Olli Rehn, membro finlandese della Bce, ha rotto gli indugi: la Banca centrale europea annuncerà un pacchetto di misure di stimolo nella prossima riunione del 12 settembre tali da superare le aspettative degli investitori. Il segnale, tanto più convincente perché in arrivo da un “falco”, ha infuso un po’ di coraggio ai mercati. Piazza Affari avanza dell’1,09%, un filo meglio di Parigi e di Madrid (+0,9%) e di Francoforte (+0,7%). Londra +0,4%.
Le parole di Rehn hanno rinvigorito il mercato obbligazionario della periferia europea. Attorno alle 12 lo spread tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni è a 206 punti base, dai 217 del finale di seduta di mercoledì. Il tasso del decennale si attesta a 1,36% da 1,52% di mercoledì sera. Quello che soffre di più è il tratto a due anni, per l’incertezza della situazione politica.
Ne trae vantaggio soprattutto il comparto bancario: Unicredit avanza dell’1,8%, Intesa Sanpaolo dell’1,2%, Ubi del 2% e Banco Bpm dell’1,8%.
Solo tra quattro giorni, forse, si avranno lumi sulla crisi italiana. Non c’è pace intanto tra gli ormai ex alleati di governo in vista delle comunicazioni in Senato del presidente del Consiglio martedì prossimo, che potrebbero sancire l’apertura formale della crisi. Proprio Giuseppe Conte si è rivolto a Matteo Salvini in una lettera aperta su Facebook, parlando di un’esperienza di governo “ormai agli sgoccioli”, accusando il leader leghista di slealtà in riferimento al caso del trattamento dei migranti.
In evidenza il settore tech: dalla Cina arrivano indicazioni a favore di stimoli per i semiconduttori. Avanzano Ams, Infineon e Stm (+1,4%).
L’euro si porta a 1,109, -0,11%. Non ha seguito l’ultima bizzarria di Donald Trump: l’offerta a Copenaghen per l’acquisto della Groenlandia, già respinta dal regno, alle prese con un nuovo, singolare record ai tempi dei tassi sottozero: la terza banca del Paese offre prestiti a tasso negativo.
Petrolio in rialzo dopo due sedute negative. Il future sul Brent avanza dell’1% a 58,86 dollari il barile, mentre l’analogo contratto Usa rimbalza di 1,1% a 55,1 dollari. Eni sale dello 0,3%, Saipem guadagna l’1,4%.
Il calo dei tassi rinnova la spinta al rialzo delle utilities: Enel si rafforza del 2,56%. Hidroelectrica, produttore rumeno di energia idrica, potrebbe essere interessata alle attività rumene messe in vendita da Cez e da Enel, come parte di una strategia per diversificare le sue fonti di produzione.
A2A sale dell’1%. Snam e Terna +2,2%.
In grande evidenza Mediaset (+4,4%) sostenuta dal ruolo del partito di Berlusconi in vista di elezioni, mentre sul lato industriale prosegue l’attività per costruire Mediaset for Europe.
Debole al contrario l’automotive in tutta Europa. A Milano Fca è in calo dell’1,3%, Pirelli -1%.
Nel resto del listino continua il rally di Confinvest, il dealer di oro fisico da investimento che guadagna il 10% e segna un nuovo record storico a 2,75 euro. Si tratta del quinto giorno consecutivo di rialzo (+50% nelle ultime 5 sedute).