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Inter e Roma, Champions vicina ma prima c’è il Napoli da inseguire

Prima del big match con il Barcellona in Champions, l’Inter vuole proseguire la serie di vittorie in campionato che l’ha portata nelle zone altissime della classifica ma, per farlo, deve superare il combattivo Genoa – Più difficile la trasferta della Roma a Firenze – Le formazioni.

Inter e Roma, Champions vicina ma prima c’è il Napoli da inseguire

E ora tocca a loro. Inter e Roma sono chiamate a rispondere al Napoli per non perdere terreno dai rispettivi obiettivi. Già, perché sembra incredibile date le premesse d’inizio stagione ma oggi nerazzurri e giallorossi hanno prospettive piuttosto diverse. I primi vogliono vincere per riacciuffare il secondo posto e continuare a sognare un ruolo da anti-Juve, i secondi invece devono farlo per non perdere ulteriore terreno dal quarto posto, l’ultimo utile per entrare nella prossima Champions League. E così le partite con Genoa (San Siro, ore 15) e Fiorentina (Franchi, ore 18) diventano fondamentali, pena veder ridimensionati i rispettivi sogni. “Non vogliamo essere gli anti di qualcuno – ha ribadito Spalletti in conferenza stampa. – Noi siamo l’Inter, a farci da riferimento devono essere i nostri tifosi e la nostra storia. Ci aspetta una partita insidiosa, il Genoa ha già dimostrato tre giorni fa di poter mettere in difficoltà il Milan”. La chiamata alle armi del tecnico ha un evidente fine psicologico, un po’ perché quando vinci da tanto tempo c’è il rischio di abbassare l’attenzione, un po’ perché l’imminente match col Barcellona è già sulla bocca di tutti. Ma l’Inter non deve fermarsi proprio ora: il successo di Roma (il sesto consecutivo in campionato) le ha ridato una dimensione che non si vedeva da tempo e sarebbe davvero imperdonabile rovinare tutto, peraltro di fronte al solito grande pubblico di San Siro (65 mila gli spettatori previsti). 

Inevitabilmente però un occhio alla Champions ci sarà, ecco perché Spalletti ruoterà alcuni uomini chiave nel consueto 4-2-3-1 che vedrà Handanovic in porta, D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij e Dalbert in difesa, Brozovic e Gagliardini a centrocampo, Candreva, Joao Mario e Perisic alle spalle dell’unica punta Martinez, scelto per dare un turno di riposo a capitan IcardiJuric proverà a riscattare la beffa dell’altra sera con un 3-5-2 con Radu tra i pali, Biraschi, Romero e Gunter nel reparto arretrato, Pereira, Romulo, Sandro, Bessa e Lazovic in mediana, Kouamé e Piatek in attacco. Subito dopo Inter-Genoa sarà tempo di Fiorentina-Roma, forse il match più interessante ed equilibrato dell’intero weekend. Al Franchi andrà in scena una sfida mai banale, come dimostrano i precedenti degli ultimi anni, sempre ricchi di gol e colpi di scena. Questa volta però i giallorossi non ci arrivano benissimo: l’astinenza di vittorie dura ormai da quasi un mese (0-2 a Empoli del 6 ottobre) la classifica, inevitabilmente, ha finito per risentirne. I punti da Milan e Lazio sono comunque solo 3 ma fallire a Firenze potrebbe aumentare il gap, con tutte le conseguenze del caso. 

“Parlare già ora di obiettivo quarto posto non mi piace proprio – ha glissato Di Francesco. – Vincere due partite ti permette di accorciare la classifica, guardate cos’è accaduto a Inter e Milan. Detto questo è ovvio che siamo in ritardo e che ci aspetta una gara difficile, spero di vedere un atteggiamento diverso, più aggressivo”. Il discorso fatto per l’Inter (testa al campionato e non alla Champions) vale a maggior ragione per la Roma, chiamata a dare il 100% per espugnare un Franchi sin qui vero e proprio fortino viola, come dimostrano i 13 punti su 15 raccolti da Pioli. Di Francesco, costretto a rinunciare a De Rossi (out anche per Mosca), riproporrà il 4-2-3-1 con Olsen in porta, Santon, Juan Jesus, Fazio e Kolarov in difesa, Cristante e Nzonzi a centrocampo, Under, Pellegrini ed El Shaarawy alle spalle dell’unica punta Dzeko. Classico 4-3-3 anche per Pioli, che proverà a riallacciare il filo con la vittoria (l’ultima risale al 30 settembre, 2-0 sull’Atalanta) con Lafont tra i pali, Milenkovic, Pezzella, Hugo e Biraghi nel reparto arretrato, BenassiVeretout e Gerson in mediana, Chiesa, Simeone e Pjaca in attacco.  

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