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Inter a Torino e Napoli a Verona: dopo le vittorie di Milan e Juve di ieri chi sbaglia oggi è perduto

L’Inter contro il Toro e il Napoli a Verona non possono permettersi passi falsi se non vogliono compromettere la corsa allo scudetto dopo i successi del Milan a Empoli (0-1) e della Juve con la Samp (1-3)

Inter a Torino e Napoli a Verona: dopo le vittorie di Milan e Juve di ieri chi sbaglia oggi è perduto

Torino-Inter e Verona-Napoli, urgono risposte a Milan e Juventus. Inzaghi e Spalletti devono vincere, altrimenti i rossoneri di Pioli andrebbero in fuga e i bianconeri di Allegri si farebbero sotto in maniera preoccupante, rimettendo di fatto tutto in discussione. Le partite dell’Olimpico e del Bentegodi diventano così ancor più importanti dopo i risultati del sabato, che hanno visto il Diavolo battere l’Empoli 1-0 (gol di Kalulu) e la Signora espugnare il Marassi blucerchiato (1-3, autorete di Yoshida e doppietta di Morata per i bianconeri, punto della bandiera di Sabiri per la Sampdoria), con conseguenti scossoni alla classifica: ora Pioli comanda con 5 punti di vantaggio sull’Inter, Allegri resta al quarto posto ma il divario da Inzaghi e Spalletti s’è ridotto rispettivamente a due e a una lunghezza. 

Torino-Inter (ore 20.45 su Dazn)

Gli occhi sono puntati anzitutto sull’Olimpico Grande Torino, dove l’Inter tenterà di prendersi 3 punti fondamentali in chiave Scudetto. Non sarà semplice, per quanto i granata stiano attraversando un momento tutt’altro che brillante, come si evince dallo score degli ultimi due mesi (tre pareggi e altrettante sconfitte, l’ultimo successo è datato 15 gennaio contro la Sampdoria), ma Juric pratica un gioco molto fisico e questo potrebbe essere un problema per chi è reduce dalla battaglia di Anfield. Ma i nerazzurri dovranno trovare il modo di venirne a capo, altrimenti il Milan non sarà più a portata di mano (nemmeno con il recupero di Bologna) e la Juve si troverà molto vicina, con la prospettiva dello scontro diretto in casa del prossimo 3 aprile.

Inzaghi ha pensato molto a questa sfida, forse perfino troppo alla luce di alcuni cambi mancati a Liverpool (vedi Dzeko) che gli sono costate qualche critica da parte di stampa e tifosi, ma ciò dimostra che anche lui la ritiene molto importante per la classifica. Il tecnico dovrà fare a meno di De Vrij, uscito malconcio ad Anfield, ma ritrova Brozovic, i cui esami strumentali hanno fatto tirare un bel sospiro di sollievo dalle parti di Appiano. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà così Handanovic in porta, D’Ambrosio, Skriniar e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo, Dzeko e Lautaro in attacco.

Qualche problema in più per Juric, costretto a fare i conti con un’influenza che ha attaccato lo spogliatoio, oltre che con le assenze certificate di Praet e Fares. Il tecnico granata punterà su un 3-4-2-1 con Berisha tra i pali, Djidji, Bremer e Rodriguez nel reparto arretrato, Singo, Lukic, Mandragora e Vojvoda in mediana, Pobega e Brekalo alle spalle dell’unica punta Belotti. 

Verona-Napoli (ore 15.00 su Dazn) 

L’altra gara determinante in zona Scudetto è quella del Bentegodi, teatro di un match mai banale a prescindere, figurarsi ora. Gli azzurri ci arrivano con una settimana libera da impegni, ma con la testa carica di interrogativi dopo il ko col Milan: ora, complici i risultati degli anticipi, il Milan è scappato a +6 e la Juventus s’è portata a un solo punto di distanza.

”Questa partita vale molto e lo sappiamo, il risultato ci dirà dove saranno rivolti i nostri pensieri, una sconfitta sarebbe fatale e tutto è racchiuso in quello che vogliamo fare delle nostre carriere – ha confermato Spalletti senza nascondersi -. Dovremo esibire la nostra qualità, ma in alcuni momenti essere anche meno belli e più sporchi, brutti, tirando fuori il vantaggio dalla loro pressione. Sono diverse situazioni da usare al meglio perché loro creano pressione costante, ma lasciano qualche spazio, ti aspettano al varco, danno battaglia in ogni zona”.

La sensazione, pur mancando ancora 10 partite, è che questa per il Napoli possa essere una giornata quasi decisiva, perché fallire al Bentegodi vorrebbe dire non essere all’altezza di un obiettivo tanto prestigioso come il tricolore. Di fronte però ci sarà un Hellas tonico e feroce, reduce dal bel pareggio di Firenze e deciso a fermare gli azzurri proprio come il 23 maggio scorso, quando l’1-1 del Maradona negò loro la qualificazione in Champions.

Spalletti sa che molto passerà dalla corsa, ecco perché sta meditando qualche modifica al solito 4-2-3-1, affidandosi a Ospina in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Anguissa e Lobotka a centrocampo, Politano, Zielinski ed Elmas sulla trequarti, Osimhen in attacco. Tudor, costretto a rinunciare a Lazovic, risponderà con un 3-4-2-1 con Montipò tra i pali, Casale, Gunter e Ceccherini nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Ilic e Depaoli in mediana, Barak e Caprari alle spalle dell’unica punta Simeone.

Atalanta-Genoa e Udinese-Roma (ore 18.00 su Dazn)

Nel tardo pomeriggio, invece, i riflettori saranno puntati su Bergamo e Udine, dove andrà in scena un interessante duello a distanza per l’Europa. La classifica, alla luce della vittoria della Juve e in attesa di Lazio-Venezia di domani, costringe Gasperini e Mourinho a fare punti contro Genoa e Udinese, in barba alle fatiche europee e alle imminenti gare di ritorno con Leverkusen e Vitesse.

L’Atalanta deve dimostrare di aver risolto il problema del gol anche in campionato, dopo i 3 segnati ai tedeschi giovedì: il test odierno, in questo senso, è decisamente probante, visto che i rossoblu di Blessin, nonostante il penultimo posto in classifica, ne hanno subiti solo 2 nelle ultime 6 partite, riuscendo a fermare avversarie di alto livello come Inter e Roma.

Gasperini mischierà le carte come al solito, a maggior ragione con la trasferta di Leverkusen alle porte: di certo non ci saranno lo squalificato De Roon e i soliti Zapata e Ilicic, per un 3-4-1-2 che vedrà Musso in porta, Toloi, Palomino e Djimsiti in difesa, Maehle, Freuler, Koopmeiners e Pezzella a centrocampo, Pasalic sulla trequarti, Malinovskyi e Boga in attacco.

Blessin sa che questa non è la partita ideale per cercare punti salvezza, ma anche che il tempo per tentare l’impresa è sempre di meno. Il 4-2-3-1 rossoblu sarà così composto da Sirigu tra i pali, Hefti, Maksimovic, Ostigard e Vasquez nel reparto arretrato, Badelj e Portanova in mediana, Gudmundsson, Melegoni e Yeboah alle spalle dell’unica punta Destro. Punti pesanti in palio anche alla Dacia Arena, dove la Roma va a caccia dell’ottavo risultato utile consecutivo in campionato.

Difficile dire se ci siano ancora i margini per tentare un assalto al quarto posto, di certo però si azzererebbero del tutto in caso di mancato successo odierno, ragion per cui è lecito attendersi una prova convincente ed efficace, con la stessa applicazione vista settimana scorsa con l’Atalanta.

Mourinho, di nuovo in panchina dopo le due giornate di squalifica appena scontate, dovrà fare a meno degli squalificati Mkhitaryan e Kumbulla, per il resto però potrà schierare il 3-4-1-2 tipo con Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Ibanez in difesa, Karsdorp, Cristante, Oliveira e Zalewski a centrocampo, Pellegrini alle spalle della coppia offensiva composta da Zaniolo e Abraham. Classico 3-5-2 anche per Cioffi, che risponderà con Silvestri tra i pali, Becao, Pablo Mari e Perez nel reparto arretrato, Molina, Pereyra, Arslan, Makengo e Udogie in mediana, Deulofeu e Beto in attacco.  

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