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Inter e Milan, l’Europa chiama

In campo le milanesi nei due anticipi di serie A: Mancini ha detto addio alla Champions ma può blindare la qualificazione diretta all’Europa League – Il malconcio Milan di Brocchi prova a rialzare la testa nelle ultime due giornate: in palio c’è l’Europa ma anche l’avvicinamento alla finale di Coppa Italia con la Juve.

Inter e Milan, l’Europa chiama

L’Europa League chiama, Milano deve rispondere. Sabato con vista continentale per nerazzurri e rossoneri, anche se con prospettive molto diverse. All’Inter infatti basterà una vittoria contro l’Empoli (ore 18) per blindare il quarto posto, obiettivo minimo (e al di sotto delle aspettative iniziali) ma comunque sufficiente per entrare in Europa senza preliminari. Situazione opposta invece in casa Milan: nemmeno un successo in quel di Bologna (ore 20.45) garantirebbe la sesta posizione in classifica, attualmente occupata dal Sassuolo (di scena domani a Frosinone). Insomma, pur se senza eccessi sono i nerazzurri a stare meglio, a patto che la figuraccia con la Lazio venga cancellata da una buona prestazione quest’oggi. “Vogliamo vincere e chiudere il discorso quarto posto – ha confermato Mancini in conferenza stampa. – Si parte sempre per fare il massimo e arrivare il più in alto possibile, alla fine del cammino si guardano le cose positive e negative per non fare gli stessi errori”. Bilancio positivo dunque, almeno per il tecnico di Jesi. I tifosi invece sono divisi: chi è “pro” Mancini sottolinea i miglioramenti rispetto alla scorsa stagione, chi è “contro” sottolinea i punti persi nel girone di ritorno, effettivamente costati molto cari. “Ci manca ancora qualcosa per avere continuità – l’analisi del diretto interessato. – E’ stato questo il nostro limite altrimenti avremmo centrato il terzo posto, purtroppo è andata così. Ora pensiamo a chiudere al meglio la stagione, poi vedremo cosa fare sul mercato”. Contro l’Empoli serviranno 3 punti sia per la classifica (il quarto posto va blindato) che per il morale, abbassatosi non poco dopo la brutta sconfitta di Roma. Mancini punterà sul 4-2-3-1 nel tentativo di aggredire gli avversari, dunque Handanovic in porta, D’Ambrosio, Miranda, Juan Jesus e Nagatomo in difesa, Medel e Kondogbia a centrocampo, Brozovic, Jovetic e Perisic sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Icardi. Giampaolo risponderà con il consueto 4-3-1-2: Pelagotti tra i pali, Bittante, Costa, Tonelli e Mario Rui nel reparto arretrato, Zielinski, Dioussé e Croce in mediana, Saponara sulla trequarti a supporto della coppia d’attacco Pucciarelli-Maccarone.

Se l’Inter ha l’obbligo di vincere il Milan non è certo da meno. Anzi, classifica alla mano i rossoneri non possono proprio fare diversamente, altrimenti l’unica chance per entrare in Europa League sarà legata alla Coppa Italia. Ma la trasferta di Bologna intriga anche per altri motivi, su tutti il confronto tra Brocchi e Donadoni: il primo ha avuto la panchina rossonera senza gavetta, il secondo invece, nonostante tanti accostamenti, ne è sempre rimasto lontano. “Lo saluterò volentieri, mi ha fatto esordire in Nazionale – ha glissato l’attuale tecnico del Milan. – Per il resto non ho nulla da dire, spesso le voci che girano sono false. E poi non ho tempo di pensare a queste cose ma solo alla partita”. Che si preannuncia piuttosto insidiosa e non solo per il valore dei padroni di casa, autori di un ottimo campionato e già capaci di vincere all’andata contro l’allora squadra di Mihajlovic. Il Milan attuale, infatti, è il primo nemico di sé stesso, come hanno dimostrato gli sconcertanti risultati con Carpi, Verona e Frosinone. “Questa settimana i ragazzi si sono allenati bene e hanno dimostrato grande voglia – ha replicato Brocchi. – Ho avuto le risposte che volevo, la speranza è che mi facciano vedere le stesse cose anche in partita. Non sono l’unico che si gioca qualcosa di importante, molti hanno contratti da conquistare anche se poi questo conta relativamente: se sei un giocatore vero ci metti tutto a prescindere”. Una difesa accorata quella dell’allenatore, questa sera vedremo se la squadra risponderà a dovere. Brocchi, nonostante i pessimi risultati ottenuti sin qui, confermerà il 4-3-1-2 di stampo presidenziale con Donnarumma in porta, Calabria, Mexes, Romagnoli e De Sciglio in difesa, Kucka, Montolivo e Jose Mauri a centrocampo, Honda sulla trequarti alle spalle della coppia d’attacco Bacca-Balotelli. Donadoni, uno degli osservati speciali della sfida, replicherà con il suo classico 4-2-3-1: Mirante tra i pali, Rossettini, Oikonomou, Gastaldello e Masina nel reparto arretrato, Brighi e Diawara in mediana, Mounier, Brienza e Giaccherini dietro all’unica punta Floccari.

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