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La Borsa applaude Cattolica spa a guida Generali

L’ingresso in forze di Generali nel capitale di Cattolica Assicurazioni purchè trasformata in spa piace al mercato e la compagnia veneta guadagna in un solo colpo oltre il 37% – Ottima performance anche di Mps in vista della bad bank – Bene anche il gruppo Exor, Nexi e Inwit.

La Borsa applaude Cattolica spa a guida Generali

Timido rimbalzo per le Borse europee, che archiviano in verde una seduta molto volatile e condizionata dall’andamento della pandemia, che si avvia superare la boa dei 10 milioni di contagiati nel mondo e a toccare la triste soglia di mezzo milione di morti. La curva epidemica cresce negli Usa e Wall Street, partita debole, cerca ma non riesce per il momento a invertire la rotta.

Piazza Affari sale dello 0,37% a 19.234 punti base, con i titoli del listino principale messi in ombra dal boom di Cattolica, +38,12% (4,986 euro il titolo), dopo la notizia dell’alleanza con Generali (+0,3%). Il Leone triestino diventerà socio di riferimento della compagnia veronese (che si trasformerà in spa) ed entrerà nel capitale con una quota del 24,4%, attraverso un aumento e riservato da 300 milioni con un prezzo di emissione di 5,55 euro per azione.

Il prezzo delle azioni di Cattolica si stanno quindi avvicinando al prezzo di offerta di Generali, con il mercato che promuove oggi l’operazione a pieni voti. Un ottimo affare anche per l’attuale azionista di riferimento, Warren Buffet, che detiene il 9,9% della compagnia, mentre analisti di Banca Akros incrementano a 5,55 euro il target price di Cattolica, confermando il giudizio “Neutrale”. 

Scambi vivaci anche per il titolo Mps, +6,13%, alla luce del fatto che, secondo notizie stampa, oggi il board dell’istituto senese avrebbe esaminato il progetto per liberare la banca dalla gran parte dei suoi crediti deteriorati. Progetto che potrebbe essere approvato nel weekend.

Sul Ftse Mib il titolo migliore è Banco Bpm +2,26%, che ruba lo scettro a Nexi +2,13%, nel finale. Su quest’ultimo Mediobanca Securities, conferma la raccomandazione di “outperform” e guarda all’accordo annunciato ieri con Google che prevede l’installazione dell’app Google My Business in tutti gli smartPos di Nexi. Fra le banche bene anche Ubi +2,13%, mentre Unicredit cede lo 0,2%.

Rimbalza Aazimut +1,6%. Gli acquisti premiano Exor +1,81% e Fiat +1,45% che, dopo il via libera della Corte dei Conti, ha ufficialmente sottoscritto con Intesa San Paolo il maxi prestito da 6,3 miliardi di euro, con garanzia Sace. Le vendite affossano Campari -3,24%. In fondo al paniere anche Hera -1,9%; Italgas -1,34%; Cnh -1,33%.

La chiusura è negativa per l’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco risale a 180 punti base (+3,89%), con un tasso del Btp a 1,30%. Nel resto d’Europa, Francoforte guadagna lo 0,65%, nonostante il terremoto Wirecard (-70,24%), che ha avviato la procedura di fallimento. Le piazze migliori sono Parigi +0,97% e Madrid +1,01%;  più arretrata Londra +0,36%. Wall Street stenta a centrare il rimbalzo, dopo il dato superiore alle attese delle richieste settimanali per i sussidi di disoccupazione.

Stando al dipartimento del Lavoro, 1,48 milioni di nuovi lavoratori hanno fatto richiesta per i sussidi la scorsa settimana, contro attese per 1,35 milioni. Pesa inoltre sull’umore generale la previsione al ribasso del Pil, fatta ieri dal Fondo Monetario Internazionale, che oggi sottolinea come la crisi abbia evidenziato il divario crescente tra economia reale e mercati finanziari, considerando questo aspetto “un punto di debolezza che rappresenta un ulteriore elemento di incertezza” per la ripresa dell’economia.

L’euro scambia con il dollaro in lieve ribasso a 1,121. Fra le materie prime l’oro è in frazionale perdita e si muove  intorno a 1.770 dollari l’oncia. Petrolio in verde: Brent +0,5%, a 40,51 dollari al barile.

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