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Juve e Napoli volano: show di Higuain e Callejon

I campioni d’Italia danno spettacolo a Torino e mettono in ginocchio il Sassuolo (3 a 1) con due gol da urlo di Higuain e la prima rete in bianconero di Pjanic: sontuoso, come sempre, Dybala – Ma il Napoli risponde alla grande ed espugna Palermo (0 a 3) grazie a un gol di Hamsik e a una doppietta di super Callejon.

Juve e Napoli volano: show di Higuain e Callejon

La Juve chiama, il Napoli risponde. Sabato all’insegna di gol e spettacolo nella nostra Serie A, con i bianconeri e gli azzurri letteralmente a valanga su Sassuolo e Palermo, rivelatesi vittime sacrificali con poca voce in capitolo. Difficile trovare difetti alle prestazioni degli uomini di Allegri e Sarri e questo nonostante i pochi giorni a disposizione per preparare le rispettive gare. D’altronde quando si hanno i fuoriclasse i valori tendono a venir fuori, se poi a questi si aggiungono organizzazione tattica e condizione fisica il gioco è pressoché fatto. La prima mezzora della Juve esplica il concetto come meglio non si potrebbe: Buffon para su Politano, poi sale in cattedra Gonzalo Higuain.

Il Pipita, tirato a lucido proprio come da programma, fredda Consigli dopo un gran contropiede firmato Dybala (4’), poi si inventa il 2-0 con una girata da urlo che per poco non fa venire giù lo Stadium (10’). E quando al 27’ Pjanic firma il 3-0 con un tap-in a porta vuota viene il dubbio che questa Juve sia quasi illegale per il nostro campionato, troppo forte per chiunque tenti anche solo di sbarrarle la strada. Il gol di Antei (33’, incredibile ma vero: errore di Buffon!) serve solo per le statistiche ma non cambia per nulla la sostanza, che vede la Juve a punteggio pieno dopo 3 partite tutt’altro che morbide.

“Sento sempre dire che abbiamo già vinto lo scudetto ma non è così – ha ammonito Allegri. – Il campionato è ancora lungo e le partite vanno giocate di volta in volta, siamo stati molto bravi anche se in fase difensiva abbiamo concesso qualcosa di troppo. Higuain? E’ uno che fa la differenza”. Su quest’ultimo concetto ci sono pochi dubbi tanto che se n’è dibattuto anche a Napoli, dove il Pipita continua a far discutere. Sarri sostiene che la sua partenza sia difficilmente ovviabile, in campo però la sua squadra continua a segnare gol in serie. Anche a Palermo infatti gli azzurri hanno costruito occasioni su occasioni, ottenendo così una rotonda vittoria senza se e senza ma.

“Siamo sempre stati padroni della partita, non abbiamo concesso neanche un contropiede ai nostri avversari – il pensiero di Sarri. – Il Palermo si è difeso bene per tutto il primo tempo, poi nel secondo siamo riusciti a trovare la chiave giusta. Sono contento per l’atteggiamento dei ragazzi, ho visto la partita autoritaria che avevo chiesto alla vigilia”. Oltretutto il tecnico è riuscito anche a ruotare un po’ la rosa, a testimonianza che quest’anno la musica sarà diversa: va bene avere i propri titolarissimi ma con la Champions di mezzo bisogna adattarsi. E così fuori Mertens, Allan e Hysaj, dentro Insigne, Zielinski e Maggio. Scelte rivelatesi corrette, soprattutto la prima: ieri infatti si è rivisto Lorenzinho, giocatore a tutto campo assolutamente immarcabile. Il Napoli ha prodotto calcio per tutto il primo tempo ma ha dovuto aspettare il 47’ per sbloccare il match.

Decisivo Hamsik, bravo a inserirsi e a sfruttare l’assist di Ghoulam nel migliore dei modi, proprio quando il Palermo sembrava prendere un po’ di coraggio. L’1-0 ha rotto gli equilibri, il 2-0 (51’) gli ha semplicemente azzerati: assist di Insigne e colpo di testa di Callejon. Lo stesso spagnolo, prima di uscire per rifiatare, ha segnato anche il terzo gol (65’, erroraccio del portiere Posavec), rendendo così perfetta la serata del Napoli. Se la Juve ride anche gli azzurri possono fare lo stesso, a conferma che il nostro campionato è meno scontato di quanto non si pensi.

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