Martedì con vista scudetto. La ventinovesima giornata si apre con due anticipi di lusso, vale a dire Torino-Lazio (ore 19.30) e Genoa-Juventus (21.45). Inutile dire che si tratta di gare delicatissime in chiave tricolore, una sorta di botta e risposta a poche ore di distanza in grado di infiammare il campionato. I risultati del fine settimana hanno lasciato inalterato il distacco in classifica, dunque bianconeri in testa con 69 punti e la Lazio subito dietro a quota 65.
La capolista aveva esordito per prima battendo il Lecce, questa volta invece scenderà in campo con il risultato dei rivali già in archivio. Sulla carta è la squadra di Inzaghi a rischiare di più, se non altro perché il Torino di Longo, al di là della sconfitta di Cagliari, ha comunque raccolto 4 punti tra Parma e Udinese. Il Genoa di Nicola invece si è salvato per il rotto della cuffia in quel di Brescia, mostrandosi in crisi proprio come le sue concorrenti: in questo senso, insomma, l’arrivo a Marassi della Juve non promette nulla di buono.
“Giocare lì è difficile per tutti, in casa hanno sempre fatto molto bene, inoltre si giocano la salvezza: sarà una partita complicata – ha ribattuto Sarri – Penso che dobbiamo ancora trovare il massimo della condizione fisica, inoltre col passare delle giornate i calciatori sentiranno l’accumulo della stanchezza. In questo momento però non vedo problemi di sovraccarico, ecco perché penso che Dybala e Ronaldo possano giocare ancora”.
Un indizio di formazione mica da poco, perché in molti ipotizzavano che, in vista del derby contro il Torino di sabato, almeno uno dei due potesse tirare un po’ il fiato. A tenere banco però è stato il mercato, visto che ieri è diventato ufficiale lo scambio Pjanic-Arthur col Barcellona (72 milioni più 10 di bonus la valutazione del brasiliano, 60 quella del bosniaco), anche se i due finiranno comunque la stagione negli attuali club.
“C’è poco da commentare – ha glissato Sarri – I due ragazzi dovranno giocare nelle rispettive squadre per altri due mesi e non penso proprio che avrò problemi con Miralem: è un professionista serio e intelligente, non ho dubbi che darà il 101%”.
Parole tutt’altro che di circostanza, tanto che Pjanic sarà regolarmente in campo anche stasera. A Marassi si vedrà un 4-3-3 con Szczesny in porta (Buffon, fresco di rinnovo come Chiellini, dovrà aspettare ancora per battere il record di Maldini), Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Danilo in difesa, Bentancur, il già citato Miralem e Matuidi a centrocampo, Bernardeschi, Dybala e Ronaldo in attacco. 3-5-2 d’ordinanza anche per Nicola, che tenterà l’impresa con Perin tra i pali, Romero, Soumaoro e Masiello nel reparto arretrato, Biraschi, Behrami, Schone, Sturaro e Barreca in mediana, Iago Falque e Sanabria (favoriti rispettivamente su Pinamonti e Pandev) coppia offensiva.
A inaugurare il turno però, come detto in precedenza, sarà la Lazio di Inzaghi, attesa dall’insidiosa trasferta di Torino. Un crocevia importante, tanto più che la Juve scenderà in campo dopo: 3 punti, insomma, potrebbero mettere quel pizzico di pressione in più sulla capolista. Qualsiasi altro risultato però darebbe ai bianconeri un gustoso match point e la Lazio vista contro la Fiorentina, al di là della vittoria ottenuta tra mille polemiche, non è sembrata dare grosse garanzie.
“La squadra ha dimostrato di avere cuore, era una sfida insidiosa – ha spiegato Inzaghi – Ora dobbiamo cercare di recuperare energie fisiche e mentali, nonostante il poco tempo a disposizione per recuperare. Il calendario finora è stato difficile, ma questo vale per tutti: partita dopo partita miglioreremo la nostra condizione. Scudetto? Ora siamo vicini a conquistare la zona Champions, solo dopo penseremo ad altro…”.
Ma nell’ambiente biancoceleste sono in tanti a sognare il tricolore e questo il tecnico lo sa molto bene. La partita di Torino va vinta, indipendentemente dalle assenze di Lulic, Lucas Leiva e Luis Felipe e dalle condizioni tutt’altro che ottimali di Marusic, ragion per cui l’undici anti-Fiorentina stringerà i denti e proverà a centrare l’obiettivo.
Il 3-5-2 laziale vedrà Strakosha in porta, Patric, Acerbi e Radu in difesa, Lazzari, Milinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto e Jony a centrocampo, Correa (leggermente favorito su Caicedo) e Immobile in attacco. 3-4-3 invece per Longo, che risponderà con Sirigu tra i pali, Izzo, Nkolou e Bremer nel reparto arretrato, De Silvestri, Meité, Lukic e Aina in mediana, Edera, Belotti e Berenguer nel tridente offensivo.