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Fmi, allarme: Covid manda in fumo 12 mila miliardi di dollari

Il Fondo Monetario Internazionale, che prevede un crollo del Pil mondiale e italiano del 2020 superiore alle precedenti stime, ha quantificato le perdite da Coronavirus, aggravate dal persistere della pandemia – A Piazza Affari occhi su Fca, Generali, Cattolica, Tim, Atlantia e Intesa Sanpaolo

Fmi, allarme: Covid manda in fumo 12 mila miliardi di dollari

Dodicimila miliardi di dollari in fumo. È questa, secondo il Fondo Monetario, la bolletta che il Covid-19 presenterà all’economia globale. Un colpo da ko in grado di mettere al tappeto il Toro nonostante gli sforzi di governi e banche centrali. Anche perché il Covid-19 in questi giorni punisce i Paesi che hanno voluto cantar vittoria sull’epidemia in largo anticipo. È il caso degli Usa, che ieri hanno registrato 35 mila nuovi contagi: si tratta del peggior incremento da metà aprile. La prossima settimana, secondo l’Oms, nel modo verrà superata la cifra di dieci milioni di contagiati. I mercati hanno così ingranato la retromarcia.

Scendono i listini asiatici: a Tokyo l’indice Nikkei arretra dell’1,4%, Sidney -1,8%. Chiuse per festività le borse cinesi e di Hong Kong.

WALL STREET IN ROSSO. SI FERMA ANCHE IL NASDAQ

La frenata della ripresa si è immediatamente riflessa sui prezzi del petrolio: i prezzi del brent registrato una discesa del 5%, di nuovo al livello di 39 dollari. Wti sotto i 37 dollari dopo l’aumento, a sorpresa, delle scorte Usa. Pesanti le perdite dei petroliferi a Piazza Affari: Tenaris -6,19%, Eni -4,52% e Saipem -4,77%.

Anche I mercati azionari Usa hanno invertito la rotta. Gli indici principali hanno registrato il calo più profondo delle ultime due settimane: Dow Jones -2,72%, S&P 500 -2,59%. Anche il Nasdaq, interrompendo una lunga striscia positiva, ha chiuso in rosso a -2,19%.

DAZI, PANDEMIA E FMI METTONO KO L’EUROPA

Il rally innescato dagli indici Pmi europei è stato di breve durata. Nonostante l’indice tedesco della fiducia, l’Ifo, abbia messo a segno un significativo miglioramento (da 79,7 a 86,2), i listini europei hanno cancellato i guadagni della vigilia sull’onda di un mix di notizie negative. Pesano le ritorsioni Usa contro Airbus (3,1 miliardi di euro), cui seguiranno le contromisure secondo uno schema che non è stato nemmeno scalfito dall’emergenza Covid-19.

A completare il quadro negativo ha contribuito infine il taglio delle stime del Fondo Monetario: l’economia mondiale si contrarrà quest’anno del 4,9%, ovvero 1,9 punti percentuali peggio rispetto alle stime di aprile. E, nel 2021, il rimbalzo sarà del +5,4%, inferiore di 0,40 punti rispetto alle attese di aprile.

MILANO -3,4%. FMI: PIL ITALIA 2020 A -12,8%

Milano ha lasciato sul terreno il 3,42% precipitando a 19.162 punti: l’assalto a quota 20 mila è fallito ancora una volta.

Il Fondo monetario internazionale ha ridotto ulteriormente le proprie stime sul Pil italiano 2020 portandole a -12,8% rispetto al -9,1% stimato due mesi fa. Il Fondo stima però per il 2021 una ripresa più marcata rispetto a quella ipotizzata ad aprile: +6,3% dal precedente +4,8%.

Sale notevolmente il debito 2020, che nelle previsioni del Fondo passa al 166,1% in rapporto al Pil dal 155,5% di aprile, mentre nel 2021 dovrebbe scendere al 161,9%. In netto aumento anche il rapporto deficit/Pil, al 12,7% dal 8,3% di aprile e nel 2021 al 7% dal 3,5%.

VOLKSWAGEN VERSO EUROPCAR. AIRBUS -5%

Pesanti anche le perdite delle quattro piazze nel mirino dei dazi Usa perché appartenenti a Paesi azionisti o comunque partner di Airbus.

Francoforte -3,6%. Volkswagen, secondo Reuters, è vicina all’acquisto di Europcar, la prima società di noleggio auto in Europa: il titolo è volato del 18% per poi chiudere a +1,8%.

Parigi -2,92%: Airbus ha ceduto il 5%.

Madrid -3,29%. Il governo spagnolo si atterrà alle sue previsioni “prudenti” riguardo alla graduale ripresa dell’economia nella seconda metà del 2020. Lo ha riferito il ministro dell’Economia Nadia Calvino, ribadendo la previsione di una contrazione pari al 9,2% per il 2020 pubblicata all’inizio di maggio.

LSE VERSO LA CESSIONE DI MTS. IN PISTA LA CDP

Londra -3,12%. Accelera il progetto di cessione da parte del London Stock Exchange di Mts. Il tema sarà oggi oggetto di un tavolo di tavolo alla Banca d’Italia: si fa strada l’ipotesi di un’operazione curata dalla Cdp e dalla cugina Caisse francese nell’ambito di un accordo con Euronext per creare un campione comunitario nell’ambito della Capital Market Union.

OGGI L’ASTA BOT. L’AUSTRIA COLLOCA IL 100 ANNI ALLO 0,88%

Btp poco mosso, con spread e tasso del decennale che restano ai minimi da marzo, in attesa della tornata di aste di fine mese. Oggi si parte con il collocamento del Ctz maggio 2022 e del nuovo Btpei maggio 2026.

In chiusura lo spread è a 171 punti base, dai 168 della vigilia. Il rendimento del 10 anni chiude a 1,249%.

L’Austria ha prezzato un bond a 100 anni da 2 miliardi di euro con rendimento a 0,88%. Gli ordini per il titolo 30 giugno 2120 hanno superato i 17,7 miliardi di euro.

GENERALI VERSO IL 25% DI CATTOLICA

Colpo grosso del Leone. Generali si accinge a crescere in Cattolica Assicurazioni (-0,55%) attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato da 300 milioni al prezzo di 5,55 euro per nuova azione. In aggiunta, Cattolica lancerà un aumento di capitale fino a 200 milioni di euro, che Generali avrà la possibilità di sottoscrivere pro-quota. Al termine dell’operazione Generali avrà il 24,4% circa della compagnia veneta, che si trasformerà in Spa dopo 124 anni di storia cooperativa.

FCA -4,4%: SÌ DEL GOVERNO AL PRESTITO

Il via libera alla garanzia pubblica sul prestito da 6,3 miliardi alla controllata italiana di Fiat Chrysler, confermato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri non ha frenato le vendite sul titolo (-4,4%), che ha in pratica vanificato il rally della vigilia. Il calo è in linea con il comparto Volkswagen (-6,7%) nel giorno della riapertura di tutte le fabbriche del gruppo.

In netta flessione anche gli altri industriali: In netta flessione gli industriali a partire da Cnh Industrial (-5,84%), Pirelli (-5,06%) e Leonardo (-4,59%).

CAMPARI FA L’OLANDESE, TIM FA CASSA GRAZIE A INWIT

In perdita anche Campari (-2,57%): sono state soddisfatte tutte le condizioni necessarie per approvare la ri-domiciliazione in Olanda della sede legale.

In forte calo Tim (-4,46%) su cui Ubs ha ridotto il target price a 0,23 euro da 0,41 euro, confermando a sell il rating. La società ha raggiunto con Ardian un accordo per la cessione di una quota del 30,2% della partecipazione di co-controllo in Inwit attualmente detenuta da Tim (l’altra partecipazione fa capo a Vodafone Italia). A completamento dell’operazione, il Consorzio deterrà una partecipazione del 49% del capitale della Holding contro il 51% di Tim. Il valore dell’operazione è di 1, 6 miliardi di euro.

ATLANTIA, LA PARTITA NON SI SBLOCCA

Chiude in rosso Atlantia (-2,63%), unico titolo in terreno positivo in mattinata, in attesa di una possibile intesa con il Governo, dopo la riunione fra il presidente Conte ed i ministri del Tesoro Gualtieri e delle Infrastrutture De Micheli sul dossier Aspi. Ma la fumata bianca non è ancora arrivata.

Profondo rosso per i titoli del credito: Mediobanca -5,72%. Perdite superiori al 5% anche per Banca Bpm e per Bper. Ubi -3,5%. Tra i Big, Unicredit -4,25%, meglio Intesa (-2,61%).

Lettera anche tra le mid cap: perdono terreno Dovalue (-6,83%), Ivs (-6,72%) e Astm (-5,42%).

AIM, BOOM DELLA CYBERSECURITY. CY4GATE DEBUTTA A +27%

Esordio con il botto sull’Aim per Cy4Gate (+27,62%). Il titolo della società di cybersecurity è stato collocato presso 65 investitori istituzionali, per il 70% italiani, il 30% esteri.

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