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Inter goleada, passi falsi di Atalanta e Roma e oggi tocca a Juve e Lazio recuperare altro terreno

L’Inter sommerge di gol il Bologna (6 a 1), mentre la Roma non supera il Sassuolo e l’Atalanta cade a Lecce – Oggi Verona-Juve e Lazio-Monza

Inter goleada, passi falsi di Atalanta e Roma e oggi tocca a Juve e Lazio recuperare altro terreno

L’Inter rialza la testa, Juve e Lazio puntano ai piani alti. Il turno infrasettimanale di campionato continua a regalare sorprese e dopo il pareggio del Milan a Cremona, arrivato nella serata di martedì, fa registrare la goleada dell’Inter sul Bologna, ma anche la sconfitta dell’Atalanta a Lecce e il passo falso della Roma col Sassuolo. Risultati che muovono una classifica molto corta e compatta, ovviamente dal secondo posto in giù: il primo, infatti, è totalmente nelle mani del Napoli, il cui vantaggio sulla concorrenza ha assunto dimensioni clamorose. Questa sera toccherà a Juve e Lazio fare le loro mosse contro Verona e Monza: dovessero vincere entrambe ecco che lo scontro diretto di domenica sera diventerebbe davvero interessante.

Inter-Bologna 6-1, Inzaghi: “Ottime risposte, a parte il Napoli siamo tutti lì”

Gli occhi erano puntati anzitutto su San Siro, dove l’Inter era chiamata a vincere per riscattare la sconfitta di Torino e preparare con maggior fiducia lo scontro diretto di Bergamo del prossimo turno. Missione compiuta con una vera e propria goleada, quasi i nerazzurri abbiano deciso di sfogare le proprie frustrazioni (anche quelle dello scorso anno, visto che il Bologna ha avuto un ruolo fondamentale nella corsa Scudetto) contro i poveri rossoblu. A nulla è valsa la presenza di Thiago Motta, ex mai dimenticato dei tempi del triplete, perché Inzaghi non ha avuto nessuna pietà, anche se il primo gol della serata lo ha segnato Lykogiannis (22’) con una deviazione fortunosa che ha spaventato il popolo interista. Da lì però la rabbia nerazzurra è letteralmente esplosa, con Dzeko (26’), Dimarco (al 36’ e al 48’), Lautaro (42’), Calhanoglu (59’ su rigore) e Gosens (76’) a impallinare in sequenza il povero Skorupski. “Affrontavamo una squadra in fiducia che veniva da tre vittorie consecutive, siamo andati sotto per un episodio ma ho avuto ottime risposte, abbiamo vinto cinque delle ultime sei partite e siamo lì – il commento di Inzaghi -. A parte il Napoli sono tutte lì, ora andiamo avanti gara dopo gara senza guardare troppo la classifica. Rimpianti per Torino? È un campionato dove tutte inciampano e fanno notizia come noi…”.

Sassuolo-Roma 1-1, Mourinho furibondo: “Traditi da un giocatore”. Gli indizi portano a Karsdorp 

Non è riuscita a ritrovare la vittoria invece la Roma, ma più che l’1-1 del Mapei Stadium (gol di Abraham e pareggio di Pinamonti) fanno notizia le parole di Mourinho, letteralmente esploso nei confronti di un suo giocatore. “Sono stati due giorni difficile dopo il derby, ma abbiamo fatto bene contro un avversario motivato e pericoloso – ha sottolineato il tecnico portoghese -. Lo sforzo fatto non è stato premiato e siamo stati puniti da un atteggiamento non professionale di un nostro calciatore. Non ho parlato così di Ibanez dopo il derby perché l’errore fa parte del gioco, ma stasera uno dei miei, di cui non farò il nome, non ha avuto il giusto atteggiamento. Ripeto, non dirò pubblicamente di chi si tratta, l’ho già fatto negli spogliatoi davanti a tutti e non è una cosa che mi capita spesso, ma a lui ho detto di trovarsi un’altra squadra a gennaio”. Ovviamente è subito scattata la caccia all’uomo e le notizie raccolte portano a Rick Karsdorp, peraltro già al centro delle polemiche nel derby, per aver imboccato il tunnel degli spogliatoi dopo la sostituzione senza nemmeno passare dalla panchina. Ieri c’è la sua responsabilità sul gol del Sassuolo, ma evidentemente c’è dell’altro che esula dagli errori tecnici: quel che è certo è che Mou, dopo un anno e mezzo piuttosto soft, ha deciso di cambiare e tornare a usare il bastone proprio come ai tempi dell’Inter, magari nel tentativo di svegliare una Roma che non riesce mai a fare il salto di qualità.

Verona-Juventus (ore 18.30, Dazn, Sky e Now Tv)

A completare il quadro della 14esima giornata ci saranno i posticipi odierni, a cominciare da VeronaJuventus. Al Bentegodi andrà in scena una sfida tra due squadre che vivono momenti opposti, con l’Hellas tristemente ultimo in classifica e i bianconeri in grande risalita, forti delle quattro vittorie consecutive ottenute con TorinoEmpoliLecce e InterAllegri vorrebbe aggiungerne altre due tra stasera e domenica con la Lazio, in modo da chiudere il 2022 con una classifica quantomeno dignitosa: i passi falsi delle concorrenti, Napoli escluso, inducono a un certo ottimismo in vista di gennaio, quando i rientri di alcuni top aumenteranno in modo significativo la qualità della rosa. 

Allegri predica calma: “Scudetto? Se il Napoli continua così è impossibile”

In molti, dopo la vittoria sull’Inter, sono tornati ad accostare la parola Scudetto alla stagione della Juve, sottolineando come la rimonta, per quanto complicata, sia quantomeno possibile. I conti però si fanno con la prima della classe, dunque con il super Napoli di Spalletti, al momento semplicemente inarrestabile: l’attuale distanza di 13 punti (con una gara in meno) è ampia, ma l’obiettivo è quello di chiudere il 2022 a meno 10, per poi sfruttare lo scontro diretto di gennaio. “Stanno facendo un grande campionato, se continuano così lo Scudetto sarà impossibile per tutti – ha glissato Allegri -. La vittoria sull’Inter ci ha dato felicità e gioia, ora però dobbiamo concentrarci sul Verona perché non sarà una partita semplice, è una squadra molto fisica che aggredisce e, soprattutto, non merita la classifica che ha”.

Verona-Juventus, le formazioni: Vlahovic e Chiesa non convocati

L’unica certezza, da qui al weekend, è che Allegri dovrà stringere i denti e cavarsela con gli uomini a disposizione. Anche stasera, infatti, dovrà fare a meno di Vlahovic (probabile che non giochi nemmeno con la Lazio) e Chiesa, alle prese con qualche acciacco che richiede prudenza. Il 3-5-1-1 bianconero vedrà così Perin in porta (turno di riposo per Szczesny), Bremer, Bonucci e Danilo in difesa, Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Miretti a supporto dell’unica punta Milik. Bocchetti, squalificato dopo l’espulsione di Monza, ha estremo bisogno di punti e proverà a strapparne almeno uno affidandosi a un 3-4-2-1 con Montipò tra i pali, Dawidowicz, Gunter e Ceccherini nel reparto arretrato, Depaoli, Tameze, Veloso e Doig in mediana, Verdi e Kallon sulla trequarti, Henry in attacco.

Lazio-Monza (ore 20.45, Dazn, Sky e Now Tv)

In serata invece riflettori puntati sull’Olimpico di Roma, dove la Lazio cercherà continuità dopo la vittoria nel derby. L’esame è anzitutto mentale perché i biancocelesti, spesso e volentieri, hanno fallito le cosiddette partite “semplici”, specialmente se susseguenti a grandi successi. Sarri, dunque, è chiamato a smaltire presto la sbornia, visto che i 3 punti di stasera sono praticamente obbligatori, sia per questione di classifica che per preparare al meglio la trasferta di Torino di domenica. Attenzione però a non sottovalutare il Monza, tornato a vincere in casa col Verona e deciso a togliersi lo sfizio di espugnare uno stadio prestigioso come quello laziale.

Lazio-Monza, le formazioni: Sarri perde Zaccagni, Immobile ancora fuori

Rispetto a domenica Sarri ritrova Milinkovic-Savic, di nuovo abile e arruolato dopo la squalifica scontata nel derby, ma perde Zaccagni, fermato da un problema muscolare al polpaccio (out anche domenica, torna nel 2023) e il solito Immobile, la cui tabella di marcia è focalizzata su Torino. Il tecnico sarà nuovamente costretto a mettere mano al suo 4-3-3 optando per Provedel in porta, Lazzari, Casale, Romagnoli e Marusic in difesa, Milinkovic-Savic, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Cancellieri, Felipe Anderson e Pedro in attacco. Palladino invece non avrà Sensi (frattura del perone, si prevede un lungo stop) e Pablo Marì, per il resto tutti a disposizione per un 3-4-2-1 con Di Gregorio tra i pali, Izzo, Marlon e Caldirola nel reparto arretrato, Ciurria, Rovella, Ranocchia e Carlos Augusto in mediana, Pessina e Caprari alle spalle dell’unica punta Petagna.

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