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Invecchiamento e mercati: silver economy e potenzialità per gli investitori

REPORT DI NATIXIS – Presto e per la prima volta gli over 65 saranno di più dei bambini sotto i cinque anni – Le opportunità di investimento della silver economy passano dalle preferenze di spesa degli over 60: sanità, consumi, finanza sono i settori che ne beneficeranno – Torna il negozio di vicinato

Invecchiamento e mercati: silver economy e potenzialità per gli investitori

“Presto, e per la prima volta nella storia dell’umanità, le persone ultra 65enni saranno in numero superiore a livello globale rispetto alle persone sotto i cinque anni.” Comincia così il rapporto della Natixis Global Asset Management, società di gestione con uno tra i patrimoni più imponenti del settore, su “L’impatto dell’invecchiamento della popolazione sulle dinamiche dei mercati globali”.

Antonio Bottilio, l’amministratore delegato del gruppo, è convinto che occorra riscrivere le regole dell’investimento in vista del pensionamento, e quindi dell’esigenza di coniugare protezione del capitale e crescita. La sfida si articola su due facce della stessa medaglia. Da una parte un sempre maggiore invecchiamento della popolazione richiede costi crescenti per i sistemi assistenziali per gli anziani, pubblici e privati. Dall’altra, però, una “silver economy” che entro il 2030 peserà per il 30% sul PIL di Stati Uniti e Giappone, è un’opportunità d’investimento nel settore sanitario, dei consumi e finanziario: le esigenze di una popolazione anziana sono certamente diverse da quelle di un popolo giovane. Esiste, infatti, una forte connessione tra l’invecchiamento e le malattie croniche come le patologie cardiovascolari, il cancro e il diabete, la sostituzione dell’anca o l’impianto di apparecchi acustici. Appare chiaro, dunque, come il crescere dell’età media della popolazione rappresenti per questi settori uno stimolo all’investimento.

Il rapporto si concentra poi su un’analisi dei cambiamenti nelle preferenze di spesa di una popolazione anziana. Alimenti di base e tempo libero trainano una virata nelle preferenze di spesa degli over 60, che sono più disposti dei giovani a spendere in prodotti per il benessere, così come quelli per la salute. Inoltre, la vicinanza dei punti vendita torna a essere fondamentale nella scelta di dove comprare i beni. I supermarket fuori città saranno perciò meno appetibili di un tempo, e tornano a essere preferiti i negozi nel vicinato dell’abitazione. Infine, anche l’e-commerce deve essere considerato un settore in espansione per una popolazione in via di invecchiamento. Se, infatti, gli over 55 hanno faticato a inserirsi nel mercato online, ora sembrano essere completamente a loro agio nello scegliere cosa gli serve dalla scrivania di casa, e sono sempre di più coloro che scelgono di comprare da negozi online.

Certo, l’effetto negativo di una popolazione sempre più vecchia e sempre più longeva risiede nei costi del sostentamento dei sistemi assistenziali e previdenziali. Questi saranno, ovviamente, tanto più elevati quanto più i Paesi saranno votati a garantire un Welfare consistente. Da questo punto di vista, però, c’è da considerare che settori come polizze vita, prodotti di gestione del risparmio e mutui inversi saranno in necessaria crescita. L’innalzamento dei contributi, infatti, sarà lo stimolo per l’aumento della domanda per tutti quei servizi.

“Con l’aumento degli ultra 65enni al ritmo di circa 10.000 americani al giorno, la generazione dei cosiddetti baby boomer – ossia i nati tra il 1946 e 1964 – si trova a dover affrontare le esigenze della fase distributiva. Abbandonata la fase primaria dell’accumulo – quando la favorevole congiuntura aveva consentito di investire grosse quantità di guadagni in risparmio – il nuovo obiettivo dei boomer è quello di individuare asset che generino una rendita, e tale tendenza avrà importanti effetti sui mercati di capitale”. Con queste parole David Lafferty, Chief Market Strategist alla?Natixis Global Asset Management, sottolinea come sarà fondamentale individuare strumenti obbligazionari atti a catturare le esigenze di un settore di popolazione in crescita.

Accanto alla sfera finanziaria, il settore che più beneficerà del progressivo invecchiamento della popolazione sarà quello della sanità, dalle società farmaceutiche e biotecnologiche, ai produttori di farmaci generici, alle strutture sanitarie e ospedaliere. L’opportunità più grande è nelle mani dei produttori di farmaci che possono introdurre sul mercato medicinali innovativi e consentirne una distribuzione globale, soprattutto per quelle malattie che aumentano con l’aumentare dell’età – quindi cancro, diabete, malattie cardiache e Alzheimer.

Chiude il rapporto Chris Wallis, Presidente & CEO?della Vaughan Nelson Investment Management, che non vede un settore più favorito rispetto ad altri nello sfruttamento di queste opportunità di mercato. Ciò di cui è convinto, però, è che dovunque ci siano cambiamenti e incertezze si nascondono occasioni potenziali per gli investitori. “Attualmente vi è molta incertezza su ciò che accadrà ai prezzi delle attrezzature mediche – afferma Chris Wallis. Il punto cruciale è che i numeri aumenteranno con l’invecchiamento della popolazione. Perciò, penso che le società che saranno in grado di far leva su tale aumento, potranno beneficiare dell’invecchiamento della popolazione.”

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