Condividi

Italia fuori dalla recessione ma alla Borsa non basta: Piazza Affari chiude in leggero calo

L’Italia esce dalla recessione ma la Borsa non festeggia: Piazza Affari è la meno peggiore delle piazze azionarie d’Europa ma chiude in leggera flessione – In calo Tenaris, A2A, Gtech e Luxottica – Volano Telecom Italia, Buzzi, Enel gp, Stm ed Exor – Duello di Natale in Bpm e Mps – Spread Btp-Bund ai minimi da due anni e mezzo

Italia fuori dalla recessione ma alla Borsa non basta: Piazza Affari chiude in leggero calo

Borse incerte in attesa delle mosse della Fed nella riunione del 17 e 18 dicembre e chiusura in negativo per i listini europei. A Milano Piazza Affari ha chiuso a –0,27%, nonostante il dato sul pil del terzo trimestre diffuso dall’Istat che ha evidenziato una variazione nulla. Si arresta la caduta iniziata nel terzo trimestre 2011 ma, ha precisato l’Istat, “la fine della recessione non può ancora essere dichiarata”, anche perché “non è compito dell’Istituto certificarlo”. Su base annua il pil è sceso dell’1,8% con l’Istat che ha rivisto in meglio le stime precedenti: -0,1% il congiunturale e -1,9% il tendenziale. Anche i consumi hanno arrestato la caduta: -0,2% congiunturale nel terzo trimestre e dell’1,5% tendenziale, si tratta della contrazione più contenuta dal primo trimestre 2011.

Lo spread Btp bund ha comunque beneficiato del clima positivo, all’indomani anche dell’annuncio della nuova segreteria del Pd da parte di Matteo Renzi, ed è sceso ai minimi dal luglio 2011 a 222 punti base. Madrid –0,52%, Parigi -1,04%, Londra -0,55%, Francoforte -0,88%.

Oggi l’Unione bancaria e il meccanismo di risoluzione sono arrivati sul tavolo dell’Ecofin. Dal presidente del Fmi, Christine Lagarde, è arrivato l’invito a “completare tutti gli elementi dell’Unione bancaria resta una priorità”. Negli Usa anche la Fed, come previsto, ha approvato all’unanimità la Volcker Rule, che tra l’altro vieta agli istituti finanziari il trading per conto proprio.

A Wall Street, che ha aperto in territorio negativo, in luce Twitter sulle voci che Carl Icahn starebbe comprando. Il petrolio sale dello 0,56% a 97,89 dollari al barile. L’Opec ha confermato la sua previsione di un lieve aumento della domanda di petrolio nel 2014 grazie ad un’accelerazione della crescita globale. L’euro dollaro ha messo a segno nuovi massimi fino a 1,38 per poi ritracciare a 1,3773. A Piazza Affari in fondo al Ftse Mib c’è Tenaris -2,4%, Gtech -1,84%, Campari -1,36%. In controtendenza in cima al FtseMib Stm +3,66%, Buzzi Unicem + 3,17%, Enel Green Power +2,98%, Telecom +2,74%.

Commenta