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Intesa Sanpaolo per i bisognosi: accordo con Banco alimentare e Banco farmaceutico

Fino al 2021 la banca sosterrà le due Fondazioni per incrementare le attività di raccolta e distribuzione di pasti e farmaci: saranno consegnati quasi 8 milioni di pasti da eccedenze alimentari di industrie, grande distribuzione, ristorazione collettiva e quasi 150 mila medicinali ancora validi da farmacie e da aziende farmaceutiche.

Diecimila pasti al giorno e 3 mila medicinali al mese sono uno degli obiettivi del Piano di Impresa 2018-2021 presentato da Intesa Sanpaolo lo scorso febbraio. Un importante passo in questa direzione sono i due accordi sottoscritti con le Fondazioni Banco Alimentare Onlus e Banco Farmaceutico Onlus. Secondo gli accordi, fino al 2021 Intesa Sanpaolo si impegna a sostenere l’attività delle due Fondazioni per la raccolta e distribuzione agli enti caritativi che assistono le persone indigenti di quasi 8 milioni di pasti e quasi 150 mila farmaci in corso di validità. I due progetti di contrasto alla povertà alimentare e sanitaria troveranno applicazione su tutto il territorio italiano, facendo crescere i centri di raccolta già esistenti, promuovendone di nuovi e favorendo i flussi di distribuzione verso le zone a maggiore necessità. I due accordi riflettono pienamente l’attenzione della Banca a tutte le componenti socio-economiche del Paese e i valori di solidarietà condivisi dalle persone del Gruppo.

“La fase di rilancio dell’economia del nostro Paese è accompagnata da una crescita delle disuguaglianze e delle aree di povertà. Il nostro sostegno all’economia italiana non può trascurare chi versa in situazioni di difficoltà, anche a causa della grave crisi degli anni scorsi. Per questa ragione nel Piano di Impresa abbiamo previsto specifiche e concrete iniziative a sostegno di chi si trova in condizioni di povertà e disagio sociale. La stipula degli importanti accordi di collaborazione con il Banco Alimentare e il Banco Farmaceutico rappresenta un passo fondamentale di contrasto alle difficoltà delle persone indigenti”, commenta Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.

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