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Inter, sorpasso in vetta: vince e scavalca la Juve imbrigliata dal Sassuolo

La squadra di Conte batte la Spal e sale in testa alla classifica approfittando del deludente pareggio interno della Juve contro il Sassuolo

Inter, sorpasso in vetta: vince e scavalca la Juve imbrigliata dal Sassuolo

Ora comanda l’Inter! La vittoria sulla Spal, unita al passo falso della Juve contro il Sassuolo, vale un sorpasso in classifica quantomai meritato e non solo per l’ultima giornata. Già a Bergamo infatti si era avuto il sentore di una Signora stanca e sfilacciata, tenuta in piedi solo dalle giocate individuali dei suoi campioni. La conferma è arrivata ieri contro il Sassuolo ma questa volta il maggior tasso tecnico non è bastato a evitare il pareggio, per la gioia dell’Inter di Conte, il cui approccio contro la Spal è stato decisamente diverso.

I nerazzurri, forse anche grazie al risultato di Torino, sono entrati in campo rabbiosi e determinati, pronti a ottenere 3 punti che li avrebbero issati al comando della classifica. E così al 16’, alla prima occasione utile, il solito Lautaro Martinez ha trovato il gol dell’1-0 con un gran destro dalla distanza, firmando la sua settima rete in campionato e, soprattutto, il vantaggio dell’Inter. Che ha continuato ad attaccare come se non ci fosse un domani, con la logica conseguenza di agguantare il raddoppio prima dell’intervallo, ancora una volta con Lautaro, salito così a 8 in campionato (41’).

Nella ripresa la stanchezza post Champions ha presentato il conto, tanto che la timidissima Spal del primo tempo ha alzato il baricentro e realizzato la rete del 2-1 con Valoti, autore di una bella azione personale (50’). Da lì in poi la partita ha vissuto sull’equilibrio, con i nerazzurri più volte vicini al gol della sicurezza senza però trovarlo: i ferraresi hanno ringraziato e provato a loro volta a farsi pericolosi, facendo correre qualche brivido di troppo ad Handanovic. Al fischio finale di Irrati San Siro è esploso di gioia: l’Inter, dopo essersi rimessa in corsa in Champions, è balzata in vetta al campionato.

“Lavoriamo sin dal primo giorno per dare fastidio alla Juve – ha ammesso Conte in conferenza stampa. – Sono passate 14 giornate, essere tornati in testa deve riempirci d’orgoglio e soddisfazione ma dobbiamo fare di più, partite come questa vanno gestite meglio. Quando loro perdono punti dobbiamo approfittarne, questa volta ci siamo riusciti”.

Umore opposto in casa Juve, dove bisogna fare i conti con un pareggio tanto inaspettato quanto pesante. Le conseguenze del 2-2 col Sassuolo infatti sono sotto gli occhi di tutti, così come le difficoltà tecnico-tattiche che si trascinano da inizio stagione. Troppe volte la Signora è riuscita a nasconderle grazie alle giocate individuali dei suoi campioni, ieri però non ci è riuscita e ora deve interrogarsi sul perché di questo rendimento altalenante. E dire che la partita si era messa bene con i bianconeri in vantaggio già al 20’ con Bonucci, autore di un bel tiro dalla distanza. Ma neanche il tempo di festeggiare ed ecco che il Sassuolo trovava il pareggio con Boga, autore di un super gol a spese di un incolpevole Buffon, decisamente più protagonista, in negativo s’intende, a inizio ripresa.

Il rinvio di De Ligt lo metteva in difficoltà ma la papera sul tiro di Caputo è imperdonabile, così come la distrazione complessiva della retroguardia bianconera, per un vantaggio Sassuolo clamoroso e ineccepibile. Da lì la Juve si riversava nella metà campo neroverde e Ronaldo, udite udite, dava segni di vita con una punizione respinta alla grande dal giovane Turati, all’esordio in Serie A. Il baby portiere del Sassuolo doveva però inchinarsi a CR7 dal dischetto, per un rigore sacrosanto procurato da Dybala (68’), entrato poco prima per un impalpabile Bernardeschi. Il risultato però, nonostante il forcing bianconero, non cambiava più e la Juve si vedeva così fermare dal Sassuolo, per giunta in casa sua.

“Non abbiamo fatto una partita negativa ma con poca testa, commettendo degli erroracci – il commento di Sarri. – Ci sono mancate testa e anima, evidentemente in campionato abbiamo meno motivazioni che in Champions e questa è una cosa che dobbiamo risolvere”. Il cambio della guardia è tutt’altro che definitivo, ci mancherebbe, intanto però Conte si è preso la vetta del campionato. A Sarri il compito di ribattere, con la consapevolezza che, per farlo, servirà finalmente vedere la vera Juve.

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