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Industria riprende quota, boom del risparmio gestito ed effetto Grecia: la Borsa tiene

L’onda lunga della svolta greca, il boom di ordini dell’industria e il nuovo exploit del risparmio gestito (16,5 miliardi di raccolta a maggio) danno fiato ai mercati finanziari, guidati da Parigi e Francoforte – Piazza Affari guadagna lo 0,4% sulla scia di Enel Gp e Azimut – Molto bene anche Saipem, Bpm e Stm – Facebook ai massimi storici

Industria riprende quota, boom del risparmio gestito ed effetto Grecia: la Borsa tiene

Il Fondo Monetario frena sull’accordo con Atene, ma le Borse accelerano nella convinzione che, a questo punto, un cambio di rotta è virtualmente impossibile. Intanto la Bce, per il terzo giorno consecutivo, ha versato nuovi fondi Ela alle banche greche.

AVANZANO LE BORSE UE, ATENE E’ IN RALLY

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib è salito dello 0,4%. Francoforte +0,7%, Parigi +1,2%. Meglio di tutti ha fatto Atene: +6% dopo il +9% di ieri. Oggi Alexis Tsipras è stato impegnato nella mediazione tra le posizioni della sua maggioranza. Intanto Deutsche Bank ha fatti conti: le nuove proposte avranno un effetto recessivo sul Pil pari a circa il 3%.
    
Wall Street a metà pomeriggio oscilla sulla parità: Dow Jones +0,1%, S&P500 invariato. Il Nasdaq -0,1% arretra dai massimi. Facebook +1,8% a 86,3 dollari segna un nuovo massimo storico.
In chiaroscuro i dati macro: in maggio sono state avviate 546.000 pratiche per la vendita di case nuove, un livello che non si vedeva dal febbraio del 2008. Sotto le attese invece l’indice PMI Markit sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende manifatturiere, in giugno è sceso a 53,4 da 54 di maggio, gli economisti si aspettavano 54,1. In calo (-1,8%) gli ordini di beni durevoli a maggio. Il dollaro si apprezza sull’euro a 1,116 da 1,134 della chiusura.

BPM E BPER SPINTE DA GS, EFFETTO GIULIA SU FCA 

Tra le banche, svetta Bper (+1,74%), inserita nella conviction buy list di Goldman Sachs (buy, tp a 11,70). Banca Popolare di Milano segna +2,5% (rating buy, target 1,13 euro). In calo invece Unicredit (–1%), dopo che l’ad Federico Ghizzoni ha annunciato un “fine tuning” del piano industriale 2013/18. “Alla luce dei bassi tassi e dello scenario economico – ha detto – i target appaiono al momento ottimistici”. In grande evidenza i titoli del risparmio gestito: Azimut (+3%). Icbpi ha fissato un prezzo obiettivo di 30,5 euro.

Mediolanum segna un +2,4%, Sale Saipem (+2,5%), Eni +0,1%. La miglior blue chip è stata Enel Green Power con un rialzo del 3,5%. Enel (-0,2%), Snam (+0,7%). Atlantia registra un +2%, passo indietro di Inwit (-0,49%) dopo l’esordio trionfale di lunedì. In evidenza, infine, Fca (+1,23%) alla vigilia del lancio della nuova Alfa.

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