Condividi

Juve-Fiorentina: chi vince va in finale di Coppa Italia e sfida l’Inter che ha strapazzato il Milan

La Fiorentina, pur sconfitta all’andata (0-1), vuol rendere difficile la vita alla Juve nella semifinale di Coppa Italia che ieri ha visto il trionfo dell’Inter sul Milan per 3 a 0

Juve-Fiorentina: chi vince va in finale di Coppa Italia e sfida l’Inter che ha strapazzato il Milan

Juve-Fiorentina, chi passa incontra l’Inter. L’attenzione, dopo il derby di ieri sera che ha visto i nerazzurri battere il Milan con un secco 3-0, si sposta su Torino, dove Allegri e Italiano si sfideranno per la finalissima dell’11 maggio. Si parte dallo 0-1 bianconero dell’andata, dunque la Signora, almeno sulla carta, è sicuramente favorita rispetto alla Viola, costretta a vincere con almeno due gol per cancellare l’autorete di Venuti dello scorso 2 marzo. Il match però, al di là della Coppa Italia, ha tutta l’aria di essere un antipasto in vista del finale di campionato, in cui Juve e Fiorentina potrebbero contendersi addirittura un posto nella prossima Champions, Roma permettendo. Scenario che galvanizza Italiano, deciso a chiudere alla grande una stagione sin qui molto positiva, un po’ meno Allegri, il cui rendimento sta facendo storcere il naso a tanti, “amici” compresi. Il tweet di Lapo Elkann dopo il pareggio col Bologna (“c’è poco da stare allegri, Allegri…”) ha fatto molto rumore, così come l’intervista di Evelina Christillin alla “Gazzetta dello Sport”, in cui ha ammesso senza mezzi termini di rimpiangere Antonio Conte.

Juve-Fiorentina ore 21, Canale 5

Prima di Juve-Fiorentina Evelina Christillin evoca Conte. E Del Piero potrebbe tornare…

Il clima attorno al tecnico livornese comincia a farsi caldo, anche se sono in molti a pensare che il vero obiettivo di cotante critiche sia il presidente Agnelli, non a caso l’uomo che lo ha scelto per un progetto quadriennale. Oltre alle sopraccitate parole di Lapo e Christillin, infatti, c’è anche la ritrovata presenza di Del Piero allo Stadium, interpretata dai più come un possibile segnale per il futuro (e Alex, si sa, non si è certo lasciato bene con Andrea).

La permanenza di Allegri, al momento in cui scriviamo, non è in dubbio, è chiaro però che esiste un minimo sindacale oltre cui non si può scendere, vale a dire qualificazione in Champions e, possibilmente, finale di Coppa Italia. Ecco perché il match odierno diventa molto più delicato di quanto non sia già di suo, visto che un’eliminazione (clamorosa, considerando il risultato dell’andata) farebbe davvero molto male all’ambiente, anche in virtù dei prossimi impegni con Sassuolo, Venezia, Genoa, Lazio e, appunto, Fiorentina.

Juve-Fiorentina, Allegri glissa: “Le critiche di Lapo? Non commento”

“Sarà una partita difficile, loro sono in forma e stanno facendo un gran finale di stagione – ha confermato Allegri in conferenza stampa -. All’andata fu una gara più bloccata, questa volta invece mi aspetto una sfida completamente diversa. Le critiche di Lapo? Non commento, è uno dei primi tifosi della Juventus e ha espresso il suo pensiero in maniera affettuosa. Questo è un momento decisivo della stagione, dobbiamo arrivare tra le prime quattro e in finale di Coppa Italia, poi faremo le valutazioni su come abbiamo lavorato: quando alleni queste squadre giochi sempre per vincere, ma i bilanci si fanno alla fine”.

Juve-Fiorentina, le formazioni: Allegri recupera De Ligt, Italiano si affida a Piatek

Capitolo formazioni. Allegri è sempre alle prese con una vera e propria emergenza a centrocampo, visto che sarà privo di Locatelli e Arthur, oltre al solito McKennie, ma ritrova una pedina importante come De Ligt, di nuovo abile e arruolato dopo i problemi intestinali di sabato. Davanti invece stanno tutti bene, ragion per cui il tecnico, nonostante i due risultati su tre a disposizione, se la giocherà con l’ormai consueto 4-2-3-1, al netto di qualche cambio in vista di domenica. In difesa, a protezione del portiere di Coppa Perin, ci saranno Danilo, Bonucci, De Ligt e Pellegrini, con Zakaria e Rabiot a centrocampo e il terzetto Cuadrado-Dybala-Morata alle spalle dell’unica punta Vlahovic, ex per eccellenza della serata.

Anche Italiano comunque ha problemi in mezzo al campo, alla luce dell’infortunio di Castrovilli (stagione finita) che va ad aggiungersi a quello di Bonaventura. Il 4-3-3 viola vedrà così Dragowski tra i pali, Odriozola, Milenkovic, Igor e Biraghi nel reparto arretrato, Duncan, Torreira e Maleh in mediana, Ikoné, Piatek e Nico Gonzalez in attacco.

Inter-Milan 3-0: nerazzurri in finale grazie alla doppietta di Lautaro e a Gosens

Chi passerà il turno tra Juventus e Fiorentina incontrerà l’Inter, qualificatasi al termine di un derby davvero rovente, molto più di quanto non dica il 3-0 finale (doppietta di Lautaro e gol di Gosens). A far discutere, infatti, è il gol annullato a Bennacer al 66’ per un fuorigioco di Kalulu ritenuto attivo dall’arbitro Mariani e dal Var Mazzoleni. Episodio che lascia molti dubbi, perché se è innegabile che il difensore rossonero sia oltre la linea difensiva nerazzurra, non lo è altrettanto che infastidisca Handanovic al momento del tiro: la rete poteva essere convalidata e avrebbe riaperto il discorso qualificazione (ricordiamo che al Milan bastava anche un pareggio, in virtù della regola del gol in trasferta), a quel punto tutt’altro che scontato.

Pioli furibondo col Var: rivede la moviola e abbandona l’intervista tv

“Volevamo vincerla e non ce l’abbiamo fatta, il risultato è stato pesante e netto, ma in campo non c’è stata tutta questa differenza – l’analisi di Pioli – Il 2-1 ci avrebbe dato qualche possibilità, ma dopo quell’episodio la partita è diventata ancora più difficile. Ditemi un portiere che non ha nessuna reazione dopo un gol subito, se pensa che la sua visuale era coperta da un avversario. Handanovic neanche protesta…”. Lì il tecnico rossonero ha abbandonato l’intervista, visibilmente irritato per le immagini trasmesse.

Inzaghi esulta: “Bravi e lucidi nel colpire al momento giusto”

Di diverso parere invece Simone Inzaghi, che ha preferito concentrarsi sulla prestazione dei suoi e su un risultato rotondo e soddisfacente. “I ragazzi sono stati fantastici, abbiamo colpito al momento giusto con intelligenza e freschezza – il pensiero del tecnico nerazzurro – Volevamo vincere questo derby e abbiamo meritato la finale sul campo. Mi auguro che possa essere un trampolino per lo Scudetto, stiamo lavorando per questo da luglio. Abbiamo vinto la Supercoppa a gennaio e abbiamo un’altra finale da giocare, poi c’è un campionato da finire al meglio”.

Commenta