per un’emissione italiana sindacata. Il rendimento è stato fissato al 3,41% e la cedola al 3,35%. La richiesta dall’estero pari a oltre due terzi della domanda complessiva.

Inoltre, martedì il presidente della Bce Mario Draghi ha sottolineato la necessità di ricorrere ad ulteriori stimoli per sostenere l’economia. Aumenta così la probabilità di assistere all’annuncio di una nuova operazione di TLTRO già nella prossima riunione della Bce del 7 marzo.

I prezzi del greggio sono stabili dopo aver guadagnato circa il 3% nella seduta di martedì sulle aspettative che i tagli di produzione dell’Opec ridurranno l’offerta e che gli stimoli cinesi all’economia possano supportare l’economia globale. Il Brent è scambiato a 60,67 dollari al barile e guadagna 3 centesimi. Il greggio americano tocca quota 51,96 dollari al barile, perdendo 13 centesimi. In Piazza Affari avanza Saipem +1,13%. Eni – 0,35%,

Rimbalzano le banche dopo il trauma patito con la notizia delle richieste della Bce sui non performing loans. Unicredit avanza del 2,4%: l’indice di copertura dei suoi crediti deteriorati è “pienamente adeguato”, fa sapere una nota dell’istituto. diffusa in relazione alle ultime raccomandazioni della Vigilanza della Bce sulle sofferenze. La banca calcola che l’ulteriore discesa dell’esposizione agli NPL al 4-5% per effetto della pulizia di bilancio portata a termine nel corso dell’anno scorso, avrà un impatto negativo sul Common Equity Tier 1 inferiore a 10 punti base l’anno.

Recuperano anche le altre banche (+1,5% l’indice di settore): Ubi Banca +1%. Banco Bpm +1,6%. Intesa Sanpaolo +2%.  Ancora in calo Banca Monte Paschi -2,04%. E’ arrivata a conclusione la vendita di 420 milioni di euro di crediti unlikely to pay, che saranno divisi tra due cordate di compratori.

Tra gli altri finanziari, bene gli asset manager: Anima +4,8%, FinecoBankBanca Mediolanum +2,2%.

Debole Pirelli -1,8% che risente dell’intonazione negativa del settore dopo un warning lanciato da Goodyear sul quarto trimestre.

Inverte la rotta Juventus -2% dopo il recente rally.

Poco mossa Moncler – 0,1%. La società ha lanciato il buy back sullo 0,4% del capitale.

Nel resto del listino:

  • Volano Banca IFIS+3%, Giglio +11% e Retelit+4%. 
  • Si riporta in positivo Ovs +3% dopo il -6% delle prime ore.
  • Bene Italmobiliare +3,7% dopo un upgrade a “buy” di Equita che sottolinea, tra le altre cose, l’elevato sconto sul Nav a cui tratta il titolo.

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