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Juve-Atletico Madrid: CR7 tra grande rimonta o addio Champions

Contro gli spagnoli, che all’andata hanno vinto per 2-0, la Juve affida a Cristiano Ronaldo i sogni di rimonta nella notte che deciderà non solo il passaggio o meno ai quarti di Champions ma l’intera stagione dei bianconeri che hanno investito tanto su CR7 e non possono accontentarsi dell’ottavo scudetto di fila

Juve-Atletico Madrid: CR7 tra grande rimonta o addio Champions

Il giorno del giudizio. Per la Juventus è arrivato il momento, tanto atteso quanto temuto, del dentro o fuori europeo: una sorta di punto di non ritorno, che indirizzerà in modo pressoché totale l’intera stagione. La pensa così la stragrande maggioranza del popolo bianconero e anche la società, seppur in silenzio, ragiona sulla stessa lunghezza d’onda.

L’ottavo scudetto consecutivo vale, ci mancherebbe, ma è evidente che certi investimenti estivi (su tutti Ronaldo) sono stati fatti per puntare alla Champions, o quantomeno per andarci vicino. Fermarsi agli ottavi, seppur contro un avversario di grande livello come l’Atletico Madrid, rappresenterebbe invece il peggior risultato degli ultimi tre anni e costringerebbe la squadra a un finale di stagione totalmente privo di stimoli, con tutte le polemiche che ne conseguirebbero. Insomma, la qualificazione ai quarti è decisamente più una necessità che un sogno ma per raggiungerla servirà una vera e propria impresa.

Ribaltare uno 0-2 in Champions è sempre difficile, figuriamoci se di fronte c’è un osso durissimo come l’Atletico di Simeone, che fa della fase difensiva il suo fiore all’occhiello, peraltro senza disdegnare insidiosissime ripartenze con i vari Griezmann, Morata ecc ecc. Allegri sa che la missione è difficile e proprio per questo ha provato in tutti i modi di ridurne l’importanza, sottolineando a più riprese come l’ottavo scudetto consecutivo (il suo quinto) sia già praticamente in bacheca.

Il tentativo però, per i motivi sopraccitati, è naufragato di fronte alla pressione di stampa e tifosi, tanto da indurlo a cancellarsi dai social e a bacchettare chiunque gli nominasse la parola “fallimento”. Ora però il tempo delle chiacchiere è finito e sarà il campo a emettere il suo insindacabile giudizio. La rimonta prevede una partita pressoché perfetta: per passare, infatti, servono 3 gol di scarto o, in alternativa, un 2-0 che porterebbe ai supplementari e poi, eventualmente, ai rigori. Difficile, certo, ma non impossibile se in rosa hai giocatori del calibro di Ronaldo, tanto più citare il più famoso.

“Servirà un’impresa ma la squadra sta bene, siamo pronti – ha spiegato Allegri in conferenza stampa – Giocheremo in maniera diversa rispetto a Madrid, ma possiamo farcela dando tutti il massimo. Sarà una bellissima partita, ribaltare il risultato sarebbe straordinario. Ci sarà molto bisogno di tutto lo stadio perché comunque sarà una bellissima serata. Dovremo fare una gara intelligente perché l’Atletico cercherà il gol per chiudere la qualificazione. Dovremo fare 95 minuti con la testa e la tecnica giusta”.

Il tecnico bianconero, sulla falsa riga delle stagioni passate, ha deciso di giocarsi la partita più importante con delle mosse a sorpresa: fu così nel 2015, quando optò per il 4-3-1-2 con Vidal dietro alle punte, e nel 2017, con il passaggio al 4-2-3-1 che prevedeva l’impiego contemporaneo di Mandzukic, Dybala, Cuadrado e Higuain. Questa volta “l’allegrata”sarà un 3-5-2 con Szczesny in porta, Caceres, Bonucci e Chiellini in difesa, Bernardeschi, Emre Can, Pjanic, Matuidi e Cancelo a centrocampo, Ronaldo e Mandzukic in attacco.

Niente da fare invece per Douglas Costa, il cui tentativo di recupero è naufragato nell’allenamento di ieri, Khedira, Cuadrado, Barzagli, De Sciglio e lo squalificato Alex Sandro, che guarderanno la partita sugli spalti gremiti dello Stadium.

Assenze pesanti, che fanno il paio però con quelle di Simeone, costretto a rinunciare a Diego Costa, Thomas, Lucas Hernandez e Filipe Luis. Ma il Cholo parte da due gol di vantaggio e c’è da scommettere che farà di tutto per ottimizzarli al meglio, senza però rinunciare alle sue leggendarie ripartenze.

“Siamo carichi e pronti a giocare la seconda parte di una sfida contro una grandissima squadra, la Juventus – il suo commento in sala stampa – Non siamo i favoriti dopo il 2-0 dell’andata, non ha senso sentirsi di esserlo a questi livelli”.

Il suo Atletico invece non dovrebbe riservare sorprese di formazione, affidandosi al collaudatissimo 4-4-2 con Oblak tra i pali, Juanfran, Gimenez, Godin e Arias nel reparto arretrato, Saul, Koke, Rodrigo e Lemar in mediana, alle spalle della coppia offensiva composta da Griezmann e dall’ex Morata. Stadio strapieno e, per una volta, pronto a tifare: la contestazione contro la società, figlia di questioni extracalcistiche, verrà messa da parte in nome di un bene superiore chiamato Champions. Perché il mondo Juve, per quella, è disposto davvero a tutto.

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