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Indici Pmi Eurozona: a maggio crollo degli ordini per scarsa domanda, carenza materiali e alta inflazione

Per la prima volta in quasi due anni gli ordini manifatturieri dell’Eurozona calano a causa dell’inflazione, della crisi di approvvigionamento e dall’indebolimento della domanda. Ecco gli indici Pmi di S&P global

Indici Pmi Eurozona: a maggio crollo degli ordini per scarsa domanda, carenza materiali e alta inflazione

La fragilità del settore manifatturiero dell’Eurozona è emersa ancora una volta chiaramente dall’indice dei responsabili degli acquisti di maggio, con un calo degli ordini manifatturieri per la prima volta dal giugno 2020: diminuito a maggio a 54.6, da 55.5 di aprile, segnalando un più debole miglioramento dello stato di salute del settore manifatturiero dell’Europa. L’indice in generale è diminuito al valore più basso in 18 mesi e, a livello settoriale, gli ultimi dati hanno mostrato una crescita più lenta in tutti e tre i sottosettori monitorati. È quanto emerge dall’ultimo report di S&P Global sui Pmi, gli indici destagionalizzati sulle aspettative dei direttori acquisti delle aziende manifatturiere.

Sebbene la crescita della produzione sia aumentata marginalmente rispetto al minimo di aprile, è rimasta lenta, mentre la fiducia delle imprese è stata tra le più basse degli ultimi due anni, a causa delle continue preoccupazioni sulle prospettive delle catene di approvvigionamento e della domanda. Inoltre, i dati sui prezzi hanno segnalato pressioni inflazionistiche ancora consistenti a maggio, nonostante i tassi di aumento dei costi degli input e dei costi di produzione si siano leggermente attenuati

Gli indici Pmi di maggio per Eurozona e Europa

Nell’Eurozona l’indice Pmi è stato indicato in calo a 54,6 punti dai 55,5 precedenti ma superiore rispetto ai 54,4 della stima flash. L’indicatore dello stato di salute del settore manifatturiero si conferma comunque al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque fra espansione e contrazione. Di seguito, gli indici dei principali Paesi:

Germania: indice Pmi salito a 54,8 punti (massimo in 2mesi) rispetto ai 54,6 precedenti e ai 54,7 attesi.

Italia: il Pmi si è indebolito a 51,9 punti (minimo in 18 mesi) dai 54,5 precedenti, risultando al di sotto dei 53,5 del consensus. 

Francia: ritmo di espansione lento dell’indice Pmi servizi di S&P Global sceso a 54,6 (minimo in 7 mesi) dai 55,7 precedenti e rispetto ai 54,5 attesi.

Spagna: registra un miglioramento a 53,8 punti (massimo in 2 mesi) dai 53,3 del mese precedente e ai 52 attesi.

Uk: frena leggermente l’attività del settore manifatturiero. L’Indice Pmi è sceso leggermente a maggio a 54,6 dai 55,8 punti di aprile.

“I produttori dell’Eurozona continuano a lottare contro i venti contrari della carenza di forniture, delle elevate pressioni inflazionistiche e dell’indebolimento della domanda, in un contesto di crescente incertezza sulle prospettive economiche – ha dichiarato in una nota Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global, analizzando i dati finali del PMI Composito dell’Eurozona -. Il deterioramento della salute del settore manifatturiero è stato esacerbato anche dallo spostamento della domanda verso i servizi, in quanto i consumatori aumentano la spesa per attività come il turismo e le attività ricreative”, ha concluso Williamson.

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