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Inter-Milan: il derby che vale la finale di Coppa Italia, che pesa sullo scudetto e che Investcorp infiamma

Il derby vale la finale di Coppa Italia e può pesare sulla corsa scudetto – Il Napoli, beffato dalla Roma, è fuori – Intanto, il fondo Investcorp tratta per acquistare il Milan

Inter-Milan: il derby che vale la finale di Coppa Italia, che pesa sullo scudetto e che Investcorp infiamma

Inter-Milan, un derby che vale un pezzo di stagione. Archiviata la 33esima di campionato con il pareggio tra Napoli e Roma (1-1) e la sconfitta casalinga dell’Atalanta contro il Verona (1-2), è tempo di tuffarsi sulla Coppa Italia, arrivata alle sfide di ritorno delle semifinali. Si parte subito fortissimo, ovvero con una stracittadina milanese molto sentita e delicata, sia perché vale la finalissima dell’11 maggio, sia per il momento in cui arriva, nel quale un risultato positivo (o negativo, a seconda dei punti di vista) può davvero condizionare il proseguo della stagione. Inzaghi e Pioli sanno che, alla luce di quanto è successo ieri a Napoli, lo Scudetto sarà molto probabilmente un affare solo loro, ma il destino le mette contro anche in Coppa Italia: chi vince rischia di prendersi tutto il piatto, chi perde invece dovrà fare un grandissimo sforzo per rialzarsi ed evitare il tracollo.

Inter-Milan ore 21, Canale 5. Il fondo Investcorp (Bahrain) incendia il derby: “Stiamo trattando per il Milan”

Sul calcio milanese però non aleggia solo il derby: a far clamore c’è la trattativa, ormai ufficiale, tra Elliot e Investcorp per l’acquisto del Milan, che diventerebbe uno dei club più ricchi del mondo. Il condizionale, fino a closing avvenuto, è d’obbligo, ma la prospettiva di un club rossonero in salsa araba è molto concreta, come comunicato dall’ambasciata del Bahrain nel Regno Unito. “L’asset manager Investcorp, con sede in Bahrain, ha avviato trattative esclusive per l’acquisto del club italiano AC Milan per 1,1 miliardi di dollari – il comunicato ufficiale – Investcorp è stata fondata nel 1982, offre un portafoglio di investimenti diversificato e globale e gestisce oltre 42 miliardi di dollari di asset in tutto il mondo”. Scenario molto avanzato e concreto, insomma, tanto che si parla di un closing entro metà maggio alla cifra record di un miliardo di euro. Una notizia di tale portata non può non avere effetti sulla squadra, ora però non resta che capire se saranno positivi o destabilizzanti.

“Non ne abbiamo parlato e nulla ci farà deconcentrare dall’obiettivo stagionale – ha glissato Pioli in conferenza stampa -. Abbiamo un club solido e una società che ci è vicina e ci sostiene sempre. Il futuro potrà anche essere migliore”. Inzaghi invece ha in testa solo la partita, dunque un derby da vincere a tutti i costi: lo 0-0 dell’andata, considerando che vige ancora la regola del gol in trasferta (verrà cambiata nella prossima stagione), non dà al tecnico nessun’altra possibilità. “La squadra arriva a questa semifinale carica e motivata – ha spiegato l’allenatore nerazzurro -. Sappiamo l’importanza della sfida e quello che rappresenta per i tifosi e per la società, ma arriviamo da tre vittorie consecutive e stiamo preparando bene la gara. Dovremo essere bravi a scindere le due competizioni, ora la priorità è la Coppa Italia, poi, indipendentemente dal risultato, ci concentreremo sulla Roma perché sarà un match decisivo per il nostro campionato”.

Inter-Milan, le formazioni: Inzaghi e Pioli puntano sui titolarissimi

Il campionato resta l’obiettivo principale, ma questa sera né Inzaghi né Pioli potranno permettersi di pensare a Roma e Lazio, prossime avversarie nel fine settimana. I due allenatori si affideranno alle migliori formazioni possibili, dunque ai titolarissimi che hanno reso possibili le rispettive cavalcate. Inzaghi punterà sul consueto 3-5-2 con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo, Dzeko e Lautaro in attacco. Pioli, che può giocarsela con due risultati su tre a disposizione, deve fare i conti con la defezione di Calabria; dunque, dovrà rivedere un po’ il 4-2-3-1 tipo scegliendo Maignan tra i pali, Kalulu, Gabbia, Tomori ed Hernandez nel reparto arretrato, Bennacer e Tonali in mediana, Messias, Kessié e Leao alle spalle dell’unica punta Giroud.

La Roma spegne i sogni scudetto del Napoli, ma Mourinho esplode contro l’arbitro: “Mi sono vergognato”

Il lunedì di Pasquetta ha regalato due risultati importanti sia in chiave Scudetto che Europa, ma il più importante, con tutto il rispetto per l’Atalanta (sconfitta dal Verona e ormai fuori dalla corsa), è quello del Maradona, che molto probabilmente spegne le speranze tricolori del Napoli. Una vittoria avrebbe mantenuto la squadra di Spalletti in scia alle milanesi, così invece, alla luce dell’1-1 finale (gol di Insigne su rigore e pareggio di El Shaarawy al 91’), i sogni di gloria finiscono quasi certamente in soffitta. A fare più notizia però è il post-partita di fuoco che ha visto protagonista, ancora una volta, José Mourinho, autore di una conferenza stampa che definire pirotecnica sarebbe poco. Il portoghese, nonostante il pareggio raggiunto in extremis che lo tiene ancora in corsa per la Champions, s’è scagliato contro Di Bello e Di Paolo, rispettivamente arbitro e Var del match, per via di alcune decisioni, a suo dire, clamorosamente contro la Roma.

“Ci sono squadre che giocano per vincere lo scudetto, noi non siamo tra queste, però abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite – ha ringhiato Mou – Qui invece mi è sembrato che non avessimo questo diritto, in settimana avevo letto qualcosa sul fatto che il campionato sarà deciso dagli errori arbitrali contro le tre in corsa, ma si può decidere anche se gli arbitri sbagliano a favore e oggi per noi sembrava impossibile vincere questa partita. Il signor Di Paolo (il Var, ndr), per non dire di Di Bello (l’arbitro, ndr), in alcuni momenti della partita mi hanno fatto vergognare di essere lì. C’era un rosso per Zanoli, non hanno fischiato un rigore a Zaniolo e poi molto di più. Basta, vogliamo un po’ di rispetto per i nostri tifosi che sono a casa. Voglio avere il diritto di giocarmela”. Dichiarazioni forti, del tutto sproporzionate rispetto a quanto accaduto in campo: l’arbitraggio è stato piuttosto incerto, d’accordo, ma non al punto da mettere in dubbio l’intera regolarità del campionato. Ad ogni modo, comunque la si pensi, il terreno per Inter-Roma di sabato prossimo è già bello che arato: e questa, forse, è la vera missione dello Special One, deciso a farsi rimpiangere, una volta di più, dai suoi ex tifosi.

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