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Italia sempre a rischio idrogeologico con la promessa di una legge che non arriva mai

Il dissesto del territorio sempre in primo piano. Il governo annuncia piani e leggi che non arrivano. Poco credibili anche le ultime promesse del ministro Musumeci

Italia sempre a rischio idrogeologico con la promessa di una legge che non arriva mai

Il Ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha detto di voler portare all’esame del governo un Testo unico sul dissesto idrogeologico del paese. Lo farà, ha detto, entro l’anno. L’impegno è stato preso davanti ai drammatici dati contenuti nel policy brief sullo sfascio ambientale elaborato dall’Asvis. Possibile che il Ministro non conosca lo stato pauroso in cui vive più del 90% degli italiani? Che non ricorda delle cento dichiarazioni fatte da rappresentanti delle istituzioni davanti a lutti in ogni parte d’Italia?

Il Ministro vuole mantenere l’impegno e non si dubita della sua onorabilità. Ma basta ricordare che la premier Giorgia Meloni l’estate scorsa, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza in quattro Regioni per calamità naturali, si era impegnata ad approvare entro il 2023 stesso, un analogo Testo unico sul dissesto. E il Ministro Raffaele Fitto non aveva tagliato i fondi del PNRR? E allora?

Soldi e ritardi

Per mettere in sicurezza il territorio italiano servirebbero 26 miliardi, ma negli ultimi sette anni ne sono stati spesi 20 solo per le emergenze. Una disfatta. Il dato che nemmeno Musumeci riesce a negare è che il territorio, come è stato descritto (ben ultimo) nel brief Asvis, è da mappare di nuovo e proteggere in montagna, lungo le coste, in campagna, lungo i fiumi.

La popolazione non va trascurata, al contrario, “serve spiegare bene alle persone il messaggio onde evitare che scatti una reazione di  protezione“ degli abitanti per i luoghi dove vivono, ha spiegato il direttore dell’Asvis Enrico Giovannini. Siamo davanti a una prolungata sottovalutazione del rischio principale che corrono gli italiani e tutte le volte che se parla ci sono promesse che non si rispettano.
Il punto debole di tanta negligenza è anche nella particolarità che per preparare un testo di legge serio e credibile bisogna superare la ripartizione tra sette ministeri e tutti i soggetti incaricati di mettere in sicurezza il paese. Visto l’impegno di Musumeci dobbiamo dedurne che siamo a zero.

“L’obiettivo di medio termine che il governo si dà è quello di superare la logica degli interventi frammentati varando un grande piano di prevenzione idrogeologico”: Giorgia Meloni, 27 luglio 2023. Per Palazzo Chigi medio termine è un’espressione poco impegnativa.

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