La grande occasione. Inter-Lazio (ore 20.45), complice la clamorosa sconfitta del Milan contro lo Spezia, potrebbe sancire il sorpasso al vertice dei nerazzurri, ma anche far rientrare in corsa i biancocelesti. Già, perché se è vero che la lotta scudetto, al momento, riguarda l’Inter, lo è anche che, in caso di vittoria, potrebbe coinvolgere pure la Lazio, che si porterebbe a soli 6 punti dal Milan. Insomma, nerazzurri e biancocelesti sono di fronte alla classica partita della svolta, non definitiva, per carità, ma comunque importantissima per il proseguo della stagione.
“Affrontiamo una squadra che sta bene, reduce da tante vittorie di fila – l’analisi di Antonio Conte -. Stiamo parlando di una realtà consolidata del campionato italiano, con una struttura precisa e giocatori di grande qualità e spessore. Sarà un test importante contro una squadra forte, dovremo prepararci bene. Sarà una gara difficile, ma anche stimolante”. “Stiamo parlando di una grandissima squadra, la favorita insieme alla Juventus per vincere il titolo – ha ribattuto Simone Inzaghi – Troveremo un’Inter ancora più arrabbiata dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, ma noi cercheremo di farci trovare pronti. È una partita importantissima per noi, la qualificazione in Champions sarebbe il nostro scudetto”.
Difficile lanciarsi in un pronostico, quantomeno in modo netto. Le due squadre, infatti, stanno bene e se sul lungo periodo l’Inter ha sicuramente più argomenti, non è così nella gara secca, dove la Lazio ha già dimostrato di poter battere chiunque. La pressione poi ce l’hanno entrambe, anche se è evidente che i nerazzurri ne abbiano di più: la classifica e l’imminente derby di domenica prossima richiedono una vittoria, specialmente dopo la recente eliminazione dalla Coppa Italia, condita da polemiche su cui Conte è voluto tornare. “Mi dispiace perché ho reagito a una provocazione e a degli insulti in modo sbagliato, mi voglio scusare – ha puntualizzato il tecnico -. La verità comunque l’hanno vista e sentita tutti e questo per me è importante”.
Meglio pensare alla partita, che l’Inter dovrà affrontare senza Vidal, alle prese con problemi muscolari. Il 3-5-2 nerazzurro dunque vedrà Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Gagliardini e Young a centrocampo, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Inzaghi, che risponderà con Reina tra i pali, Musacchio, Acerbi e Radu nel reparto arretrato, Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Marusic in mediana, Immobile e Correa coppia offensiva. Ma Inter-Lazio non sarà la sola sfida importante per l’alta classifica: Roma-Udinese (ore 12.30) e Cagliari-Atalanta (15) possono avere risvolti significativi in chiave Champions, con giallorossi e nerazzurri alla ricerca di successi che archivino definitivamente i passi falsi dello scorso weekend.
A Roma però si è parlato, ancora una volta, soprattutto di Dzeko e del suo possibile rientro tra i titolari, argomento su cui Fonseca, con la consueta faccia da poker, non ha voluto rivelare nulla. “Edin si sta allenando bene, come Mayoral, ma la mia scelta la vedrete soltanto al momento delle formazioni ufficiali – ha glissato il tecnico -. Ora pensiamo solo all’Udinese, ha la quinta difesa del campionato e questo ci fa capire che sarà difficile farle gol”. Il ballottaggio, al momento in cui scriviamo, vede in vantaggio Borja Mayoral, ma le quotazioni di Dzeko sono in crescita, per il resto il 3-4-2-1 giallorosso sembra deciso con Pau Lopez in porta, Mancini, Cristante e Ibanez in difesa, Karsdorp, Villar, Veretout e Spinazzola a centrocampo, Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle dell’unica punta Mayoral.
3-5-2 d’ordinanza anche per Gotti, che tenterà il colpaccio con Musso tra i pali, Becao, Nuytinck e Bonifazi nel reparto arretrato, Stryger Larsen, De Paul, Walace, Arslan e Zeegelar in mediana, Deulofeu e Llorente in attacco. Gara delicata anche per l’Atalanta, che dopo aver festeggiato la finale di Coppa Italia vuole ripetersi anche in campionato sul campo del Cagliari, cancellando così il passo falso contro il Torino. “C’è una difficoltà oggettiva nel mantenere lo stesso rendimento, poi ci sono anche gli avversari che magari arrivano da una preparazione migliore rispetto alla nostra – ha precisato Gasperini -. C’è un eccesso di aspettative nei confronti dell’Atalanta, poi se ci chiedete di vincere il triplete ci proviamo, ma siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo”.
Nessuno nega l’ennesima incredibile stagione dei bergamaschi, indipendentemente da qualche passo falso qua e là in campionato, ma è chiaro che la partita col Cagliari, a secco di vittorie addirittura dal 7 novembre, richiede i 3 punti. Il tecnico nerazzurro avrà poi una settimana libera da impegni, visto che l’andata contro il Real Madrid andrà in scena solo mercoledì 24 febbraio, ragion per cui non eccederà col turnover, affidandosi a un 3-4-1-2 con Gollini in porta, Djimsiti, Romero e Palomino in difesa, Sutalo, De Roon, Freuler e Gosens a centrocampo, Pessina alle spalle della coppia offensiva composta da Ilicic e Zapata. Stesso modulo anche per Di Francesco, che ha assoluto bisogno di punti: l’Atalanta non è certo l’avversario ideale per trovarli, ma il suo Cagliari ci proverà con Cragno tra i pali, Walukiewicz, Rugani e Godin nel reparto arretrato, Zappa, Nandez, Marin e Lykogiannis in mediana, Nainggolan e Joao Pedro sulla trequarti, Simeone in attacco.