Condividi

La Bce boccia Mps, ma è pronto il piano B

La Vigilanza della Bce nega la proroga dei termini per concludere l’aumento di capitale – Il Tesoro però ha pronto un decreto legge per la nazionalizzazione dell’istituto senese – Titolo a picco in Borsa

La scadenza rimane il 31 dicembre. Il Monte Paschi di Siena avrebbe ricevuto una risposta negativa da parte della Bce, cui aveva chiesto di prorogare al 20 gennaio il termine per concludere il rafforzamento di capitale da 5 miliardi di euro. L’indiscrezione è stata diffusa dalla Reuters, che cita fonti finanziarie. Non sono ancora arrivate conferme ufficiali.

L’agenzia di stampa spiega che con questa mossa l’Eurotower punta a fare pressione sul governo italiano affinché intervenga per salvare la Banca senese.

Di fatto, la mancata proroga rende quasi impossibile la soluzione di mercato, spingendo lo Stato verso la nazionalizzazione di Mps. Al più tardi lunedì, potrebbe arrivare un decreto legge messo a punto dal Tesoro. Le strade percorribili sono diverse.

Stamane al ministero dell’Economia è andato in scena un incontro tra il ministro, Pier Carlo Padoan, l’ad del Monte dei Paschi, Marco Morelli, e il presidente, Alessandro Falciai.

Intanto, dopo la notizia del no alla proroga, il titolo in Borsa di Mps arriva a perdere il 4,22%, a 20,88 euro.

Commenta