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Infrastrutture, ottimizzare gli investimenti nel Sud: ecco come

STUDIO DI AGICI – Con DM n. 300 del giugno 2017 sono state adottate le “Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche” del MIT, per l’applicazione dell’Analisi Costi Benefici alle grandi e medie infrastrutture – La prima applicazione concreta delle Linee Guida ad un progetto infrastrutturale: la SS 275 Maglie-Santa Maria di Leuca.

Infrastrutture, ottimizzare gli investimenti nel Sud: ecco come

Lo Studio “Ammodernamento della SS 275 Maglie-Santa Maria di Leuca. Applicazione delle Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche” della Infrastructure Unit di Agici, i cui risultati verranno presentati in un incontro domani a Lecce, è un primo esempio di applicazione delle Linee Guida del MIT, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La realizzazione della SS 275 determina una serie di benefici netti misurabili in 95 milioni di € e ricadute economico-sociali pari a circa 33 milioni di €, in un arco temporale di 30 anni. La metodologia adottata nello Studio, al fine di quantificare gli impatti della realizzazione dell’intervento, si basa principalmente sulle Linee Guida del MIT. Esse definiscono i criteri per la valutazione ex-ante (Analisi Costi Benefici) delle singole opere di competenza del MIT e costituiscono l’elemento cardine per un nuovo approccio alla programmazione infrastrutturale incentrato sulla valutazione rigorosa degli investimenti pubblici.

Lo Studio in sé, ha chiaramente una valenza locale ma il suo interesse in generale risiede nel fatto che si tratta della prima applicazione concreta delle Linee Guida del MIT a un progetto infrastrutturale. Ed è la dimostrazione di come, una applicazione generalizzata dell’ACB ai progetti infrastrutturali nazionali prioritari possa essere un utile strumento di valutazione degli stessi. Infatti, l’ACB permetterebbe di verificare le ricadute, positive e negative, sui territori interessati e, più in generale, sulla collettività, gli effetti indotti sull’economia (ad es. crescita del PIL), nonché i costi impliciti della mancata realizzazione delle infrastrutture.

L’assenza in Italia di una seria e corretta ACB, a monte di ogni intervento, determina costi rilevanti in termini economici, ambientali e sociali, stimabili in circa 3 miliardi di € l’anno. Il valore si basa sull’Anagrafe delle Opere Incompiute e si tratta di investimenti sprecati, oneri del mancato utilizzo e mancati benefici ambientali e sociali.

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