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Jobs Act, caos M5s in aula. Renzi: le contestazioni non ci fermano

Il presidente Grasso costretto a sospendere la seduta che riparte alle 16. Espulso il capogruppo stellato Vito Petrocelli. Il ministro del lavoro riprenderà l’illustrazione del provvedimento ma il voto, previsto in concomitanza con il vertice Ue a Milano, potrebbe slittare a domani

Caos in aula, al Senato mentre si discute il Jobs Act. il ministro del Lavoro Poletti è stato pesantemente interrotto dal capogruppo del M5S Vito Petrocelli tanto che il presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso, è stato costretto a intervenire e a sospenderlo. Petrocelli si è però arroccato in aula, rifiutandosi di uscire. Si è quindi dovuto interrompere la seduta che riprenderà a breve, alle 16.

 “Possono contestarci ma la verità vera è che questo paese lo cambiamo. Non molliamo di un centimetro e con tenacia raggiungeremo l’obiettivo”, ha detto il premier Matteo Renzi ad Assago, vicino Milano, dove si trova per il vertice europeo sul lavoro.

Il ministro Poletti dovrà dunque riprendere nel pomeriggio ad illustrare il maxi-emendamento del governo al Jobs Act, all’interno del quale sono accennate le novità riguardo alla revisione dei contratti atipici, del Tfr e dell’articolo 18. A seguire verrà presentata la richiesta di voto di fiducia già approvata dal consiglio dei ministri lunedì scorso.

L’orientamento della maggioranza è di arrivare al voto sul Jobs Act in corrispondenza con il vertice europeo che si svolge a Milano. Tuttavia non è escluso, a questo punto, che il voto slitti a domani.

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