Condividi

Juve, scudetto vicino: 2 gol di CR7 battono la Lazio

La Juve torna alla vittoria (2 a 1 sulla Lazio) e avvista lo scudetto: ha 8 punti di vantaggio sull’Inter a 4 giornate dalla fine del campionato – Cristiano Ronaldo capocannoniere insieme a Immobile: hanno segnato 30 gol a testa

Juve, scudetto vicino: 2 gol di CR7 battono la Lazio

La Juventus ipoteca lo scudetto. Il successo sulla Lazio, infatti, vale un + 8 sull’Inter che sa di tricolore, tanto da demandare i festeggiamenti solo alla matematica. Se i nerazzurri non dovessero battere la Fiorentina, ecco che il titolo potrebbe arrivare già giovedì contro l’Udinese: il più, insomma, è stato fatto, e pazienza se il binomio Sarri-Juve, nonostante il tricolore in banca, continua a non convincere del tutto. Per quello servirà la Champions, ma è chiaro che, nel frattempo, uno scudetto in più fa sempre comodo, anche perché tutt’altro che scontato. Certo, il pareggio dell’Inter aveva già fatto il suo e le assenze della Lazio, ormai svuotata da qualsiasi velleità tricolore, hanno completato l’opera, ma guai a pensare ai biancocelesti come degli sparring partners: la Juve ha dovuto sudarsi i 3 punti, dall’inizio alla fine, in perfetta sintonia con il resto del campionato.

A decidere il match, neanche a dirlo, Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta che è valso l’aggancio a Immobile (a sua volta in gol su rigore al minuto 83’), ma,soprattutto un pezzo di scudetto grosso come una casa. Il portoghese, dopo un primo tempo anonimo, ha avuto la palla dell’1-0 su rigore (fallo di mano di Bastos) e non se l’è fatta sfuggire, trasformando con la solita perfezione alle spalle di Strakosha (51’). CR7 si è poi ripetuto al 54’, sfruttando un clamoroso errore di Luiz Felipe e trovando il 2-0 facile facile, permettendo a Sarri di tirare un po’ il fiato. Nel finale però Immobile, dopo essersi fatto atterrare da Bonucci, ha trasformato il rigore del 2-1, mettendo un po’ di pepe a un match che, in realtà, aveva avuto un indirizzo preciso sin dall’inizio, per quanto Milinkovic-Savic, con una splendida punizione, abbia costretto Szczesny agli straordinari.

“Ci mancano quattro punti in quattro partite, sono tutti punti difficili, in sei giorni giochiamo tre gare, dobbiamo fare i punti che servono – il commento di Sarri – Se siamo pronti per la Champions? Anche quella sarà strana, ci sono squadre che ci arrivano a fine campionato: non è normale, ci servirà un bel recupero…”.

“Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché siamo venuti in casa della Juventus con tanti problemi, ma abbiamo giocato con personalità – la replica di Inzaghi – Abbiamo sbagliato in occasione dei due gol della Juve, ma in questo momento ci gira tutto storto. Vista la partita che abbiamo fatto, dispiace aver avuto tutti i problemi dell’ultimo periodo…”.

Messa da parte la 34esima, è già tempo di pensare alla numero 35 con Sassuolo-Milan, anticipo di lusso con vista Europa (ore 21.45). Per i rossoneri si tratta dell’ennesimo “crash test” di questo post-lockdown, peraltro non l’ultimo visto che, venerdì prossimo, a San Siro arriverà l’Atalanta, a sua volta impegnata oggi contro il Bologna (19.30). Sin qui però la squadra di Pioli è riuscita a fare percorso quasi netto, con cinque vittorie (Lecce, Roma, Lazio, Juventus, Parma e Bologna) e due pareggi (Spal e Napoli) in sette partite, a dimostrazione di uno stato di forma invidiabile, anche se paradossale alla luce delle scelte di Gazidis, che ha già “esonerato” Pioli per prendere Rangnick, nonostante il ruolino di marcia invidiabile del tecnico parmigiano.

“Abbiamo avuto un gruppo di partite piuttosto dispendioso e ora ci aspettano Sassuolo e Atalanta, due avversarie di grandissimo livello, dobbiamo rimanere sul pezzo – le parole di Pioli – A me interessa che la benzina duri fino al 2 agosto, ma la squadra in questo momento non è in riserva, bisogna affrontare queste sfide come quelle precedenti. Da inizio 2020 saremmo quarti in classifica, questo vuol dire che è un lungo periodo in cui la squadra sta dando risposte: i giocatori si stanno dimostrando all’altezza di un club così importante come il Milan”.

L’obiettivo Europa League è praticamente in tasca, ma il tecnico punta a superare la Roma, per garantire un accesso diretto ai gironi che farebbe schizzare le sue quotazioni, oltre che i rimpianti di chi, già a dicembre, aveva deciso il suo esonero. Il 4-2-3-1 rossonero vedrà Donnarumma in porta, Conti, Kjaer, Romagnoli e Hernandez in difesa, Kessié e Bennacer a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic sulla trequarti, Ibrahimovic in attacco. De Zerbi, desideroso di fare un altro scalpo eccellente dopo quelli con Inter, Lazio e Juventus, risponderà con lo stesso sistema di gioco, con Consigli tra i pali, Muldur, Ferrari, Marlon e Kyriakopoulos nel reparto arretrato, Magnanelli e Locatelli in mediana, Berardi, Djuricic e Boga alle spalle dell’unica punta Caputo.

Commenta